Google Pixel 4a: piccolo, leggero, con una sola fotocamera e Android stock. Vale la pena? La recensione

Google Pixel 4a: piccolo, leggero, con una sola fotocamera e Android stock. Vale la pena? La recensione

Il nuovo Google Pixel 4a è finalmente arrivato sul mercato e dopo ritardi, rinvii ma anche indiscrezioni è finalmente stato reso pubblico dall'azienda di Mountain View. Possiede una sola fotocamera ma con l'algoritmo sofisticato di Google. E' piccolo, leggero e con Android ''puro''. Basterà? Ecco la nostra recensione.

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Telefonia
GooglePixelAndroid
 

Rimandato a causa del COVID-19, svelato già molto tempo fa e oggi finalmente è in commercio. Parliamo del nuovo Google Pixel 4a che arriva sul mercato italiano cercando di aggredire la fascia media del mercato con tutto quello che è il sapore della gamma Pixel di quarta generazione. Un device piccolo, leggero, in policarbonato, con una sola fotocamera ma con il gusto di avere un device “stock” con le qualità del Pixel di Google. Vale la pena? Ecco la nostra recensione. 

[HWUVIDEO="2979"]Google Pixel 4a: PICCOLO e LEGGERO! E poi? La recensione[/HWUVIDEO]

Il coronavirus ha messo KO il mondo intero bloccando letteralmente parlando ogni tipo di commercio. Nel mondo degli smartphone le aziende hanno continuato a lavorare ma molte hanno deciso di rimandare le proprie novità con presentazioni che si sono succedute solo in streaming o addirittura non sono state realizzate. Google avevo pronti i nuovi Pixel 4a presumibilmente da tempo ma solo oggi ha deciso di immetterlo sul mercato anche in Italia. 

Una sola versione senza la dimensione XL e un solo colore ossia il Nero. Una scelta che premia forse il minimalismo ma anche il fatto che il device è indirizzato ad un certo target di pubblico che molto probabilmente non bada alle sottigliezze ma vuole andare al sodo. E il nuovo Pixel 4a effettivamente va subito al sodo con un’esperienza estremamente pulita del proprio sistema operativo, tanta leggerezza, corpo in policarbonato che non rinuncia però ad una finitura opaca classica dei Pixel, una sola fotocamera ed un sistema operativo senza personalizzazioni. Il tutto pronto a ridurre il prezzo di vendita e proponendo al pubblico un device senza fronzoli, con la vivacità di Android ma soprattutto con tanta sostanza. 

Abbiamo avuto tra le mani per qualche giorno il Pixel 4a di Google. Un terminale che vi anticipiamo ci è piaciuto molto per la sua costruzione precisa seppure in policarbonato, per una fotocamera che qualitativamente sa fare del suo ma anche per quella fluidità di Android che solo Google sui Pixel sa dare.

UNBOXING 

Il nuovo Google Pixel 4a si presenta agli occhi degli utenti nella classica confezione di vendita dei dei prodotti di Google e con i soliti accessori che vengono ormai posti in essere dalla maggior parte delle case produttrici di device mobili. In questo caso la dotazione che abbiamo ricevuto vede la presenza chiaramente dello smartphone ma anche del caricabatterie per la ricarica veloce da 18W con una porta USB Type-C, un cavo Type-C, lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento di SIM e un adattatore USB-USB Type-C. Non ci sono gli auricolari che invece erano presenti in passato.

Lo smartphone viene posizionato in modo tale che l’utente lo possa vedere immediatamente non appena rimuove il coperchio della confezione di vendita sulla back cover. In questo caso il suo posizionamento diverso dagli altri produttori permette di avere subito a prima vista il device sulla scocca. Unica la colorazione ossia nera che grazie comunque alla particolarità della scocca in policarbonato ma morbida e opaca rende davvero molto a livello estetico permettendo di dare quel tocco di originalità nel minimalismo del device anche se chiaramente la questione è puramente soggettiva.  

