RedMagic 6: hardware pazzesco a 600 euro, ma qualche problema di 'gioventù'. La recensione

Lo smartphone gaming di nubia è stato aggiornato con diverse specifiche, alcune anche esclusive: fra queste il display da 165Hz e la ventolina integrata. Rimane, comunque, qualche problema di stampo software che non è stato corretto dalle passate generazioni
di Nino Grasso pubblicata il 22 Maggio 2021, alle 09:13 nel canale TelefoniaNubia
RedMagic potrebbe non dire molto a parecchi italiani, tuttavia non si tratta di certo di un brand nuovo al settore degli smartphone. RedMagic è lo smartphone gaming di nubia, brand nato nel 2012 come sussidiaria del produttore di smartphone e colosso delle telecomunicazioni ZTE e diventato indipendente dal 2015. In realtà in nubia c'è ancora molto di ZTE, con quest'ultima che ha una partecipazione del 49,9% sul brand. Tutto questo per annunciare RedMagic 6, smartphone gaming ormai arrivato alla sua quinta declinazione. Caratteristica peculiare della serie? Avere una ventolina capace di raggiungere altissimi regimi all'interno della scocca.
- RedMagic - annunciato nella prima metà del 2018, è stato il primo smartphone gaming con sistema di raffreddamento.
- RedMagic Mars - arriva nella seconda parte del 2018 ed è il primo sul mercato a montare trigger dorsali da utilizzare con i videogiochi.
- RedMagic 3 / 3s - utilizza un sistema di raffreddamento integrato di tipo attivo e dissipazione a liquido. Il display è a 90Hz.
- RedMagic 5 - il primo sul mercato con display a 144Hz. Recensione di RedMagic 5G.
La storia dei dispositivi RedMagic, quindi, non comincia con RedMagic 6, che vuole presentarsi come soluzione solida per il gaming e ormai matura nella sua quinta generazione. Al suo interno hardware avanzatissimo e tanta tecnologia, tuttavia a nostro avviso RedMagic ha ancora bisogno di diverse finiture per sbarcare con successo nel nostro mercato italiano.
Indice dell'articolo
- Caratteristiche tecniche
- Dotazione, prezzi e disponibilità
- Software ed esperienza d'uso
- Analisi tecnica
- Fotocamera
- Considerazioni finali
Specifiche tecniche
Lo scorso mese di marzo RedMagic ha annunciato la disponibilità delle versioni globali di RedMagic 6 e RedMagic 6 Pro, entrambi caratterizzati da un veloce display da 165Hz, da un sistema di dissipazione con ventola che è ormai tipico della produzione degli smartphone gaming nubia, e prestazioni al top della categoria. Prezzo base: 599€. Il display vanta la tecnologia Touch Choreographer, che seleziona dinamicamente i 60Hz, i 90Hz, i 120Hz o i 165Hz, in base alle specifiche caratteristiche di ogni app in esecuzione. Come da prassi, è comunque possibile bloccare il refresh rate alla soglia che meglio si desidera, in base ai propri gusti.
Trattandosi di smartphone per il gioco "hardcore", non basta vedere in maniera fluida, ma è fondamentale interagire al massimo della velocità. Proprio per questo nubia ha sottolineato in fase di lancio che RedMagic 6 e RedMagic 6 Pro offrono il supporto di un touch sampling rate pari a 500Hz al singolo tocco, mentre in multi-touch è garantita la risposta in 360Hz. Il tempo di risposta diviene così di 8ms, con il sistema che viene gestito dalla tecnologia CPHY-DSI che permette di aumentare la velocità consumando dal 20% al 50% in meno di energia.
Numeri alla mano, il display dei due dispositivi è di 6,8" con supporto alla risoluzione Full HD+. Si tratta di un AMOLED con formato di 20:9 (2400x1080 pixel) e un rapporto schermo cornici di oltre il 90%, compatibilità con i contenuti a 10-bit e capacità di coprire il triangolo di gamut secondo lo standard DCI-P3. Stando a quanto dichiarato dal produttore la luminanza di picco è di 650nit, e non manca la certificazione SGS che garantisce piena sicurezza per gli occhi degli utenti. Vedremo in seguito come si è comportato ai nostri test al colorimetro.
