Il declino degli SMS in numeri: nell'ultimo anno ne sono stati scambiati solo 4 miliardi

Negli ultimi dieci anni, il panorama della telefonia in Italia ha subito una trasformazione radicale. L'uso degli SMS è crollato del 95%, mentre il consumo di dati mobili è aumentato del 2370%.
di Nino Grasso pubblicata il 22 Luglio 2024, alle 16:31 nel canale TelefoniaLa telefonia italiana sta vivendo da diversi anni una metamorfosi progressiva come rivelato da un'indagine condotta da Assium, l'associazione degli utility manager italiani. I dati, elaborati sulla base delle informazioni fornite dall'Autorità per le Comunicazioni, dipingono un quadro di cambiamento radicale nelle abitudini di comunicazione degli italiani.
Il declino degli SMS è forse l'aspetto più eclatante di questa trasformazione. Nel 2013, gli italiani inviavano circa 78 miliardi di messaggi di testo all'anno. Oggi, quel numero è precipitato a soli 4 miliardi, segnando una diminuzione del 95%. In termini pratici, questo significa che l'utente medio è passato dall'inviare 70 SMS al mese a soli 4.
Il declino degli SMS è inesorabile, e questo è un bene per i consumatorin
Parallelamente, si è assistito a un'impennata nel consumo di dati mobili. Il traffico medio mensile per SIM è aumentato del 2370% in un decennio, passando da 0,86 a 21,25 Gigabit al mese. Un balzo enorme che riflette chiaramente il passaggio a forme di comunicazione basate su internet, come le app di messaggistica e i social media. Questi cambiamenti hanno avuto un impatto in positivo sulle finanze dei consumatori: la spesa complessiva per i servizi telefonici è diminuita del 21% negli ultimi dieci anni, passando da 28,22 miliardi di euro nel 2013 a 22,23 miliardi nel 2023.
Il risparmio è particolarmente evidente nel settore mobile, dove la spesa è diminuita del 33,7%. Federico Bevilacqua, presidente di Assium, ha sottolineato come queste trasformazioni abbiano portato a notevoli risparmi per gli utenti. Di seguito il commento per intero:
"Il comparto delle Tlc ha subito profonde modifiche, e sono cambiate radicalmente le modalità di fruizione dei servizi telefonici da parte degli utenti. L’avvento di app, social network e servizi di messaggistica vari ha rivoluzionato i metodi di comunicazione tra persone, portando a sensibili risparmi per gli utenti.
Le tariffe praticate dagli operatori hanno subito una costante riduzione nel tempo, anche grazie all’arrivo di nuovi player e a piani tariffari “tutto compreso” che hanno abbattuto la spesa telefonica, ma sul fronte della concorrenza c’è ancora molto da fare. I dati dell’Agcom dimostrano come il mercato, sia sulla rete fissa che su quella mobile, sia ancora concentrato nelle mani di pochi operatori: una maggiore mobilità degli utenti e una migliore diffusione di informazioni presso i consumatori potrebbe consentire oggi ulteriori risparmi alle famiglie.
In tale contesto la figura dell’utility manager diventa fondamentale per orientare gli utenti verso le migliori offerte, sulla base delle esigenze e dei consumi del singolo, e per assistere i consumatori in tutte le fasi del rapporto con i gestori telefonici, considerato che ancora oggi tra i comportamenti scorretti più denunciati troviamo le modifiche unilaterali dei piani tariffari e delle condizioni contrattuali, la sospensione o disattivazione dei servizi senza preavviso, la mancata risposta ai reclami e la scarsa trasparenza e completezza delle informazioni pre-contrattuali e contrattuali"
Nonostante gli sviluppi positivi, insomma, persistono alcune criticità nel settore. Il mercato della telefonia mobile rimane fortemente concentrato, con i tre principali operatori che detengono oltre l'82% della quota di mercato. Una situazione simile si riscontra nella rete fissa, dove quattro operatori coprono l'85% del mercato. La concentrazione solleva interrogativi sulla reale competitività del settore e sui potenziali benefici che una maggiore concorrenza potrebbe portare ai consumatori. Secondo Assium una maggiore mobilità degli utenti e una migliore diffusione delle informazioni potrebbero tradursi in ulteriori risparmi.
Tra le pratiche più contestate figurano le modifiche unilaterali dei piani tariffari, la sospensione dei servizi senza preavviso e la mancata risposta ai reclami. Tutti aspetti che sottolineano la necessità di una maggiore trasparenza e di una tutela più efficace dei diritti dei consumatori.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOrmai non li manda più nessuno. La gente preferisce telegramma e whai a zappare
il 99% sono "Torna con TIM.."
Chissà le compagnie telefoniche che ci hanno guadagnato ad azzopparli in questo modo, addirittura non includendoli, quando perfino mia nonna ti manda i messaggi su whatsapp.
L'unico lato positivo è che, finalmente, non bisogna dare il proprio numero a tutti per ricevere messaggi, anche se il gestore di messaggistica più usato ancora usa il numero come identificativo.
Ormai penso che di persone che si scambino SMS tra di loro, sia rimasto solo chi si ritrova in aree isolate
Sarà anche stato migliore, però avevi un limite al numero dei caratteri, potevi mandare solo del testo, andava in 2G ma ad un costo non indifferente, era limitato nelle conversazione fra due persone, non permetteva allegati... io tutta sta figata non ce la vedo. Sicuramente nell'era di oggi si abusa molto di whatsapp/telegram, si mandano troppe cose inutili e tutto quello che vuoi... ma sono strumenti decisamente superiori e rimpiangere un SMS, tolto l'effetto nostalgia perché per molti ricorda il periodo dell'adolescenza con tutto quello che ne consegue, mi pare assurdo.
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