Il tuo smartphone potrebbe diventare inutile tra 2 anni: l'errore da non fare all'acquisto

Il tuo smartphone potrebbe diventare inutile tra 2 anni: l'errore da non fare all'acquisto

La scelta di un nuovo smartphone non può più basarsi solo su prestazioni e autonomia. Con dispositivi sempre più performanti anche nella fascia media, la vera differenza la fa il supporto software a lungo termine, che determina quanto a lungo il tuo investimento manterrà valore e sicurezza nel tempo.

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Telefonia
 

Qualche anno fa, se aveste chiesto a un utente cosa cercasse in un nuovo smartphone, la risposta sarebbe stata quasi scontata: un'autonomia migliore. L'ansia da batteria scarica dominava le preoccupazioni quotidiane, spingendo molti a portare sempre con sé un power bank o a cercare disperatamente una presa di corrente durante la giornata. Oggi il panorama è completamente cambiato.

Tutti gli smartphone dai 400 euro in su, più o me no, offrono un'esperienza d'uso fluida e reattiva, accompagnata da un'autonomia che facilmente supera la giornata e da velocità di ricarica che hanno relegato l'ansia da batteria al passato. Le prestazioni sono diventate più che sufficienti per la stragrande maggioranza degli utenti, mentre le fotocamere hanno raggiunto livelli qualitativi impensabili solo pochi anni fa. Proprio per questo motivo, i produttori hanno dovuto spostare l'attenzione su altri aspetti per differenziarsi dalla concorrenza.

La nuova frontiera del valore

La vera caratteristica che oggi può fare la differenza nella scelta di uno smartphone è diventata la durata del supporto software. Se da una parte le specifiche tecniche tendono a convergere verso standard elevati, la promessa di ricevere aggiornamenti per anni rappresenta un valore aggiunto concreto che impatta direttamente sull'esperienza d'uso e sulla longevità del dispositivo, oltre che sulla possibilità di rivenderlo quando ci si è stufati.

Il supporto software non è più un aspetto secondario da considerare dopo aver valutato processore, batteria, memoria e fotocamere. È diventato un elemento centrale che determina quanto a lungo il vostro investimento manterrà valore, sicurezza e funzionalità al passo con i tempi: un dispositivo che riceve aggiornamenti regolari per diversi anni può competere con modelli più recenti, mentre uno abbandonato dal produttore diventa rapidamente obsoleto, indipendentemente dalle sue specifiche tecniche iniziali.

Per comprendere appieno l'importanza del supporto software, è fondamentale distinguere tra due tipologie di aggiornamenti che seguono logiche e tempistiche differenti:

  • Gli aggiornamenti major del sistema operativo introducono nuove funzionalità, miglioramenti dell'interfaccia utente e ottimizzazioni delle prestazioni. Su Android, questi corrispondono al passaggio da una versione all'altra del sistema operativo (da Android 14 ad Android 15, per esempio), mentre su iOS rappresentano il salto tra le versioni annuali del software Apple. Questi aggiornamenti trasformano l'esperienza d'uso, aggiungendo capacità che prima non esistevano e modernizzando l'interfaccia.
  • Gli aggiornamenti di sicurezza, invece, si concentrano esclusivamente sulla correzione di vulnerabilità e falle del sistema che potrebbero essere sfruttate da malintenzionati. Arrivano con maggiore frequenza, spesso mensilmente, e rappresentano la prima linea di difesa contro minacce informatiche sempre più sofisticate. La loro importanza è cresciuta esponenzialmente con l'aumento dell'uso degli smartphone per operazioni bancarie, acquisti online e gestione di dati sensibili.

Molti produttori offrono le patch di sicurezza per un periodo più lungo rispetto agli aggiornamenti major, riconoscendo che la sicurezza rimane prioritaria anche quando le funzionalità smettono di evolversi. Questa strategia permette agli utenti di mantenere un livello di protezione adeguato anche dopo che il dispositivo ha smesso di ricevere le ultime novità del sistema operativo.

iOS vs Android: due filosofie di aggiornamento diverse

Le differenze tra iOS e Android in termini di aggiornamenti riflettono due approcci completamente diversi alla gestione del software.

Apple mantiene il controllo totale sugli aggiornamenti di iOS, garantendo che tutti i dispositivi compatibili ricevano le nuove versioni contemporaneamente. Questo approccio centralizzato assicura che gli utenti beneficino rapidamente delle nuove funzionalità e delle patch di sicurezza, con iPhone che ricevono aggiornamenti per molti anni. Attualmente, iOS 18 è disponibile anche per iPhone XR, XS e XS Max, modelli lanciati nel 2018, dimostrando come Apple sia riuscita a gestire un supporto per i propri "melafonini" che può estendersi fino a sette anni. Ricordiamo, però, che questi dispositivi perderanno il loro supporto con l'uscita di iOS 26 a fine anno.