Sotto la scocca troviamo su entrambi i modelli il processore Qualcomm Snapdragon 888, con CPU octa-core da 2,84GHz (per il solo core Cortex-X1) e GPU Adreno 660. Il SoC gode inoltre di una unità dedicata ai calcoli di intelligenza artificiale capace di 26TOPS, tre volte più efficiente rispetto all'engine IA presente sul predecessore. Le principali differenze fra i due modelli si trovano nel comparto memorie, in ogni caso basato su RAM LPDDR5 e storage UFS 3.1: RedMagic 6 viene proposto in Europa nel taglio da 12+128 GB, RedMagic 6 Pro nel taglio da 16+ 256 GB. Presente, ovviamente, il supporto alle reti 5G di ultima generazione.
RedMagic 6 |
RedMagic 6 Pro |
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OS (al lancio) | RedMagic OS 4.0 (Android 11) |
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Processore | Snapdragon 888 5G @ 5-nm Fino a 2,84 GHz |
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Memorie | 12 GB di RAM 128 GB (no microSD) |
16 GB di RAM 256 GB (no microSD) |
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Display | 6,8" OLED (20:9) @ 165Hz |
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Fotocamere | Retro: |
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Extra |
4G LTE-A 5G Wi-Fi 6e 2.4-5GHz Bluetooth 5.1 NFC Dual SIM Sensore d'impronte sotto vetro DAC 32-bit/384kHz |
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Porte | USB Type-C Jack audio 3.5 mm |
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Batteria | 5050 mAh Ricarica rapida 66W PD 3.0 (Caricabatterie in dotazione da 30W) |
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Dimensioni | 169,9 x 77,2 x 9,7 mm |
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Peso | 220 grammi |
In Europa i due smartphone hanno entrambi batterie da 5.050mAh con supporto alla ricarica da 66W (il caricabatterie in dotazione si ferma a 30W però). Gli smartphone utilizzano un sistema di dissipazione termica proprietario, chiamato ICE 6.0, e composto da una ventola ad alta velocità che può raggiungere i 20.000rpm. Il flusso d'aria viene orientato all'interno del telaio per via di un condotto dedicato, mentre il calore viene dissipato da uno strato in rame che copre anche la batteria. Gli smartphone adottano inoltre "la più piccola camera di vapore" del mondo, stando ai dati rilasciati dal produttore, posizionata dietro la scheda madre e collegata a questa con una pasta termoconduttiva. L'obiettivo è mantenere elevate le prestazioni dello Snapdragon 888 per più tempo possibile, nonostante l'esiguo spazio a disposizione all'interno degli smartphone.
La durata nel tempo della ventola è di 30.000 ore, pari a 10.000 giorni se si gioca 3 ore al giorno (27 anni). Rispetto alla precedente generazione, le dimensioni delle alette della ventola sono aumentate, con il sistema di dissipazione che può abbassare le temperature del processore di fino a 16°C, secondo il produttore. Ad aiutare in questo incarico c'è anche la lega di alluminio scelta per la cover posteriore, selezionata per le sue doti di conduttività termica. Se non bastassero tutte queste soluzioni, allo smartphone può essere abbinata la Dual-core Ice Dock, un sistema esterno opzionale a doppia ventola con le immancabili strisce LED RGB che possono essere sincronizzate e gestite con lo smartphone via Bluetooth.
Gli smartphone della serie RedMagic 6 sono proposti con il sistema operativo Android 11 personalizzato con RedMagic OS 4.0, una ROM pensata con in mente le esigenze del videogiocatore più smaliziato, con oltre 100 personalizzazioni gaming e diverse ottimizzazioni profonde. Fra queste la pianificazione delle attività di CPU, GPU e memoria in modo da avere l'hardware sempre pronto ad affrontare tutti i tipi di task, la tecnologia di compressione della memoria RAM Boost che espande la memoria virtuale e fa in modo che i 12GB di RAM vengano usati come se fossero 18GB, e Magic Write 2.0, che ottimizza le operazioni di lettura-scrittura sull'unità di storage per ottimizzare i tempi di caricamento.