DESIGN: leggero, piccolo e semplice

Il design del nuovo Pixel 4a è in linea con quanto l’azienda ha realizzato in passato con i Pixel anche se qui viene abbandonata completamente la doppia fascia al posteriore: corpo unibody in policarbonato particolarmente minimalista la presenza del comparto fotografico costituito da un solo sensore e dal riconoscimento biometrico classico del dito con sensore al centro della scocca. 

Quello che mi ha colpito positivamente sull’aspetto estetico riguarda soprattutto i materiali. Qui non abbiamo materiali premium come il vetro e l’alluminio. Il nuovo device di fascia media infatti è stato realizzato con un corpo unibody in policarbonato completamente opaco capace però di proporre un feedback all’utente di qualità elevata che non sempre è possibile avere con altri concorrenti. 

Si ha in mano un prodotto più economico ma di fatto la qualità dell’assemblaggio puntuale di Google è davvero elevata e quella sua finitura particolare lo rende oltre che bello da vedere anche peculiare perché davvero piacevole al tatto. Le giunture tra il vetro anteriore e il policarbonato, il pulsante di accensione e spegnimento colorato ma anche il sensore per le impronte digitali al posteriore quasi invisibile sono piccole combinazioni che permettono al Pixel 4a di proporsi in modo un pochino differente rispetto ad altri concorrenti della stessa fascia di prezzo. E’ un Pixel e lo si vede subito e questo è senza dubbio quello che vuole far passare Google con i suoi device. 

Il resto è un design minimale che riprende come detto tutto quello che Google ha fatto con i Pixel del passato. Il pulsante del volume è posto nella parte destra della scocca al di sotto del pulsante on/off mentre sulla sinistra troviamo questa volta il carrellino per la singola nanoSIM che non possiede l’espansore della memoria. In basso troviamo poi una doppia feritoia, ai lati della porta USB Type-C 3.1, dove sono nascosti il microfono e l’altoparlante. Superiormente invece presente il foro per le cuffie classiche da 3,5 mm che Google ha deciso qui di implementare. I pulsanti sono molto duri e ci piacciono perché non traballini o piccoli come capita con altri device di questa fascia di prezzo. 

DISPLAY: foro in alto e matrice OLED

Parliamo ora del display: qui non troviamo alcuna notch o lunetta nella parte superiore. Il pannello da 5.81 pollici OLED non è borderless proponendo solo una leggera cornice più spessa nella parte inferiore mentre ai lati e superiormente gli estremi sono ridotti molto all’osso per quanto possibile. Superiormente a sinistra viene posta la fotocamera anteriore con un foro nel display non eccessivo ma soprattutto ben realizzato. 

A livello tecnico il display è un pannello con risoluzione Full HD+ ossia da 2340x1080 pixel con una densità pari a 443 PPI. In questo caso, numeri a parte, la differenza con il top di gamma c’è e si vede ma sulla pratica il pannello del Pixel 4a permette la visione ottimale dei contenuti multimediali dai film alle foto passando per le letture sul web. Oltretutto è presente il supporto all’HDR e questo ci piace visto che ci permetterà di visionare film sui maggiori servizi di streaming con qualità un pochino più elevata. Non abbiamo problematiche di colorazioni strane come avvenuto in passato e la luminosità dello schermo è buona anche se non elevatissima ma permette agli utenti di vedere più che bene anche alla luce diretta del sole. 

Presente anche qui la luminosità ''adattiva'' che garantisce la regolazione automatica  grazie all’algoritmo di Google che agisce in base all’ambiente e alle attività che vengono svolte dall’utente. Risulta comunque possibile modificare manualmente in base alle preferenze modificando i colori del display grazie a tre diversi preset: ''Naturali'', ''Migliorati'' e ''Adattivi'' garantendo allo smartphone di adattarsi al meglio alle prerogative dell’utente. 

HARDWARE: fluidità con i 6GB di RAM!

