Google, accordo con Apple da 8 a 12 miliardi per rimanere il motore di ricerca di default su iOS: parte l'indagine negli USA

Google, accordo con Apple da 8 a 12 miliardi per rimanere il motore di ricerca di default su iOS: parte l'indagine negli USA

Nuova tegola legale per Google, negli USA, come parte di una delle più grandi cause Antitrust che ha dovuto affrontare in madrepatria. Ecco tutti i dettagli della vicenda

di pubblicata il , alle 19:41 nel canale Telefonia
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Lo scorso martedì il Dipartimento di Giustizia americano ha intentato una causa antitrust contro Google, sostenendo che l'azienda abbia utilizzato pratiche anticoncorrenziali ed esclusive nei mercati della ricerca e della pubblicità per mantenere un monopolio illegale. Nel 2017, Apple aveva aggiornato un accordo per mantenere il motore di ricerca di Google come opzione predefinita sui dispositivi proprietari e, secondo quanto rilevato dal New York Times, la Mela potrebbe ricevere allo stato attuale da 8 a 12 miliardi di dollari all'interno dei termini dell'accordo.

Quello con Apple dovrebbe essere l'accordo più ampio in termini economici da parte di Google, e potrebbe rappresentare dal 14 al 21 percento dei profitti complessivi annui di Apple. I pubblici ministeri affermano che l'accordo potrebbe far parte di una strategia illegale atta a proteggere il monopolio di Google e soffocare la concorrenza. Secondo il Dipartimento di Giustizia, inoltre, quasi la metà del traffico di ricerca di Google proviene da dispositivi Apple, e la prospettiva di perdere l'accordo con la Mela è stata definita "terrificante" e da "codice rosso" nell'azienda.

Il motore di ricerca è ad oggi una parte fondamentale per Google in termini di fatturato, grazie al sistema di annunci pubblicitari su cui fa pesantemente affidamento l'intero modello di business del colosso di Mountain View. Sotto accusa non c'è, comunque, solo BigG, ma anche Apple: la società avrebbe infatti facilitato un comportamento anticoncorrenziale acconsentendo all'accordo, chiedendo sempre più denaro nel tempo attraverso rinegoziazioni regolari. Sebbene le due società siano concorrenti nella Silicon Valley, si dice che l'accordo faccia parte di "una unione fra rivali", che garantirebbe benefici a vicenda svantaggiando di riflesso la concorrenza.

L'intervento del Dipartimento di Giustizia americano rappresenta una minaccia per una parte significativa delle entrate di Apple, ma è un pericolo maggiore per Google che ad oggi non avrebbe modo di sostituire l'enorme fetta di traffico che perderebbe improvvisamente. Come ipotizzato dal NY Times, una eventuale rottura fra i due colossi potrebbe spingere Apple ad acquisire un motore di ricerca o costruirne una variante proprietaria, fatto che potrebbe rappresentare una minaccia ancora maggiore per Google.

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