Iliad fa marcia indietro: il matrimonio con TIM non si farà, stop alle trattative

Il gruppo francese di telecomunicazioni Iliad ha messo definitivamente fine a ogni ipotesi di fusione con Telecom Italia (TIM). A chiarirlo è stato l'amministratore delegato Thomas Reynaud, che a margine della presentazione dei conti semestrali ha spiegato come i colloqui con TIM si siano interrotti ad aprile e non verranno ripresi. "Queste prospettive appartengono ormai al passato", ha sottolineato il manager, la cui affermazione ha affossato prontamente il titolo TIM in Borsa, che è stato anche sospeso per eccesso di ribasso.

Il focus del gruppo, presente in Italia e Polonia oltre che in Francia, è ora rivolto alla crescita organica e a possibili scenari di consolidamento sul mercato domestico. Reynaud ha confermato che a giugno si sono tenuti contatti preliminari con SFR, concorrente diretto di Iliad in Francia. Non si tratterebbe di una necessità, ha puntualizzato il CEO, ma di una potenziale opportunità.

Il primo semestre 2025 ha registrato risultati solidi per il gruppo transalpino: i ricavi consolidati hanno raggiunto i 5,09 miliardi di euro, in crescita del 3,8% rispetto ai 4,9 miliardi dello stesso periodo del 2024. L'utile netto si è quasi triplicato, attestandosi a 700 milioni di euro, mentre l'Ebitda al netto degli affitti ha superato i 2 miliardi, con un incremento del 10,2%.

Il mercato italiano si conferma uno dei motori principali della crescita. Iliad Italia ha visto i ricavi salire del 9,2% a 603 milioni di euro, con una base clienti che al 30 giugno ha raggiunto i 12,5 milioni di abbonati. L'operatore ha così consolidato la propria posizione come quarto player nazionale, e continuando a erodere quote di mercato ai concorrenti storici.