Fra le caratteristiche di gioco abbiamo anche i Dual Pro Shoulder Triggers, tasti capacitivi dorsali che leggono l'input 400 volte al secondo, i sistemi Game Boost Switch e Game Space 2.1, un setup a tripla fotocamera al posteriore con supporto all'Intelligenza Artificiale, audio curatissimo con tre microfoni, doppio amplificatore, supporto a DTS Ultra: X e il jack audio da 3.5. Il tutto all'interno di un design che sottolinea la vocazione gaming del dispositivo.
RedMagic 6: prezzi, accessori e dotazione
RedMagic 6 e RedMagic 6 Pro sono già disponibili sul mercato in Italia, e balza subito all'occhio il prezzo di listino decisamente accattivante:
- RedMagic 6 12GB+128GB (Eclipse black): 599€
- RedMagic 6 Pro 16GB+256GB (Moon Silver): 699€
Gli smartphone sono stati lanciati con diversi accessori opzionali, fra cui un adattatore gaming con tre porte, che consente al contempo di collegare un monitor da 165Hz via DisplayPort 1.4, caricare lo smartphone via caricabatterie PD e collegare un paio di cuffie via jack audio da 3.5mm. Nella dotazione originale l'utente trova una custodia in plastica morbida, caricabatterie da 30W e cavo USB Type-C.
Software ed esperienza d'uso
L'impostazione generale dello smartphone è estrema, come del resto ci ha abituato l'azienda cinese. L'esperienza gaming di RedMagic 6 si fonda su Game Space, qui in versione 3.01, un'interfaccia specifica per il gioco e tutte le funzioni ad esso legate.
L'accesso può essere compiuto attraverso il selettore nella parte in alto a sinistra dello smartphone: selettore su e si va su Game Space, attivando le impostazioni salvate per il gaming (quindi ventola, illuminazione, refresh rate del display); selettore giù e si torna all'interfaccia tradizionale di Android.Accedendo a Game Space la Home dello smartphone si trasforma in una sorta di carosello tridimensionale in cui vengono inseriti tutti i giochi installati. Si può scegliere, comunque, di impostare un'interfaccia più tradizionale, utile qualora siano stati installati numerosi titoli. Due comodi tasti in basso sono utili per attivare o disattivare la ventola e la "RGB LED Strip". Con uno swipe da destra verso sinistra, invece, si accede al centro di controllo vero e proprio di RedMagic 6, dove è possibile impostare tutte le funzioni principali del dispositivo:
- Sulla parte sinistra del centro di controllo ci sono le informazioni in tempo reale sulla frequenza della CPU, della GPU e lo stato delle connessioni di rete.
- C'è inoltre una barra per impostare luminosità manuale o automatica, e il livello di luminosità del pannello.
- Diversi tasti offrono la possibilità di impostare alcune feature dello smartphone: frequenza d'aggiornamento, ventola, funzione 4D Shock, possibilità di bloccare i messaggi e le chiamate.
- Infine l'utente può accedere alla Game Space o può "premere" un pulsante a schermo per tornare Indietro.
Per quanto riguarda 4D Shock, si tratta di una funzione già presente sul predecessore, e consente di avere una vibrazione avanzata disponibile solo in alcuni giochi come PUBG, Knives Out, Free Fire, Asphalt 9. Tutte le funzioni accessibili via centro di controllo possono essere modificate comodamente anche in game. Fra queste, ad esempio, la possibilità di impostare il funzionamento dei trigger dorsali, mappandoli con qualsiasi tasto on-screen presente nei vari giochi. La procedura è semplice e intuitiva, forse fra le migliori che abbiamo visto sugli smartphone gaming. I cosiddetti "Pro Trigger", lo ricordiamo, hanno un sampling rate di 400Hz contro i 300Hz del modello precedente. Da Game Center possiamo accedere anche al Centro Notifiche tipico di Android e alla schermata Impostazioni.
