HTC Exodus, sarà necessario oltre un secolo di mining di criptovalute per rifarsi della spesa

HTC Exodus, sarà necessario oltre un secolo di mining di criptovalute per rifarsi della spesa

Sta per arrivare DeMiner, l'app per il mining di criptovalute specifica per dispositivi HTC Exodus. Estrarrà Monero, ma non sarà molto utile per l'utente finale. Creando una rete decentralizzata, però, si potrebbero ottenere vantaggi interessanti

di pubblicata il , alle 18:41 nel canale Telefonia
HTC
 

HTC Exodus, lo smartphone blockchain dell'azienda taiwanese, riceverà presto la sua app dedicata per il mining di criptovalute. DeMiner consentirà di eseguire il mining di Monero durante la ricarica e quando lo smartphone sarà in idle: è stata sviluppata da Midas Labs e dovrebbe essere disponibile per tutti gli utenti di HTC Exodus entro la fine del secondo trimestre dell'anno.

Secondo quanto riporta Jri Lee, responsabile della stessa Midas Labs, una unità di Exodus 1S dovrebbe essere in grado di estrarre 0,0038 dollari di Monero al giorno. Non serve fare calcoli estremamente complessi per capire che DeMiner non trasformerà gli Exodus in macchine per fare soldi dal nulla. In un anno, al ritmo di 0,0038 dollari al giorno, sarà possibile guadagnare circa 1,387 dollari. Basti pensare che lo smartphone costa 237 dollari, o 219€.

Zune

In altre parole, escludendo i costi dell'elettricità, saranno necessari circa 170 anni solo per rifarsi dell'investimento iniziale sull'hardware. È chiaro che il calcolo è solo una provocazione, visto che nessun utente "consumer" comprerebbe uno smartphone come sistema di mining.

Gli HTC Exodus potrebbero però rappresentare un esperimento molto interessante, visto che l'hardware dei dispositivi è molto efficiente nell'estrazione di criptovalute: secondo quanto dichiara Midas Labs, un laptop medio può estrarre circa 0,06 dollari di Monero al giorno, consumando però il corrispettivo di 0,156 dollari di energia elettrica nelle procedure di mining. Questo significa che chi prova ad effettuare il mining di criptovalute con un portatile va in perdita.

HTC Exodus 1S dovrebbe invece consentire di avere un margine di profitto del 50% tenendo conto dei costi energetici, quindi si potrebbe provare a realizzare una rete più ampia e decentralizzata di smartphone che potrebbe contrastare il controllo delle blockchain da parte dei grossi pool di mining evitando a terzi la possibilità di eseguire attacchi mirati. Una missione filosofica, da parte di HTC e Midas Labs, anche se ad oggi appare di improbabile successo.

"Il mondo delle criptovalute è minacciato dal dominio dell'hash rate da parte dei pool di mining giganti", ha affermato Phil Chen di HTC. "Il modo più efficace per eliminare questo problema è rendere il mining accessibile per le masse, e ciò può avvenire tramite dispositivi mobili". Monero ha passato momento difficili lo scorso anno, quando è stata eliminata da BitBay e OKEx dopo aver dichiarato che il design incentrato sulla privacy avrebbe reso difficile il rispetto delle normative.

Chen ha rassicurato sul fatto che il problema è rientrato, tuttavia è chiaro che - sebbene blockchain e mining criptovalute siano argomenti che suscitano molto interesse nelle masse - gli smartphone HTC Exodus rimarranno prodotti di nicchia, e la divisione mobile dell'azienda ha bisogno di ben altro per tornare a competere nel mercato come faceva non troppi anni fa.

2 Commenti
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Fede29 Aprile 2020, 23:12 #1
Ok, ho capito che ormai la mia generazione è stata surclassata.Sono vecchio
Jack.Mauro30 Aprile 2020, 08:42 #2
Originariamente inviato da: Fede
Ok, ho capito che ormai la mia generazione è stata surclassata.Sono vecchio


No no, è proprio una cazzata minare col cellulare....

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