A livello prestazionale Google ha deciso di porre all’interno di questo nuovo Pixel 4a una CPU di non ultimissima generazione e non con il supporto alla rete veloce 5G. Parliamo dello Snapdragon 730 di Qualcomm. Un processore comunque ben collaudato che dalla sua possiede buone prestazioni grazie agli otto core customizzati (core Kryo 470), con frequenza operativa fino a 2,2 GHz e processo produttivo a 8nm. La parte grafica è affidata alla GPU Adreno 618 (supporto alle APU Vulkan 1.1), mentre la connettività è garantita dal modem X15, che abilita una velocità di download fino a 600 Mbps, con tanto di compatibilità con il nuovo standard Wi-Fi 6.  

  GOOGLE Pixel 4a
OS (al lancio) Android 10
Processore Qualcomm Snapdragon 730 Octa-Core a 2.2GHz
RAM 6 GB
Display OLED 5.81" Full HD+ (19.5:9)
Risoluzione 2340x1080 px
Storage (al lancio) 128 GB
Fotocamera Posteriore

Single Camera:
Principale 12.2MP (f/1.7) OIS e EIS
Video 4K UHD @30fps

Fotocamera Anteriore 8MP (f/2.0)
Extra

4G LTE Cat.12 con 600Mbps
NFC
Sensore impronte digitali

Porte USB Type-C + jack da 3.5mm
Batteria 3.140 mAh + Ricarica rapida 18W
Dimensioni 144 x 69.4 x 8.2 mm 
Peso 143 gr 

A questo si devono aggiungere i 6GB di RAM che chiaramente permettendo allo smartphone di avere la massima fluidità nelle attività di sistema. Il Google Pixel 4a si muove sempre e comunque in modo fluido, praticamente immediato, scattante e senza alcun impuntamento o ritardo. Stiamo parlando di un medio gamma ma ammettiamo che anche stressandolo non è facile metterlo in crisi e grazie anche ad Android 10 sembra possedere una maturità praticamente da livello superiore.

In uno smartphone vale sempre di più il discorso dell’ottimizzazione tra sistema operativo e hardware. Lo sa bene Apple con i propri iPhone e iOS ma sembra ormai saperlo bene anche Google che dopo anni di sviluppo ha finalmente raggiunto una maturità elevata con il proprio Android sui Pixel. Il piccolo Pixel 4a potrebbe sembrare un device indifeso, debole e poco arrembante ma non è così perché lavora ottimamente, senza chiedere aiuto e senza arrendersi alle difficoltà di più applicazioni simultanee. E questo per un medio gamma non è sempre facile. Per questo complimenti a Google. 

Google Pixel 4a: i benchmark 

GOOGLE Pixel 4a
Browser Sunspider 463,8 ms
JetStream 2.0 50.449 punti
Storage Androbench

Lettura seq.: 502,71 MB/s
Scrittura seq.: 245,51 MB/s
Lettura Random seq.: 165,14 MB/s
Scrittura Random seq.: 192,25 MB/s

Generico 3D Mark 2.907 punti
Generico AnTuTu 278.621 punti

INTERFACCIA GRAFICA: Android ''puro'' come Google l'ha fatto

Android 10 è senza dubbio la maturità fatta interfaccia grafica per Google. Una versione fortemente stabile che ha portato alcuni cambiamenti estetici come anche di funzionamento rispetto alla precedente release. La nuova versione del sistema operativo del robottino verde è eccellente ed è una parte fondamentale del rinnovamento della visione futuristica di Google che da tempo ormai l’azienda ha intrapreso e sta portando avanti. 

Il sistema operativo presente su questo Google Pixel 4a è il medesimo che troveremo sui più importanti Pixel 4 XL. Nessuna modifica nei settaggi, nelle impostazioni o nelle funzionalità. Android stock è Android Stock e in questo l’utente potrà avere la massima esperienza funzionale che con altri device della concorrenza “personalizzati” sicuramente non potrà avere in seno alla fluidità e alla ricercatezza del minimalismo. 