Android segue una strada più complessa, dove gli aggiornamenti sono gestiti dai produttori dei dispositivi piuttosto che direttamente da Google. Questa frammentazione può creare ritardi nella distribuzione delle nuove versioni e differenze significative nel supporto offerto da ciascun brand. Tuttavia, i dispositivi della linea Pixel di Google ricevono aggiornamenti diretti e tempestivi, offrendo un'esperienza più simile a quella di iOS. La natura open source di Android, pur offrendo maggiore flessibilità e personalizzazione, lo rende potenzialmente più vulnerabile rispetto a iOS. In risposta a ciò, Google rilascia aggiornamenti di sicurezza mensili, ma la loro distribuzione dipende dai produttori, creando possibili lacune nella protezione che variano da brand a brand. È da dire che il panorama degli aggiornamenti Android ha subito una trasformazione radicale negli ultimi anni, con i principali produttori che hanno alzato significativamente l'asticella del supporto software.

Samsung e Google guidano attualmente la classifica del supporto più esteso. Entrambi offrono fino a sette anni di aggiornamenti del sistema operativo Android e di patch di sicurezza per i loro dispositivi di punta delle ultimissime generazioni. Samsung applica questa politica a partire da Galaxy S24, Galaxy S24+ e Galaxy S24 Ultra, mentre Google la garantisce dalla serie Pixel 8 in poi, includendo anche il modello di fascia media Pixel 8a. Per i dispositivi Samsung di fascia inferiore di ultima generazione, il supporto si riduce a sei aggiornamenti di Android e sei anni di patch di sicurezza.

HONOR ha compiuto un salto significativo, invece, con HONOR Magic7 Pro, promettendo sette anni di aggiornamenti di Android e patch di sicurezza sui flagship. Anche la fascia media del brand cinese ha beneficiato di miglioramenti sostanziali, con modelli come HONOR 400 e HONOR 400 Pro che promettono sei versioni di Android e patch. OnePlus, Xiaomi (inclusi i brand REDMI e POCO) e OPPO hanno standardizzato - in base al device - il supporto su quattro anni di aggiornamenti Android e fino a cinque o sei anni di patch di sicurezza. OPPO Find X8 Pro va oltre la media del brand, arrivando a cinque anni di aggiornamenti del sistema operativo e sei anni di patch. Reno13 Pro riceverà cinque anni di aggiornamenti major e sei anni di patch di sicurezza. Il brand ha anche promesso aggiornamenti mensili per l'intelligenza artificiale sui suoi dispositivi.

Realme, Motorola, Nothing e Sony mantengono un approccio più conservativo con tre anni di aggiornamenti Android e fino a quattro anni di patch di sicurezza. Motorola ha però iniziato a differenziare alcuni modelli specifici, arrivando a offrire fino a cinque anni di aggiornamenti sia di Android sia di sicurezza. Nokia, attraverso HMD Global, offre tre anni di aggiornamenti Android e fino a quattro anni di patch di sicurezza. ASUS rimane ferma a un supporto minimale con due aggiornamenti di Android anche sui flagship, compensando parzialmente con cinque anni di patch di sicurezza. Vivo applica attualmente una politica globale di tre aggiornamenti Android e quattro anni di patch di sicurezza, con possibili miglioramenti futuri all'arrivo di nuovi modelli.

Supporto software esteso: i vantaggi economici e ambientali

Un supporto software prolungato ha la capacità di impattare in maniera positiva sull'economia personale e sull'ambiente. Dal punto di vista economico, un dispositivo che riceve aggiornamenti per sette anni può tranquillamente essere utilizzato per l'intero periodo senza perdere funzionalità essenziali o sicurezza. Questo significa ammortizzare l'investimento iniziale su un arco temporale molto più lungo, riducendo il costo annuale di possesso del dispositivo. Un flagship da 1000 euro che dura sette anni costa effettivamente 143 euro all'anno, mentre uno da 600 euro sostituito ogni tre anni arriva a 200 euro annuali.