Fra le novità di quest'anno abbiamo, ad esempio, la possibilità di eseguire i giochi in una Mini Window, in modo da avere un reale multitasking anche in-game, la possibilità di impostare delle macro o di eseguire le app in una finestra in sovraimpressione (ad esempio WhatsApp, Discord, Telegram o altri, mentre si sta giocando). Non mancano poi delle funzionalità legate all'ottimizzazione delle prestazioni, chiaramente.
Disattivando il Game Center e tornando nell'ambiente software tradizionale ci troviamo di fronte a un telefono cellulare Android abbastanza convenzionale, ad eccezione dell'estetica. La grafica è pesantemente rivista, tuttavia non si tratta di una personalizzazione invasiva: non c'è bloatware e sulla schermata all'estrema sinistra troviamo semplicemente la pagina di Google Discover, che informa sulle ultime notizie sulla base della nostra cronologia di navigazione.
Sono parecchie le impostazioni disponibili per l'utente: possibilità di configurare la dark mode, le gesture di navigazione, diverse modalità di profilo colore per il display, e abbiamo anche la possibilità di accedere ai LED RGB posteriori o alla ventola, anche quando Game Space non è stato abilitato via selettore. Lo smartphone può anche essere abbinato ad accessori di terze parti, come Magic Adapter - da collegare alla Gaming Port su uno dei lati del device, e Pro Handle, un controller fisico che si aggancia ai due bordi del dispositivo.
L'esperienza d'uso percepita dello smartphone è ad altissimi livelli: fluido ed estremamente reattivo, RedMagic 6 beneficia in maniera ottimale dell'ottimo hardware installato. Unica pecca per noi italiani, la traduzione non sempre di buon livello e non sempre presente: alcune scritte nel modello che abbiamo avuto in prova (RedMagic 6, non Pro) rimangono infatti in inglese.
Analisi tecnica
Sotto la scocca di RedMagic 6 è presente il processore Snapdragon 888, realizzato con processo produttivo a 5nm e dotato di modem 5G. All'interno c'è una CPU con architettura octa-core con 4 core a bassa potenza e 3 a più elevata potenza, con il restante core che viene definito "Prime". I core a bassa potenza sono quelli derivati dagli ARM Cortex-A55, con frequenza di clock che passa da 1,8GHz di Snapdragon 865 a 2GHz. Ogni core può fare affidamento a una memoria cache L2 di 128Kb. I 3 core ad elevate prestazioni, indicati come Performance, sono basati su architettura Cortex-A78 e rappresentano un'evoluzione rispetto ai Cortex-A77 del predecessore. Non cambia la frequenza di clock, pari a 2,4GHz, mentre la cache L2 raddoppia passando a 512KB per ogni core. Il core Prime è ora basato su architettura Cortex-X1 dedicata, diversa rispetto a quella presente su tutti gli altri core del SoC. La frequenza di clock rimane a 2,84GHz, mentre la cache L2 passa da 512MB di Snapdragon 865 a 1MB. La cache L3 unificata è sempre pari a 4MB, mentre in Snapdragon 888 troviamo anche una System Cache addizionale da 3MB di capacità.
Lato grafico troviamo la GPU Adreno 660 che, oltre ad alcuni vantaggi sul piano prestazionale, può vantare il supporto al Variable Rate Shading e ai driver aggiornabili. Fra le unità dedicate abbiamo poi Hexagon 780 per l'Intelligenza Artificiale, Spectra 580 per l'elaborazione delle immagini e molto altro. Trovate tutti i dettagli su Snapdragon 888 nel nostro approfondimento. Il SoC viene abbinato a memorie RAM LPDDR5 e memorie di archiviazione UFS 3.1.
Ma come va questo nuovo processore su RedMagic 6? Nulla da dire sul fronte delle prestazioni, fra le più alte che abbiamo mai registrato su smartphone come già avvenuto con altri smartphone gaming, con un paragone diretto che può essere fatto con ROG Phone 5. L'esperienza d'uso è simile, anche se in questo caso abbiamo una ventola integrata che consente di abbassare le temperature anche per periodi di uso abbastanza prolungati, mitigando il throttling. Lo scotto da pagare è una rumorosità di fondo a dir poco estrema, dal momento che la piccola ventola integrata deve girare a regimi elevatissimi per mantenere basse le temperature. Nessun problema se si usano delle cuffie per giocare, altrimenti il suono prodotto dalla ventolina può diventare davvero fastidioso.
