Krafton sfrenata: lo sviluppatore di PUBG denuncia Apple, Google e il team dietro i Free Fire
Krafton ha depositato una maxi denuncia contro diverse aziende, che vengono accusate di aver copiato o distribuito, o ancora aiutato nella distribuzione, di giochi praticamente identici a PUBG: Battlegrounds
di Nino Grasso pubblicata il 14 Gennaio 2022, alle 12:01 nel canale TelefoniaLo sviluppatore di PUBG: Battlegrounds, Krafton, ha depositato una grossa causa nei confronti di una software house concorrente, accusandola di aver copiato il proprio sparatutto battle royale in due titoli diversi. Contestualmente al fatto, Krafton ha anche denunciato Apple e Google per aver distribuito i due videogiochi nei propri app store mobile.
Secondo lo sviluppatore Google avrebbe inoltre la colpa di aver ospitato su YouTube diversi video con i gameplay dei due titoli in questione, insieme a "numerosi post contenenti un lungometraggio cinese che non è altro che una drammatizzazione live-action di Battlegrounds in palese violazione". I videogiochi incriminati sono Free Fire e Free Fire Max, che vengono distribuiti da Garena, entrambi gratuiti con acquisti in-app.
Maxi denuncia di Krafton contro Garena, Apple e Google
Tanti gli elementi simili fra i due titoli Garena e il Tripla A di Krafton, come ad esempio la feature "air drop" all'inizio di ogni partita, oltre alla struttura di gioco e alle regole. Sono molto simili fra i giochi anche le armi e i vari accessori che possono essere raccolti nella mappa, le location, così come anche "le scelte cromatiche, i materiali e le texture". Copiando il titolo di Krafton, Garena si sarebbe intescata "centinaia di milioni di dollari" (secondo TheVerge, che ha ottenuto dati da Sensor Tower, i giocatori di Free Fire avrebbero speso oltre 1 miliardo di dollari come acquisti in-app), secondo la denuncia, così come Apple e Google avrebbero "guadagnato in maniera simile dalla distribuzione di Free Fire".
Krafton ha cercato di imbastire una trattativa con Garena a partire dal 21 dicembre, chiedendo invano al concorrente di sospendere la distribuzione dei due videogiochi. In seguito si è rivolta ad Apple e Google, tuttavia pare che neanche i due colossi del mondo tecnologico abbiano ascoltato le richieste dello sviluppatore dal momento che i due videogiochi di Garena sono ancora scaricabili dai corrispettivi store. Krafton ha contattato infine anche YouTube per rimuovere i video gameplay di Free Fire e Free Fire Max, ma neanche in quel caso ha ottenuto quanto richiesto. Secondo Sea, la compagnia madre di Garena che ha contattato la fonte, "le accuse di Krafton sono infondate".
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