Il valore di rivendita dei dispositivi con supporto esteso rimane tendenzialmente più alto nel tempo, poiché un potenziale acquirente sa di poter contare su aggiornamenti futuri anche acquistando un modello di qualche anno. Questo fenomeno è già evidente nel mercato dell'usato, dove smartphone con garanzia di supporto a lungo termine mantengono quotazioni superiori rispetto a modelli equivalenti ma abbandonati dai produttori. L'impatto ambientale rappresenta un altro beneficio importante del supporto software esteso: la produzione di smartphone genera emissioni di CO2 elevate e richiede l'estrazione di metalli rari e risorse limitate Estendere la vita utile di questi dispositivi riduce la necessità di produrne di nuovi, diminuendo l'impatto ambientale complessivo del settore tecnologico.

I rifiuti elettronici sono una delle sfide ambientali più pressanti del nostro tempo e prolungare la vita degli smartphone attraverso aggiornamenti software costanti può contribuire significativamente a ridurne il volume, considerando che molti dispositivi vengono sostituiti non per guasti hardware ma per obsolescenza software. La crescente consapevolezza ambientale dei consumatori sta spingendo sempre più persone verso il mercato dell'usato, dei ricondizionati e verso dispositivi progettati per durare nel tempo. Questo cambiamento è destinato a premiare i produttori che investono nel supporto a lungo termine, creando un circolo virtuoso che beneficia tutta la filiera.

L'Unione Europea sta introducendo normative sempre più restrittive per contrastare l'obsolescenza programmata e favorire la sostenibilità nel settore degli smartphone. A partire da giugno 2024, il Regolamento (UE) 2023/1670 impone misure specifiche per garantire una maggiore durata dei dispositivi. I produttori saranno obbligati a fornire pezzi di ricambio e manuali di riparazione per almeno sette anni dopo il lancio di un modello, e dovranno garantire aggiornamenti di sicurezza per cinque anni e aggiornamenti del sistema operativo per almeno tre anni, assicurando che gli update non riducano volutamente le prestazioni del dispositivo. Le nuove normative impongono anche standard minimi per la durata della batteria, che dovrà mantenere almeno l'80% della capacità dopo 500 cicli di ricarica. Oggi, inoltre, tutti i dispositivi mobili adottano l'USB-C come standard unico per la ricarica, eliminando la frammentazione dei caricabatterie e riducendo i rifiuti elettronici.

Considerazioni finali

La scelta di uno smartphone oggi non può prescindere dalla valutazione del supporto software offerto dal produttore. Mentre le prestazioni hardware hanno raggiunto livelli più che sufficienti per la maggior parte degli utenti, la durata del supporto software è diventata il vero discriminante per un acquisto consapevole e lungimirante.

Un dispositivo con almeno cinque anni di aggiornamenti garantiti rappresenta un investimento sicuro che mantiene valore nel tempo, offrendo sicurezza, funzionalità aggiornate e compatibilità con le app più recenti per tutto il periodo di utilizzo. Al contrario, scegliere un dispositivo con supporto limitato significa accettare un'obsolescenza programmata che renderà necessaria la sostituzione molto prima del necessario. La tendenza del mercato è chiaramente orientata verso il supporto esteso, con sempre più produttori che riconoscono il valore di questa strategia sia per i consumatori sia per l'ambiente. Chi oggi investe in un dispositivo con garanzia di supporto a lungo termine non solo fa una scelta economicamente vantaggiosa, ma contribuisce anche a un modello di consumo più sostenibile e responsabile.

Il futuro degli smartphone si gioca sempre meno sulle specifiche tecniche e sempre più sulla capacità dei produttori di accompagnare i propri dispositivi nel tempo attraverso aggiornamenti costanti e supporto dedicato. La caratteristica più importante da considerare all'acquisto è diventata una promessa: quella di non essere abbandonati dal produttore nei prossimi anni.

22 Commenti
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Saturn17 Giugno 2025, 14:08 #1
Oneplus 7 PRO.

Ed è sicuro fino a quando lo dico io !

Preso usato nel 2021. Batteria all'80%.

Deve morire di vecchiaia, non di obsolescenza programmata. L'hardware è di altissimo livello, sono quelli di Oneplus che hanno abbandonato il supporto. Ma sbagliano se pensano che gli vada a regalare altri soldi.