Benchmark
Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.
Display
RedMagic 6 monta il primo display da 165Hz su smartphone, e nello specifico nubia ha implementato un pannello AMOLED da 6,8" con cornici abbastanza ridotte, ma senza fori o notch. Offre, come già detto, una frequenza al tocco pari a 500Hz, ma solo se si interagisce con un solo dito, mentre in multi-touch il sampling rate è di 360Hz. Si tratta di un pannello con supporto al DC Dimming, ai 10-bit come profondità di colore, capace di un rapporto schermo cornici superiore al 90% nonostante la fotocamera frontale sia nel frame superiore della scocca. Abbiamo poi la certificazione HDR, mentre l'aspect-ratio è di 20:9.
Analisi Display
nubia specifica che il pannello è capace di fornire una luminanza massima di 630 nits, tuttavia l'unità da noi provata ha raggiunto tale soglia con bianco a pieno schermo, mentre con APL del 15% (come di solito testiamo noi gli smartphone) abbiamo ottenuto un valore di 735 nit. Un valore soddisfacente, che consente una buona visibilità anche sotto la luce del sole, ma molti altri smartphone (anche di fascia di prezzo inferiore) consentono di raggiungere valori più elevati. Ottimi sia il rapporto di contrasto, come su ogni AMOLED, sia gli angoli di visione.
Modalità Vivida
Gamut
Bilanciamento del bianco
Curva di gamma
Fedeltà cromatica (DCI-P3)
Modalità Normale
Gamut
Bilanciamento del bianco
Curva di gamma
Fedeltà cromatica (DCI-P3)
Riproduzione HDR
Gamut
Bilanciamento del bianco
Curva di gamma
Fedeltà cromatica (DCI-P3)
Su RedMagic 6 è possibile scegliere fra diverse calibrazioni, fra cui Naturale che blocca il gamut al meno esteso sRGB. Normale e P3 fanno riferimento allo standard DCI-P3 più esteso, mentre la modalità Vivida, che è quella predefinita, si spinge fino ai limiti del display. Iniziamo da quest'ultima, che vanta un gamut molto esteso e mostra colori eccessivamente saturi, molto più accesi rispetto all'originale. In questa modalità abbiamo misurato una curva di gamma estrema e poco corretta, come mai nessuno smartphone comparabile come fascia di mercato. Le immagini appaiono infatti ben più contrastate rispetto ai riferimenti. Nonostante ciò il DeltaE medio è abbastanza buono, pari a circa 4. Sono invece molto più precise le modalità Normale (che è simile alla P3) e la riproduzione di contenuti HDR, con curve di gamma e gamut abbastanza corretti e una buona precisione cromatica. Tutte le modalità sono calibrate con un punto di bianco visibilmente traslato verso il freddo.
- DeltaE Vivido = 4
- DeltaE Normale = 3,2
- Delta E Riproduzione HDR = 2,8
Autonomia
I tecnici di nubia sono riusciti a far sfoderare una incredibile autonomia operativa sul loro RedMagic 6, anche se è da sottolineare che il test lo abbiamo realizzato impostando il display a 60Hz e che a 165Hz, come avvisa addirittura il software nella schermata delle impostazioni del display, i consumi sono sensibilmente maggiorati. Nel nostro test, realizzato impostando la luminanza del display a 200nit e lanciando uno script che simula l'interazione umana con le pagine web con connessione Wi-Fi, RedMagic 6 è stato capace di fronteggiare ROG Phone 5 con una batteria da quasi 1000mAh in meno.
Dove non c'è confronto con il top di gamma ASUS è nella velocità di carica, vero punto forte di ROG Phone 5. In realtà le specifiche sono molto simili, 65W per ROG Phone 5 e 66W per RedMagic 6, tuttavia nubia offre in dotazione solo un caricabatterie da 30W, più che soddisfacente ma non rapido abbastanza come quello fornito dalla controparte diretta. Gli ottimi valori che si riscontrano nella durata della batteria fanno pesare meno questo "limite", che può comunque essere aggirato acquistando un caricabatterie compatibile con le specifiche massime.
