Licenza temporanea di Google a termine: le implicazioni per Huawei
E' scaduta a metà agosto la licenza temporanea che permetteva ad alcune aziende americane di lavorare con Huawei, fornendole tecnologia: questo implica che non vi sia più supporto ufficiale agli smartphone Huawei da parte di Google
di Paolo Corsini pubblicata il 17 Agosto 2020, alle 10:01 nel canale TelefoniaHuaweiGoogleAndroid
27 Commenti
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perchè a chi sono in mano ora? la questione è darla ad una società cinese o meno ora che lo spettinato devo coprire i disastri del covid col solito capro espiatorio "comunista"
Negli US c'è un'indagine dell'FCC in corso per capire quanta tecnologia Huawei o ZTE è usata dai vari provider di telecomunicazioni. Inoltre la stessa FCC ha espressamente vietato alle compagnie che usano tali prodotti di ricevere finanziamenti del governo.
In generale comunque gli USA possono contare su Cisco, Qualcomm e Motorola Solutions (da non confondersi con Motorola Mobility, quella dei cellulari).
La maggior parte delle telecomunicazioni mobile invece passa per reti Verizon, T-Mobile (controllata al 43% da Deutsche Telecom, al 24% da Softbank che sono giapponesi e al 33% dal mercato), e da AT&T.
Detto ciò, il ban di Huawei risale già a prima del COVID.
Ti dico solo che l'anno scorso l'ho passato negli Stati Uniti e in tutti i laboratori nazionali era fortemente sconsigliato ai dipendenti usare dispositivi Huawei.
Purtroppo non è una grande furbata per quanto mi riguarda. Evidentemente è già troppo tardi.
Gli USA sono sovrani e decidono come meglio credere a chi affidare le loro infrastrutture di telecomunicazioni, che ti ricordo essere una delle infrastrutture critiche di un paese.
Allora che facciano i sovrani a casa loro e non rompano le scatole anche fuori dai loro confini.
Impedire che Huawei installi hardware proprietario sul territorio americano è diverso da dire che consento a Google di vendergli Android.
In ogni caso è chiaro che sia una battaglia _anche_ economica. Mica sono idioti come noi
No, è esclusivamente una battaglia economica, come ha ampiamente dimostrato Trump subito dopo il primo ban. Infatti poco dopo ha affermato, cercando l'accordo commerciale con la Cina, che anche Huawai si potesse mettere sul tavolo del confronto.
Quindi è evidentissimo che la sicurezza non c'entri nulla, e sia soltanto una scusa per attaccare il gigante cinese.
D'altra parte gli USA non hanno mai presentato prove di problemi di sicurezza: Trump, finora, ha soltanto sbraitato che ci fossero senza mai fornire alcunché.
Almeno per le armi chimiche di Saddam le "prove" c'erano, perché gliele avevamo fabbricate proprio noi...
Ci vanno a perdere anche senza che la Cina limita l'esport di terre rare.
Google non é messo bene , ma anche zuck rischia di perdere fette di clientela.
Ma a Trump evidentemente non frega nulla di queste 2 aziende . Lui avrà altri interessi legati alla Apple e ad altri produttori di hw.
Non solo Huawei ma tutti i brand cinesi dovrebbero essere banditi in ogni stato dell'occidente, il loro mercato va affossato o ostacolato con ogni scusa possibile.
Non è questione di rompere le scatole, e piagnucolare come fanno molti qui non risolve nulla.
In un mondo globalizzato (male, per non dire malissimo), quello che dici lascia il tempo che trova. Se vuoi usare tecnologia americana/inglese questo è il prezzo da pagare.
Altrimenti, come ho già detto, ti fai i prodotti in casa, ed è quello che dovrebbe cominciare a pensare a fare l'UE, per essere realmente indipendente sul piano tecnologico, non solo dalla Cina ma anche dagli USA.
Quindi è evidentissimo che la sicurezza non c'entri nulla, e sia soltanto una scusa per attaccare il gigante cinese.
D'altra parte gli USA non hanno mai presentato prove di problemi di sicurezza: Trump, finora, ha soltanto sbraitato che ci fossero senza mai fornire alcunché.
Almeno per le armi chimiche di Saddam le "prove" c'erano, perché gliele avevamo fabbricate proprio noi...
Che sia una battaglia economica e politica è evidente. D'altro canto, come già ho avuto modo di dire in un altro thread, è stato un errore sfruttare la Cina come fabbrica mondiale e al tempo stesso concedergli di fare concorrenza sleale alle fabbriche occidentali. Questo è un problema e riconoscerlo è meglio tardi che mai.
Dopodiché che la sicurezza sia un pretesto e che non sia l'unico motivo per fare una battaglia di questo genere importa relativamente: uno Stato sovrano dovrebbe in ogni caso essere tecnologicamente indipendente. Quindi non è solo una scusa, ma è una linea politicamente perfettamente legittima.
Il paragone con Saddam lascia il tempo che trova. Certo la verità è che la guerra si sposterà sempre di più sul piano tecnologico e del cyber warfare.
Faccio solo presente che le nostre università sono costantemente attaccate da IP cinesi.
Motivo in più per cercare di investire in ricerca e rendersi meno dipendenti da loro.
Ma ripeto, ogni nazione che ha a cuore la libertà e l'indipendenza dovrebbe farlo. Da che mondo e mondo, la guerra si è sempre fatta per motivi economici e di accesso alle risorse terrestri.
Sembrerà cinico, ma è la triste verità.
Non solo Huawei ma tutti i brand cinesi dovrebbero essere banditi in ogni stato dell'occidente, il loro mercato va affossato o ostacolato con ogni scusa possibile.
Perciò i brand cinesi vanno bannati, quelli americani o coreani vanno bene
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