Se ne riparla almeno almeno a fine decennio, salvo non rimuovano il supporto a qualche app essenziale dalla mia versione di Android.
TorettoMilano17 Giugno 2025, 14:19 #2
solo ultimamente ci si rende conto quando dicevo "aggiornare un dispositivo costa, non valutiamo solo la scheda hw".
molti ormai sanno in famiglia rifornisco i parenti anziani con iphone "vecchi" i quali li prendo a due spicci e dureranno fluidi e sicuri per anni.
lato UE finalmente vedremo una legge da me richiesta da tempo, imporre almeno 5 anni di aggiornamenti. gli smartphone usa e getta non devono esistere
Giuss17 Giugno 2025, 14:28 #3
Il mio (Oppo) ha 4 anni, è ancora perfettamente fluido e veloce in tutto come da nuovo.
Gli aggiornamenti sono finiti da un anno ma non me ne importa niente, certo è un peccato ma finchè non muore non certo regalerò altri soldi a loro... mi sono stufato di stare dietro a sta tecnologia
Wrib17 Giugno 2025, 14:31 #4
Cito dall'articolo: "Proprio per questo motivo, i produttori hanno dovuto spostare l'attenzione su altri aspetti per differenziarsi dalla concorrenza."

Feature consigliata che manca da anni: bilancino elettronico di precisione integrato sul retro del display in modo da pesarla poggiandola sul monitor per capire se veramente ti stanno vendendo 1g o uno 0,8 senza portarsi un losco bilancino dietro. Maggiore discrezione nel non portarsi un bilancino ad hoc sia che tu sia il venditore che l'acquirente, penso ci sarebbero milioni di utenti interessati, anche nel dividersela correttamente tra amici.
UtenteHD17 Giugno 2025, 14:55 #5
Beh si vero, io ne ho avuti pochi di telefoni cellulari sin da quando sono usciti perche' li tengo per un periodo tra gli 8 ed i 10 anni.
Ora a decidere quando cambiare il cellulare e' l'app della banca che con i Samsung si aggira piu' o meno a quel periodo, col nuovo cellulare top di gamma MA non dell'anno corrente, vedo che rispetto al solito sara' aggiornato per qualche anno in piu', se cosi' forse superero' i 10 anni di durata (se non si rompe, non si perde, ecc.. ...tie'!) vedremo e speriamo.

Ah greenifly acquistato per me rende per migliorare la durata della batteria, ma bisogna configurarlo manualmente per ogni processo, non e' da tutti, che pochi hanno voglia di controllare e verificare.
alethebest9017 Giugno 2025, 16:21 #6
Originariamente inviato da: Giuss
Il mio (Oppo) ha 4 anni, è ancora perfettamente fluido e veloce in tutto come da nuovo.
Gli aggiornamenti sono finiti da un anno ma non me ne importa niente, certo è un peccato ma finchè non muore non certo regalerò altri soldi a loro... mi sono stufato di stare dietro a sta tecnologia


condivido anche io prima esperienza Oppo, ho un Reno 6 5G che è fermo a ColorOS 13.1 e patch di sicurezza di agosto 2024, però è ancora fluido e non mi passa proprio per la testa di cambiarlo
corgiov17 Giugno 2025, 16:57 #7
Nel sito di Realme si parla di 6 anni, non 3 anni, di supporto agli aggiornamenti. Il mio Narzo 30 5G, che acquistai nel 2020 per meno di 200 euro, ha ricevuto un aggiornamento alle patch di sicurezza forse 1 o 2 mesi fa, mentre l'ultimo firmware dovrebbe essere dell'anno scorso.
La batteria dura di meno rispetto a quando il telefono era nuovo, ma mi fa anche una settimana.

Adesso ho il 14 Pro+ (pagato 350 euro), e mi aspetto di andare avanti un bel po' di anni.
euscar17 Giugno 2025, 17:26 #8
Sarà, ma uso uno smartphone LG K10 dal 2018 con Android 7.0 (mai fatto aggiornamenti ) e tutt'ora funzionante (è un modello cui si può sostituire la batteria, già fatto 3 anni fa).
Lo cambierò solo quando smetterà di funzionare o non verrà più supportato il 4G.
roberto117 Giugno 2025, 20:23 #9

che strano

sempre a ciarlare di ecologia per clima e ambiente ma tra windows 11 non supportato e smartphone non aggiornabili quanti rifiuti generano ??? oltre che spendere € per arricchire chi è già straricco.
WarDuck17 Giugno 2025, 21:59 #10
Il supporto software non è più un aspetto secondario


Ah, ma dai... se ne sono accorti presto

Il supporto software è l'aspetto primario da 10 anni almeno a questa parte. Telefoni il cui hardware è perfettamente funzionante sono stati dismessi proprio perché era cessato il supporto.

Stufo di doverlo cambiare ogni tot, ho preso un Pixel 8a e c'ho messo su Graphene OS, in teoria per 7 anni sto apposto .

@euscar: c'è un problema di sicurezza, non è solo un dettaglio minore quello dell'aggiornamento software.

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