Fotocamera
Non ci aspettavamo prestazioni fotografiche esaltanti su uno smartphone gaming, e non siamo stati smentiti. RedMagic 6 offre tre fotocamere al posteriore, di cui due veramente sfruttabili con qualche soddisfazione. La registrazione video è concessa fino alla risoluzione 8K Ultra HD a 30 fps, ma solo con il sensore principale da 64MP con obiettivo non stabilizzato. Abbiamo poi un modulo ultra grandangolare con campo di visione di 120° e un sensore macro da soli 2 MP. Non aiuta l'app Fotocamera integrata, un po' caotica e non sempre il massimo dell'intuitività.
RedMagic 6, caratteristiche della fotocamera
- Standard
- Sensore da 64 MP
- Obiettivo f/1.8
- Autofocus PDAF
- Ultra-wide
- Sensore da 12 MP
- Obiettivo f/2.0
- Campo di visione da 120°
- Macro
- Sensore da 2 MP
- Video 8K Ultra HD @ 30 fps
Esempi di scatto RedMagic 6
Nessuno smartphone gaming eccelle nelle prestazioni fotografiche, e non fa eccezione RedMagic 6 di nubia. Tuttavia dobbiamo segnalare che negli scatti diurni lo smartphone si comporta molto bene, con un eccellente livello di dettaglio catturato, una buona fedeltà cromatica e una buona gestione di luci e ombre. Si fa sentire molto la mancanza del teleobiettivo, con la qualità degli zoom (ovviamente digitali) che non è il massimo. L'ultra-wide, che siamo stranamente riusciti ad attivare solo nella modalità Pro, sforna un buon livello di dettaglio ma abbiamo notato una certa tendenza a sovraesporre. Lo smartphone viene penalizzato anche dalla mancanza della stabilizzazione ottica, che naturalmente si sente un po' negli spazi interni e al buio dove non è sempre facile evitare il micromosso. In sostanza una fotocamera da midrange, come purtroppo spesso avviene sui device da gioco.
Considerazioni finali
RegMagic 6 è uno degli smartphone gaming più economici che è possibile oggi trovare sul mercato e si fa apprezzare soprattutto per questa caratteristica. Nell'uso di tutti i giorni le varie imperfezioni presenti lato software, come proprio il suo predecessore, soprattutto in termini di proporzioni degli elementi e traduzione. Paradossalmente è proprio sul software che RedMagic 6 offre qualche guizzo interessante: interagendo con il selettore apposito, infatti, si passa al Game Center, si attivano le impostazioni predefinite per il gaming insieme a un'interfaccia pensata per il gioco, forse fra le migliori disponibili sul mercato e capace di offrire un sacco di possibilità di personalizzazione.
Bellissima, anche se ormai un po' inflazionata, l'idea di fornire un pannello di controllo sempre pronto per l'uso - anche in game - in cui pasticciare con qualsiasi impostazione da "nerd". Il problema, anche qui, è la strana traduzione operata dalle divisioni dedicate: la ventola viene chiamata a volte "Ventilatore", altre più opportunatamente "Ventola", o l'Always-on Display si chiama "Visualizza Sempre", e di errori di questo tipo ne è davvero pieno.
Certo è che a 599€ uno smartphone con questo hardware è tantissima roba, a partire dallo Snapdragon 888 che viene domato efficacemente dalla rumorosissima ventola integrata, per finire all'ottimo esagerato display da 165Hz, passando per la batteria che offre un'ottima autonomia sia in game, sia nell'uso di tutti i giorni, con tempi in idle estesissimi. Ripetiamo, però, che 600€ non sono certamente spiccioli e avremmo gradito una maggiore cura per i dettagli sul nostro mercato, soprattutto perché a un anno di distanza dalla nostra prova di RedMagic 5G non sono ancora stati corretti degli errori abbastanza grossolani. ROG Phone 5 ad oggi rappresenta una soluzione per il mobile gaming più rifinita per gli utenti italiani. A patto, ovviamente, di spendere almeno 200€ in più.
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