Google torna sui suoi passi: Pixel 8 riceverà l’AI di Gemini Nano
Arriverà prima agli sviluppatori ma arriverà anche per tutti gli utenti. Cambio di pensiero per l'azienda di Mountain View che dunque, dopo aver pensato di non porre Gemini Nano sui Pixel 8 a causa della quantità di RAM inferiore rispetto a Pixel 8 Pro, torna sui suoi passi.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 29 Marzo 2024, alle 08:31 nel canale TelefoniaGoogleGeminiPixel
Google ha finalmente deciso di fare un passo indietro sulla sua decisione iniziale di non portare il modello di intelligenza artificiale Gemini Nano sul Pixel 8. Dopo le polemiche nate a inizio marzo, quando un ingegnere del colosso di Mountain View aveva rivelato che il Pixel 8 non sarebbe stato compatibile con la potente AI per limitazioni hardware legate alla minore quantità di RAM rispetto al Pixel 8 Pro, Big G ha cambiato rotta.
Pixel 8 avrà il suo Gemini Nano
La conferma del ripensamento è arrivata direttamente dall'azienda, che in una nota ufficiale ha dichiarato: "Abbiamo visto un grande entusiasmo da parte di utenti e sviluppatori da quando Pixel 8 Pro è stato il primo smartphone a ricevere Gemini Nano lo scorso anno. L'esecuzione di modelli linguistici di grandi dimensioni su telefoni con specifiche di memoria diverse può offrire esperienze d'uso diverse, quindi abbiamo testato e convalidato questo aspetto su Pixel 8. Siamo entusiasti di offrire l'opportunità a un maggior numero di appassionati e sviluppatori di provare Gemini Nano, con la speranza di ricevere più feedback e di vedere più innovazione".
Il motivo della presunta incompatibilità iniziale era legato proprio al quantitativo di RAM a disposizione del Pixel 8 standard. Con "soli" 8GB contro i 12GB della variante Pro, il device più economico non sembrava avere le risorse hardware sufficienti per gestire in modo soddisfacente i modelli di intelligenza artificiale generativa, che richiedono enormi quantità di memoria per funzionare fluidamente.
A confermarlo era stato Seang Young, a capo della divisione Dispositivi e Servizi Software di Google, che in un recente podcast aveva spiegato: "Smart Reply (la funzione IA della Gboard che suggerisce le risposte da scrivere) richiede che i modelli siano residenti nella RAM in modo da essere sempre disponibili. Abbiamo fatto molti test e convalide per assicurarci di non offrire un'esperienza peggiore".
Insomma, la scelta iniziale di escludere il Pixel 8 era stata dettata dalla volontà di non compromettere l'esperienza utente finale. Un'accortezza che però aveva attirato non poche critiche da chi sperava di poter sfruttare le potenzialità di Gemini Nano anche sul dispositivo meno costoso della gamma Pixel 2023. I feedback entusiastici della community e la potenziale platea di nuovi utenti interessati a provare la tecnologia AI hanno però convinto Google a rivedere i piani. L'intelligenza artificiale approderà dunque anche sul Pixel 8, sebbene inizialmente solo in una versione di anteprima dedicata agli sviluppatori, che sarà rilasciata con la prossima Feature Drop.
Le prime applicazioni che sfrutteranno le capacità di Gemini Nano sul Pixel 8 saranno la funzione di riepilogo audio dell'app Registratore e i suggerimenti Smart Reply della tastiera Gboard. Piccoli ma significativi passi in avanti per rendere l'AI sempre più pervasiva sui dispositivi mobile del colosso di Mountain View. Poter contare su un modello linguistico potente come Gemini Nano anche sui dispositivi di fascia medio-alta potrebbe infatti rivelarsi cruciale per una più rapida e capillare diffusione delle funzionalità generate dall'intelligenza artificiale, ampliando la platea di utenti e migliorando l'esperienza complessiva.
Certo, bisognerà capire se e come le minori risorse hardware del Pixel 8 influenzeranno le prestazioni di Gemini Nano. Ma il ripensamento di Google e l'entusiasmo della community lasciano ben sperare per un futuro sempre più "smart" sui dispositivi mobili del colosso. Una strada che il colosso sembra intenzionato a percorrere, nonostante qualche iniziale tentennamento.
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