Android 10 è anche tutto quello che Google aveva già introdotto con Android 9 Pie e che qui viene ancora una volta modificato permettendone il migliore utilizzo ed ottimizzazione. Parliamo del Benessere Digitale per le informazioni specifiche sull’utilizzo dello smartphone, parliamo di Intelligenza Predittiva per la batteria che pone priorità sull’uso in certi aspetti piuttosto che altri. Non solo perché rimangono alcune feature come quella della modalità “Shhh” capace di ruotare lo smartphone con lo schermo rivolto verso una superficie per mettere in “non disturbare” il device o ancora un interfaccia piacevole, morbida e rotondeggiante in pieno stile Material Design con piacevolezza di utilizzo. Chiaramente massima l’integrazione con i servizi di Google che qui raggiungono l’apice e garantiscono sicurezza per chi è abituato a farne uso. 

Il menu delle applicazioni si arricchisce dell’applicazione “Recorder” che permette ora la registrazione e soprattutto la trascrizione (al momento solo in inglese) di tutto quello che viene appunto registrato. Comoda e ben fatta soprattutto per la capacità anche di salvare tutto su Google Drive garantendo il funzionamento anche su di un altro dispositivo nell’immediato. 

C’è chiaramente l’Assistente Google che l'azienda di Mountain View ha deciso di arricchire e rinnovare con nuove funzionalità e soprattutto un nuovo aspetto da qualche tempo. Una rinnovata interfaccia grafica più compatta ma anche trasparente. Possiede una barra inferiore luminosa con i 4 colori tipici di Google ma soprattutto permette la conversazione continua ossia l'intelligenza artificiale del sistema garantisce di avere una conversazione senza interruzioni e soprattutto chiedendo al bot qualsiasi cosa senza però dover ad ogni domanda dire "Ok Google"

FOTOCAMERA: un solo sensore può bastare?

Quando si parla di smartphone medio gamma si potrebbe pensare ad un device che deve per forza di cose diminuire la qualità in alcune funzionalità per ovviare al prezzo più basso. In questo caso Google vuole fare il contrario o almeno ci prova proponendo una fotocamera a singolo sensore al posteriore. Nello specifico siamo in presenza di una cam posteriore singola da 12,2 MPx con un obiettivo con apertura focale da f/1.7, stabilizzazione ottica dell’immagine e legato al chip Pixel Visual Core per un’elaborazione migliore delle immagini.

Ciò che davvero conta per Google è il software. Qui l’azienda riesce a mitigare la presenza di un unico sensore al posteriore agendo fortemente sull’algoritmo di scatto. C’è il “trucco” dell’HDR+ ossia di scattare più foto e combinandole tra di loro per crearne una sola e permettere di ottenere degli scatti di buona qualità. Non solo perché Google Pixel 4a  riesce a tirare fuori dalla scena buoni dettagli anche e soprattutto nelle situazioni di ombra ossia con luce non diretta sul soggetto. Punta e scatta è senza dubbio la prerogativa e l’utente non dovrà poi troppo preoccuparsi della luce, dell’ambiente e del soggetto perché l’algoritmo del piccolo Pixel 4a cercherà di fare del suo meglio. 

Google non limita le funzionalità dello smartphone negli scatti e sono presenti anche qui sul Pixel 4a la modalità “Notturna”, che Google ha implementato e che illumina a giorno scatti con bassa luminosità, quindi la funzionalità “Miglior Scatto” che suggerisce in modo completamente automatico il migliore scatto tra le diverse sequenze di foto realizzati sulla stessa scena prima e dopo quello originale. Ma anche “Zoom ad alta definizione” che altro non è se non la risposta software di Google all’assenza di un sensore teleobiettivo presente invece in altri device dual cam. Quindi la funzionalità “Ritratto” pronta a sfuocare gli scatti con un risultato a volte impressionante. 

I colori risultano piacevoli, reali e con una buona gamma dinamica. Buoni anche i contrasti dove il rumore risulta basso anche in condizioni di luce non ottimali e di minore intensità. Oltretutto interessante l’HDR+ Live che permette di avere il riscontro immediato dello scatto già in fase di ripresa oltre ai controlli per la doppia esposizione. 


