Caricabatterie unico con porta USB C in Europa: i produttori devono adeguarsi entro il 28 dicembre 2024
La pubblicazione della direttiva nella Gazzetta Ufficiale europea mette nero su bianco il nuovo regolamento sul "caricabatterie unico": dal 28 dicembre 2024 tutti gli smartphone - e non solo - venduti in Europa dovranno avere una porta USB C per la ricarica.
di Manolo De Agostini pubblicata il 10 Dicembre 2022, alle 08:01 nel canale TelefoniaLa direttiva europea sul caricabatterie unico che impone su diversi dispositivi la presenza di una porta USB C per la ricarica entrerà effettivamente in vigore dal 28 dicembre 2024: chi vorrà commercializzare determinati dispositivi nell'UE dovrà quindi dotarli di una porta USB C, dicendo addio alle soluzioni proprietarie. Un provvedimento - pubblicato in Gazzetta Ufficiale - che interessa anche Apple e i suoi iPhone, seppur la casa di Cupertino non ne sia molto felice.

Coinvolte dalla direttiva, pubblicata ufficialmente nei giorni scorsi, le seguenti categorie di prodotti: telefoni cellulari portatili, tablet, fotocamere digitali, cuffie, cuffie microfono, console portatili per videogiochi, altoparlanti portatili, lettori elettronici (e-reader), tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili e auricolari. Per i notebook, indicati nel documento come laptop, la "deadline" è stata spostata al 28 aprile 2026.
Per quanto concerne le tecnologie di ricarica, tra cui quelle rapide, nella direttiva si legge che i dispositivi che necessitano di una tensione superiore a 5 volt, corrente superiore a 3 ampere o potenza superiore a 15 watt devono integrare il protocollo USB Power Delivery e "garantire che qualsiasi protocollo di ricarica supplementare consenta la piena funzionalità del protocollo USB Power Delivery, a prescindere dal dispositivo di ricarica utilizzato". In pratica, in caso di protocolli proprietari, deve comunque essere supportato l'USB Power Delivery.

Nella direttiva, l'UE spiega anche che le scatole dei dispositivi dovranno avere dei pittogrammi ad hoc (come disegnati qui sopra) per indicare la presenza o no del caricabatteria, illustrando sullo stesso disegno la potenza minima (xx) e massima (yy). Inoltre, l'UE ha già provveduto a indicare nella norma la possibilità di modificare l'elenco dei dispositivi coinvolti in virtù dell'uscita di dispositivi inediti o altri sviluppi di mercato.










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11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoForse dipende dalla potenza di erogazione dei vari alimentatori e del fatto che un notebook ha una variabilità più alta rispetto ad altri prodotti appartenenti alla stessa categoria?
Chiedo da ignorante ...
Da specifica dovrebbe essere già in grado di fornire fino a 240W (https://www.usb.org/usb-charger-pd) che mi sembrano più che sufficienti anche per un notebook gaming o desktop replacement.
Forse dipende dalla potenza di erogazione dei vari alimentatori e del fatto che un notebook ha una variabilità più alta rispetto ad altri prodotti appartenenti alla stessa categoria?
Chiedo da ignorante ...
probabilmente tutti gli altri apparecchi hanno necessità energetiche tutte circa simili, mentre i note possono andare dall'ultraleggero a bassissimo consumo al super performante mattonazzo gaming.
per cui è più facile implementarlo su apparecchi tutti molto simili che non per quelli più "vari".
ho scorso velocemente ma non ho trovato risposta...
https://eur-lex.europa.eu/legal-con...m=EN#d1e34-40-1
però mi sembrerebbe sensato lasciare la A sull'alimentatore vista la sua diffusione
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".