Operator attack: stop alle tariffe scontate per chi arriva da operatori low cost
Due emendamenti al Disegno di legge Concorrenza danno il via libera al blocco della cosiddetta pratica dell'Operator attack, utilizzata dagli operatori principali per contrastare le politiche concorrenziali dei piccoli operatori.
di Rosario Grasso pubblicata il 02 Novembre 2023, alle 16:31 nel canale TelefoniaDue emendamenti al Disegno di legge Concorrenza puntano a limitare la cosiddetta pratica dell'Operator attack. In altri termini, si vogliono scoraggiare le offerte di tariffe super scontate per quegli utenti che provengono da operatori low cost.
Le compagnie telefoniche come Tim, Wind Tre e Vodafone, infatti, sono solite proporre tariffe molto vantaggiose, da 5 a 8 euro, ma solo in ambiti specifici. Queste tariffe non sono disponibili sui siti ufficiali o nei negozi, ma sono il più possibile nascoste e messe a disposizione solo per coloro che hanno sottoscritto contratti molto vantaggiosi con certi operatori e sono intenzionati a richiedere la portabilità del numero, per rientrare nella compagna con maggiore tradizione.
Con le pratiche di Operator attack, gli operatori principali vogliono recuperare i clienti che sono passati a compagnie come Iliad, Spusu, Poste Mobile, Kena, Very, Ho, ovvero gli operatori virtuali o le compagnie telefoniche che sono molto aggressive con le tariffe.
Gli emendamenti, che provengono dalla maggioranza di governo, seguono alcune segnalazioni inoltrate negli ultimi giorni dall'Antitrust, che ha espresso preoccupazione circa l'effetto negativo sullo sviluppo della concorrenza nella telefonia mobile che queste pratiche provocherebbero. L'Antitrust, infatti, ritiene che l'Operator attack possa limitare "lo sviluppo degli operatori nuovi entranti e provocare l’uscita dal mercato di alcuni di essi, facendo venire meno quello stimolo concorrenziale nei confronti degli operatori tradizionali che ha fin qui apportato numerosi benefici ai consumatori finali”.
Si aggiungono preoccupazioni sulla tutela dei consumatori relative alla scarsa trasparenza con cui queste offerte vengono promosse. D'altro canto, i detrattori dell'iniziativa sono preoccupati dalla guerra dei prezzi che potrebbe nascere fino a provocare una riduzione del fatturato delle compagnie principali che sostengono il mercato.
Gli emendamenti sono passati in Commissione al Senato ma, per potersi tramutare in legge, devono superare l'esame parlamentare, prima al Senato e poi alla Camera.
40 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn un mercato oligopolistico, con storiche tendenze al cartello come quello della fonia mobile italiana, si decide di togliere praticamente l'unico elemento di concorrenzialità.
A tutto vantaggio degli operatori e non certo degli utenti.
Davvero una bella scelta, complimenti!
Dormite pure tranquilli, domani mattina vi sveglio io mezz'ora prima di Ortisei !
zzzzzZZZZZZzzzzzzZZZZZZZZZZZzzzzzz
Praticamente per quando diventerà legge saremo arrivati al 7G e al teletrasporto degli oggetti...così conoscendo i tempi dei nostri "legiferanti"...
Basterebbe anche vincolare a pagare una tassa di 25 euro puramente statale quindi nulla ai gestori e le cose cambierebbero, perchè farebbero offerte anche agli affezionati o pigri di rompersi a triangolare continuamente così uno per restare in guadagno si ferma all'offerta conveniente le offerte spicciole non sarebbero più utili, e tu gestore grosso se perdi il cliente questo non torna per ripagare altre 25 Euro.
Ora voletemene pure a male, ma e proprio a causa di queste triangolazioni se gli operatori non offrono nulla a chi non cambia, almeno così si risanano i conti statali, che tra pochissimo avremo il 5g a 3 euro.... ma la pensione ad 80 anni e la sanità solo pagando.
No, è semplicemente monopolio a tutti i costi.
Chi ci rimette è sempre il cliente perchè le offerte sono indirizzate soltando verso alcuni operatori ed è una pratica anticocorrenziale.
Inddovina che succede quando le varie lowcostt saltano in aria e rimangono i soliti squali:
rimodulazioni al rialzo e tutti in contemporanea come vuole il cartello.
Chi ci rimette è sempre il cliente perchè le offerte sono indirizzate soltando verso alcuni operatori ed è una pratica anticocorrenziale.
Inddovina che succede quando le varie lowcostt saltano in aria e rimangono i soliti squali:
rimodulazioni al rialzo e tutti in contemporanea come vuole il cartello.
Non serve saltino, rimodulano comunque dopo un po'. Tim, vodafone e wind sono sempre e solo da evitare, creano sempre disagi.
Ovviamente lo fanno solo per togliere il poco ossigeno che ha la concorrenza.
Vi ricordo che il mercato delle TLC in italia è da tempo un raschiare il barile, abbiamo tariffe che non le vede nessun'altro in europa da quanto sono basse.
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