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Interessante il Time Lapse con la possibilità di catturare le intere fasi di un tramonto in pochi secondi di video condividendole velocemente. Ma ancora più interessante per la modalità notturna è la funzionalità dell’Astrofotografia. Pixel 4 è stato uno dei primi smartphone al mondo in grado di catturare immagini di alta qualità del cielo notturno, tra cui stelle, pianeti e persino galassie. Ora Pixel 4a può fare anche questo. Lo smartphone in questo caso utilizza una lunga esposizione e chiaramente tanto software. Basterà assicurare di tenere lo smartphone in una posizione stabile magari con un treppiede, o anche su di un altro sostegno e successivamente premere l'otturatore. In questo caso l'esposizione si basa sui livelli di luce e sulla stabilità circostanti e i tempi di esposizione a volte superiore a 4 minuti variano in base all'ambiente. Il risultato è però incredibile. 

Anteriormente il Pixel 4a propone una singola fotocamera: è un sensore da 8MP con apertura focale da f/2.0 che lavora davvero molto bene. Anche qui varie modalità da quella “Cogli l’attimo” che garantisce all’utente di realizzare autoscatti senza dover tappare sul pulsante dello scatto. Il Pixel 4a infatti riconoscerà il momento migliore in cui il soggetto o i soggetti sono sulla scena e automaticamente tenderà a scattare la foto.


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Sui video il livello è molto buono grazie soprattutto alla stabilizzazione ottica oltre che elettronica. Si possono raggiungere le massime risoluzione ossia il 4K a 30 fps oltre ai 60fps in Full HD. I risultati sono buoni per colori che risultano reali come anche buoni sono i contrasti e la gamma dinamica del girato. 

AUTONOMIA: piccola batteria ma buona durata

Sull’autonomia le dimensioni esigue di certo non potevano fare miracoli nel porre una batteria importante per amperaggio. Google ha lavorato però bene con il nuovo Pixel 4a a livello software permettendo un ottimo compromesso tra prestazioni e durata della batteria. Numeri alla mano abbiamo una batteria piccola da 3.140 mAh che però riesce comunque a portarci quasi sempre a sera anche con un utilizzo medio intenso. Il software ottimizzato da Google permette di avere poche perdite di energia senza utilizzo e questo garantisce agli utenti di usare lo smartphone senza paure e soprattutto per una giornata intera sia sotto rete Wi-Fi o anche molto spesso sotto rete 4G, ascoltando musica sia in streaming che offline con cuffie bluetooth o anche con applicazioni di navigazione ed uso del GPS.

Impeccabile l’uso dell’Ambient Display per le notifiche che non fa diminuire la batteria dello smartphone sintomo che Android 10 riesce a reprimere i consumi da questo punto di vista. Manca, chiaramente, la ricarica via wireless ma in questo senso Google proponendo una porta USB Type-C di ultima generazione garantendo la ricarica rapida via cavo con il caricatore da 18W in dotazione.

CONCLUSIONI

Google Pixel 4a insomma arriva anche in Italia. Il suo prezzo che ancora non vi ho svelato è di 389€ per questa unica versione con 6GB di RAM e 128GB di storage non espandibile anche se i servizi di Google in cloud aiutano. Un prezzo interessante che poteva forse essere più aggressivo. Ma sappiamo che i Pixel si fanno pagare soprattutto per quello che riguarda l’ottimizzazione del software oltre alle qualità di costruzione. Oltretutto sono quasi 100€ in meno del passato Pixel 3a XL che si proponeva comunque come un device di fascia media con meno RAM (ne aveva 4GB) e anche lui con una sola fotocamera al posteriore. 

