EU: accordo per un pacchetto di riforme sulle telecomunicazioni
Il Parlamento Europeo ed il Consiglio dei Ministri hanno trovato un accordo su un importante pacchetto di riforme nell'ambito delle telecomunicazioni. Nel pacchetto si parla, inoltre, dell'accesso ad Internet come un diritto della persona
di Andrea Bai pubblicata il 06 Novembre 2009, alle 16:35 nel canale TelefoniaIl parlamento Europeo ha oggi trovato l'accordo con il Consiglio dei Ministri in merito ad un pacchetto di riforme nell'ambito delle telecomunicazioni. Lo scopo ultimo di questo pacchetto di riforme è la creazione di una singola ed indipendente Autorità per il mercato delle telecomunicazioni Europee che faccia riferimento direttamente al parlamento di Bruxelles. Una nuova Authority darebbe così modo ai 27 regolatori nazionali di collaborare come un team efficiente sulla creazione di un mercato di telecomunizazioni in grado di abbracciare tutta l'Europa.
Tra gli ambiti di azione del nuovo pacchetto vi è, inoltre, la proposta di una serie di protezioni legali per coloro i quali rischiano di vedersi sospendere il servizio di accesso ad Internet seguito della violazione di leggi antipirateria. Le nuove misure contenute nel pacchetto dell'Unione Europea considerano infatti l'accesso Internet come un diritto fondamentale e, sulla base di questo, richiederà ai Paesi Membri l'implementazione un equo e imparziale processo nel caso in cui vigano leggi che prevedono la sospensione del servizio di connettività dei presunti pirati.
Le protezioni aggiuntive contenute nel pacchetto intendono contenere i possibili eccessi di legge come per esempio la ben nota HADOPI francese, che taglia l'accesso ad internet per chiunque venga accusato di scaricare illeglmente un contenuto protetto da diritto d'autore per tre volte di seguito. La legge francese, sebbene, preveda la possibilità di difesa legale per l'accusato, non considera l'accesso ad Internet come un diritto.
Oltre alle proposte in materia di antipirateria, il pacchetto di riforme darà agli Stati Membri dell'Unione il diritto stabilire l'eventuale separazione tra operatori di rete e servizi forniti, nel caso in cui l'operatore si trovi ad abusare di una posizione dominante sul mercato. Nel pacchetto di riforme si trova inoltre una proposta affinché gli operatori concludano in un giorno lavorativo le richieste di portabilità del numero e un programma di riassegnazione degli spettri di frequenze inutilizzati dalla tv analogica da mettere a disposizione dei futuri servizi di connettività mobile 3G e 4G.
Il voto del pacchetto è atteso per i prossimi 23-26 Novembre. Trattandosi della terza e ultima lettura, sia il Parlamento, sia il Concilio potranno solamente approvare o rifiutare il testo senza alcun ulteriore emendamento. Il Parlamento necessita solamente di un voto a maggioranza semplice, mentre il Consiglio deciderà con voto a maggioranza qualificata.
18 Commenti
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se il pirata lo fai tu,sei un criminale,se lo fanno loro va tutto bene!Mi riferisco ai prezzi delle tlc e alle lobby.........
fatto che se un pirata in meno e uguale a un cliente in piu, anzi, mi chiedo come venga messa in pratica questa legge, l'uso dei programmi
p2p al momento nn mi risulta illegale, diventa illegale se lo uso per scambiare materiale coperto da diritto d'autore, quindi mi aspetto che "sniffino"
tutto il traffico dei vari client ( emule e torrent in testa ) e vadano a beccare chi effettivamente infrange la legge, in questo caso la privacy
va bellamente a farsi benedire, quindi a me possono controllare tutto il traffico ma ad un politico nn possono intercettare le comunicazioni
telefoni, come sempre due pesi e due misure, ringraziano le varie mafie dietro ai venditori ambulanti, per quanto mi riguarda rispolvererò
il mio nodo freenet/darknet perche nn mi piace che mi si controlli a prescindere il traffico che faccio ( e che pago )
ehehheheheheh!!!! e bello sognare!!!!
Continua a sperare...
E' giusto dell'altro giorno la notizia che il Governo ha "rimandato" l'investimento di 800mln di euro per la banda larga. Motivazione ufficiale: c'è crisi
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