Google Foto anima i tuoi scatti: arriva Veo 3 anche per utenti free

Google sta portando l'animazione AI direttamente nel rullino fotografico degli utenti. A partire da settembre, infatti, Google Foto integrerà le capacità di Veo 3, il modello di generazione video presentato a maggio durante l'evento I/O, offrendo anche agli utenti gratuiti la possibilità di trasformare immagini statiche in brevi clip animate.

La nuova funzione consente di creare video silenziosi di circa quattro secondi a partire dalle proprie foto. Per attivarla, basta accedere alla scheda Crea in Google Foto e selezionare le opzioni Movimenti delicati o Mi sento fortunato.

La prima applica animazioni leggere ai soggetti dell'immagine, mentre la seconda lascia che l'intelligenza artificiale sorprenda l'utente con effetti più creativi, come far ballare le persone ritratte o far piovere coriandoli. Veo 3 sostituisce così Veo 2, introdotto a luglio, garantendo una qualità superiore in termini di risoluzione e fedeltà visiva

Ulteriori dettagli sull'integrazione di Veo 3 in Google Foto

L'integrazione di Veo 3 in Foto segna un ulteriore passo nella strategia di Google per rendere accessibili al grande pubblico le proprie tecnologie di generazione video. Oltre a Veo, a maggio l'azienda ha lanciato Flow, software di text-to-video, mentre ad agosto è arrivato Vids, un editor potenziato dallAI che permette persino di creare avatar digitali capaci di recitare messaggi al posto dellutente.

Durante la presentazione di Veo 3, Josh Woodward, vicepresidente di Gemini, aveva sottolineato come una delle caratteristiche più innovative fosse la generazione di suoni incredibilmente realistici. Questa funzione, tuttavia, rimane esclusiva dei piani a pagamento

Oltre alle semplici animazioni, il nuovo strumento offre anche la possibilità di trasformare una foto in una animazione 3D e di convertirla in video. Con Veo 3 integrato in Google Foto , l'azienda punta non solo a rafforzare la creatività degli utenti, ma anche a incentivare l'uso quotidiano della sua app, rendendola una sorta di laboratorio IA. Ricordiamo che gli utenti italiani hanno accesso solo a Veo 2, e non possono ancora utilizzare il nuovo modello di generazione delle immagini.