Il Pixel 4a è uno smartphone che ci piace soprattutto per quella sua leggerezza, tascabilità ma anche per materiali ricercati seppur economici. Il software come detto fa la differenza e la proposta di un singolo sensore fotografico tuttofare sembra non togliere poi troppo agli utenti che possono comunque scattare quello che vogliono. O quasi. Google Pixel 4a vuole stupire proprio in questo con la sua esperienza utente che premierà soprattutto chi vuole vivere lo smartphone andando al sodo e vuole avere la migliore esperienza Android senza però spendere una fortuna. 

Google Pixel 4a: prezzo e disponibilità

Google Pixel 4a sarà disponibile in preordine a partire dal prossimo 10 settembre anche in Italia su Google Store al prezzo come detto di 389€, e in vendita a partire dal ​​1° ottobre 2020 sempre su Google Store. Registratevi qui per saperne di più.

7 Commenti
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acerbo03 Agosto 2020, 19:02 #1
no non vale la pena, come tutti i pixel prezzo esorbitante e limitazioni imbarazzanti.
Hanno avuto la decenza di metterci 128gb di memoria, per il resto é uno smartphone da 200 euro.
ritpetit03 Agosto 2020, 19:56 #2
Originariamente inviato da: acerbo
no non vale la pena, come tutti i pixel prezzo esorbitante e limitazioni imbarazzanti.
Hanno avuto la decenza di metterci 128gb di memoria, per il resto é uno smartphone da 200 euro.


Quoto in toto

Hardware datato, materiali poveri, MONOSIM, nessuna espansione di memoria, batteria penosa, sensore fotografico mediocre (ok, ottimizzato con la Gcam, ma che si mette nel 50% degli android moddabili in giro) ma con quel quadratone dietro che per una monocamera non si può vedere ... e esce pure ad ottobre, con android 10 a bordo ( probabilmente commercializzato con già l'11, o aggiornamento al momento dell'unboxing) e quindi vedrà solo un update al 12 ....a quasi 400 euro.

Possono anche tenerselo, è un telefono che fa avere un senso ad Iphone SE, e per me che trovo assurdi e sovrapprezzati gli Apple è tutto dire.
popye03 Agosto 2020, 21:00 #3
389 euro???
mi sa che a Mountain View qualcuno si è accorto che la G sul retro assomiglia alla MELA e così sparano prezzi allucinanti.
su fosse marcato huawei o xiaomi si griderebbe allo scandalo e si parlerebbe di.....truffa.
vedremo quanto venderà,io credo abbastanza poco
deejlux04 Agosto 2020, 03:46 #4
389€.

Per un telefono del genere che forse arriva fino ad orario di cena con la batteria, non si può vedere.

Con 100€ in meno si compra oggi un Mi Mix 2s, che tolto il software Gcam nativo non ha assolutamente nulla da invidiare a sto device.
DanieleG04 Agosto 2020, 10:20 #5
389€
Quando costerà 150€ in meno forse sarà appetibile.
gimenez7504 Agosto 2020, 12:39 #6

Perplesso

Bello vedere i recensori fare i salti mortali per non bocciarlo in pieno... su The Verge hanno messo fra i PRO:

Only $349 for 128GB of storage
Excellent camera for photos
Decent battery life

Ora, sappiamo tutti che i 128 GB ce li hanno telefoni che costano anche 100 euro in meno; "decent" battery life sarebbe un PRO?

Purtroppo una sola cosa ha positiva, fa le foto decenti. E se ti interessa, è piccolo. Per il resto purtroppo, stavolta non vale la pena comprarlo e lo dico da ex possessore di Nexus e Pixel 2 XL.

Adesso spero solo che OnePlus col suo annuncio di OxygenOS 11 "brand-new interactive concept" non faccia un'altra MIUI... e mi compro il Nord.
piv3z05 Agosto 2020, 09:53 #7
A me interessava proprio per le dimensioni ed avere qualcosa che facesse comunque buone foto. Volevo rimpiazzare il mio P20 Pro (magari vendendolo a 220€).

Quali alternative ci sono? Ho sempre odiato Apple e vorrei continuare a starne lontano.

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