Google rivela i ballot screen su Android in Europa, ma a FairSearch non piacciono
Le schermate di scelta browser preparate da Google per Android sul mercato Europeo hanno un piccolo trucchetto, e a FairSearch non sono piaciute
di Nino Grasso pubblicata il 19 Aprile 2019, alle 15:21 nel canale TelefoniaGoogleAndroid
Google sta per rilasciare le nuove "ballot screen" su Android, delle schermate per la scelta del browser come da richieste europee. Le nuove schermate verranno proposte all'utente la prima volta che si accede a Google Play dopo un aggiornamento, e danno la possibilità di selezionare un software rivale di Chrome così come anche un motore di ricerca alternativo rispetto a Google. Nelle schermate ci saranno quattro alternative prima del browser, poi del motore di ricerca, proposte in ordine casuale.
Da lì gli utenti potranno installarle e abilitarle come vogliono e, in seguito, una schermata separata verrà mostrata per aiutare i più inesperti a configurare le icone delle app, i widget, o a impostare i diversi browser o motori di ricerca come predefiniti. Google distribuirà le novità in virtù della sanzione record da 4,34 miliardi di dollari imposta dalla Commissione Europea per la violazione delle leggi antitrust del Vecchio Continente. A Google è stato inoltre vietato di collegare "illegalmente" Chrome e Google Search con Android.
Google ha così scelto di realizzare un ballot screen sulla falsa riga di quello che ha dovuto mostrare Microsoft nel 2010 su Windows e Internet Explorer, anche in quel caso per via di una sentenza dell'Unione Europea. Nel caso di Google, però, si cela un po' di furbizia nell'approccio: gli screenshot mostrati dalla compagnia mostrano come l'intenzione sia di mantenere Chrome, Google Search e Android legati, visto che nelle schermate solo i browser e i motori di ricerca alternativi verranno proposti in ordine sparso. Google Search e Chrome saranno sempre in prima posizione con tanto di scritta "Installato".
Google presenterà queste scehrmate agli utenti attuali e futuri di Android in Europa, con l'implementazione che si "evolverà nel corso del tempo". L'approccio però non è piaciuto a FairSearch, una coalizione di aziende che ha partecipato attivamente nella denuncia: "La proposta di Google è totalmente inefficace e completamente diversa da quella che Microsoft ha accettato a suo tempo", ha dichiarato un portavoce dell'organizzazione. "La schermata di scelta di Google per Android non fa nulla per correggere il problema centrale, cioè che le app Google sono le uniche predefinite su tutti i dispositivi Android".
"È uno scherzo!", ha invece dichiarato un dirigente di Yelp, azienda che si era opposta a Google con una denuncia su una presunta manipolazione dei risultati di ricerca costata a Big G 2,7 miliardi di euro. Secondo la compagnia con le nuove ballot screen la domanda implicita rivolta all'utente è se vogliono "riempire il loro smartphone" con servizi ridondanti, visto che sono già presenti quelli integrati.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infovietare l'integrazione dei vari software ma installarli alla bisogna e su libera scelta.
e per favore non cadiamo nuovamente nel tranello del "se installi cose diverse ti viene il tetano"
la differenza tra software deve essere data dalle loro oggettive peculiarità, non dall'influenza del produttore.
altrimenti a fianco del canonico "installato" dovrebbero aggiungere "e ricordati che sono gratuito ma mi finanzio coi tuoi dati"
Altrimenti possono usare un altro sistema operativo (nessuno ha imposto android).
Ci hanno provato (Tizen, Windows, Firefox OS...) alla fine il mercato era piegato ad Android come scelta.
Ma se non vuoi usare le GApps allora devi farti un Fork a quanto pare.
Qualcuno che ne sappia di più in merito?
Altrimenti possono usare un altro sistema operativo (nessuno ha imposto android).
Ci hanno provato (Tizen, Windows, Firefox OS...) alla fine il mercato era piegato ad Android come scelta.
Ma se non vuoi usare le GApps allora devi farti un Fork a quanto pare.
Qualcuno che ne sappia di più in merito?
Quello che ho capito io è un po' diverso: se il produttore vuole inserire le Gapps (che non sono open source) nel device deve pagare Google, ma per poter installare solo Android, che sia AOSP o personalizzato non ha obblighi particolari
Umh, si forse è così xD
viene proposto un device che DEVE essere messo online e quindi DEVE contenere di default software per navigare e dialogare con la rete. è chiaro che a questo punto un produttore che compra un pacchetto SW google ci trova dentro un browser, (samsung si aggiunge il suo ad esempio) ed il cliente accende l'oggetto e lo usa.
ora che sia android con Chrome, iOS con Safari, M$ con edge o IE all'utente basta usare ciò che ha comprato e si adegua a ciò che trova installato almeno nel 70% dei casi. quelli che poi personalizzano sono pochi a dire il vero e gli smanettoni che provano tutti i browser per scegliere ancora meno.
un ballot screen quindi non cambia nulla esattamente come a M$ dove il suo IE faceva già pena prima e non durava liscio nemmeno 1 mese e poi tutti a mettere altro.
qui tra l'altro Chrome è buono e quindi proporre Qwant, duckduck go o altro ma che senso ha?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".