PalmOS destinato alla pensione: Palm punta su webOS

PalmOS destinato alla pensione: Palm punta su webOS

La gamma Palm punterà in futuro solo sui sistemi operativi webOS e Microsoft Windows Mobile

di pubblicata il , alle 11:11 nel canale Telefonia
MicrosoftWindowsPalm
 

Gestire la propria gamma di smartphone con ben tre sistemi operativi diversi è effettivamente troppo. Deve essere stato questo il pensiero di Ed Colligan, CEO di Palm.

Al momento, infatti, la gamma del produttore statunitense vede la presenza di terminali telefonici basati su tre sistemi operativi diversi: PalmOS, Microsoft Windows Mobile e il nuovo webOS.

Stando a quanto riporta Unwired View, l'azienda americana avrebbe intenzione di semplificare le cose terminando lo sviluppo di PalmOS, con l'intenzione di mandarlo presto in pensione, per dedicarsi con più forze ai terminali con sistema operativo Microsoft e soprattutto sul suo nuovo webOS.

Palm Centro sarà quindi l'ultimo terminale a sfoggiare PalmOS, sistema operativo che negli anni ha saputo ritagliarsi una folta schiera di fan, consegnando la sua eredità virtuale al nuovo Palm Pre, smartphone su cui l'azienda statunitense ha puntato tutto il suo rilancio.

11 Commenti
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Automator12 Febbraio 2009, 11:29 #1
son curioso riguardo al pre...
speriamo attiri una folta schiera di sviluppatori!
Kuarl12 Febbraio 2009, 11:34 #2
anche io sono molto curioso, ma avrei preferito un modello di licensing più aperto per vederlo installato anche su telefoni prodotti da terzi...
Mercuri012 Febbraio 2009, 11:38 #3
WebOs che sarebbe, un altro gusto di Linux?
DKDIB12 Febbraio 2009, 11:39 #4
Vista la situazione in cui si trovava, trovo azzardata l'idea di Palm di puntare su un OS realizzato da zero e di tenerlo per se.
Palm non ha infatti (a differenza di Apple) le prospettive di vendita e le risorse per creare un nuovo parco applicativo.

IMHO avrebbe fatto meglio a rinunciare ad un po' di controllo ed ottimizzazione, puntando su qualcosa di terze parti.
Quando inizio' a migrare da PalmOS c'era solo Windows Mobile come alternativa seria (escludo infatti Symbian, troppo legato a Nokia), mentre qualche tempo dopo si e' reso disponibile Android, fra l'altro basato sempre su Linux.

Chissa' se riuscira' a sopravvivere, magari ritagliandosi una nicchia.
Barra12 Febbraio 2009, 11:44 #5
IMHO il webOS avrà un discreto successo. niente GTK, niente QT, ma solo Java, html, php (penso). Sviluppare applicativi su questo dispositivo deve essere molto semplice e tanti sviluppatori di webapp (crm e simili) svilupperanno client per i loro programmi.
Mercuri012 Febbraio 2009, 11:44 #6
Originariamente inviato da: DKDIB
Vista la situazione in cui si trovava, trovo azzardata l'idea di Palm di puntare su un OS realizzato da zero e di tenerlo per se.
Palm non ha infatti (a differenza di Apple) le prospettive di vendita e le risorse per creare un nuovo parco applicativo.

Ho controllato su Wikipedia e WebOS sembra essere un sistema basato su Linux + Webkit, con il software che gira tutto su webkit.

Secondo me palm può mantenere tranquillamente un sistema di questo tipo (questa è la vera forza di Linux, del resto!).

Il problema saranno le applicazioni di terze parti.
gianly198512 Febbraio 2009, 11:51 #7
Originariamente inviato da: DKDIB
Vista la situazione in cui si trovava, trovo azzardata l'idea di Palm di puntare su un OS realizzato da zero e di tenerlo per se.
Palm non ha infatti (a differenza di Apple) le prospettive di vendita e le risorse per creare un nuovo parco applicativo.

IMHO avrebbe fatto meglio a rinunciare ad un po' di controllo ed ottimizzazione, puntando su qualcosa di terze parti.
Quando inizio' a migrare da PalmOS c'era solo Windows Mobile come alternativa seria (escludo infatti Symbian, troppo legato a Nokia), mentre qualche tempo dopo si e' reso disponibile Android, fra l'altro basato sempre su Linux.

Chissa' se riuscira' a sopravvivere, magari ritagliandosi una nicchia.


Io invece "apprezzo lo sforzo", se tutti facessero i pusillanimi continueremmo ad avere solo e sempre gli ennesimi Wm con una sopra-interfaccia posticcia un po' diversa dall'altra...viva chi decide di rischiare e fare qualcosa di diverso....
Poi la tua obiezione è lecita e Palm sa bene che probabilmente non potrà avere le 20000 applicazioni in 7 mesi di AppStore, però intanto:
- userà un sistema analogo (App Catalog), cosa positiva per stimolare gli utenti a scaricare apps, come abbiamo visto con iPhone
- ha basato lo sviluppo su strumenti web (js, css e html), quindi si troverà una miriade di sviluppatori "già pronti", che non devono comprare un mac e imparare l'ObjectiveC (come per iPhone)
- userà un touch screen CAPACITIVO (e non resistivo come i WM) come quello di iPhone, quindi molta più immediatezza nell'uso quotidiano
Automator12 Febbraio 2009, 12:21 #8
@DKDIB: mah io francamente non trovo sia cambiata molto a situazione rispetto ad un tempo..
alla fine ora c'è Win mobile, Symbian (ma che come dici tu è troppo legato a nokia) e android.
solo che di android a parte il g1 non c'è traccia reale...

se si muove bene se la gioca

iPhone non lo considero, è troppo chiuso e con delle limitazioni assurde volute dalla mela.(ok lo si può sbloccare ma....)
SwatMaster12 Febbraio 2009, 16:48 #9
Mi viene da sbavare. Su questo Pre ci sono molte aspettative.
OldDog12 Febbraio 2009, 22:00 #10
Originariamente inviato da: Kuarl
anche io sono molto curioso, ma avrei preferito un modello di licensing più aperto per vederlo installato anche su telefoni prodotti da terzi...

Guarda, Palm ci ha provato anni fa, offrendo in licenza PalmOS a diversi produttori (inclusa Sony), poi ha addirittura sperato di diventare la Microsoft dei palmari, creando Palmsource apposta per gestire Palm.

Il risultato è stato talmente disastroso che ha relegato il numero uno dei palmari e distributore del primo smartphone degno di questo nome (il Treo 600 inventato da Handspring) in una nicchia di mercato nella quale potrebbe non sopravvivere se Palm Pre non venderà alla grande.

Android offre grandi promesse, ma per ora non decolla. Sarei già contento che webOS sparigliasse le carte in mano a Microsoft e Nokia, ovviamente a favore di noi acquirenti che avremo una alternativa in più.

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