Boom di consegne per gli smartphone economici, ma crescono anche i top di gamma

L'ultima inchiesta di Omdia rivela una crescente polarizzazione nel mercato degli smartphone, con un'impennata della domanda per i modelli economici sotto i 150 dollari e un'adozione in aumento anche per i modelli premium
di Nino Grasso pubblicata il 17 Giugno 2024, alle 16:01 nel canale TelefoniaIl mercato degli smartphone sta attraversando una profonda trasformazione che vede una divisione sempre più marcata tra il segmento economico e quello premium. È quanto emerge dall'ultimo Smartphone Model Market Tracker di Omdia, uno studio che getta luce sui più recenti trend di domanda a livello globale.
La crescita più interessante riguarda la fascia di prezzo sotto i 150$, che ha registrato un'impennata del 33% su base annua, passando da 90 milioni di unità nel primo trimestre 2023 a 120 milioni nello stesso periodo del 2024. Ancora più eclatante è stato il balzo del segmento ultra economico, formato da dispositivi sotto i 90$, la cui domanda è quasi raddoppiata con un +87% anno su anno, da 18 a 34 milioni di pezzi.
Boom di consegne per gli smartphone economici
Una spinta propulsiva che arriva principalmente dai mercati emergenti, dove i consumatori sono attratti dai prezzi accessibili e dove i cicli di sostituzione sono più brevi rispetto ai paesi sviluppati: "Le performance limitate e il supporto software di breve durata per gli smartphone a basso costo spingono gli utenti a cambiarli con maggiore frequenza", spiega Aaron West, analista di Omdia.
Al contempo, nei mercati maturi come quello statunitense ed europeo, si rafforza la richiesta di dispositivi top di gamma oltre i 600$. Un trend confermato dal successo dei nuovi Galaxy S24 di Samsung e della famiglia iPhone 15 Pro di Apple, con iPhone 15 Pro Max che si è affermato come lo smartphone più popolare del primo trimestre 2024 con 11,5 milioni di unità spedite. Il mercato è cresciuto complessivamente di 3 milioni di unità rispetto allo scorso anno, passando da 70 a 73 milioni di consegne nel periodo preso in esame dalla società.
Questa polarizzazione riflette una frattura sempre più profonda nelle abitudini di consumo. Da un lato, i mercati emergenti premono per l'accessibilità economica, cavalcando la crescente offerta di modelli low-cost. Dall'altro, le economie avanzate sposano l'innovazione e le specifiche d'eccellenza dei top di gamma, con una fetta di utenti disposta a spendere cifre considerevoli pur di avere il meglio della tecnologia mobile.
A subire questa tendenza sono infatti gli smartphone di gamma media fra i 151 e i 600$, un mercato che rimane insabbbiato registrando un calo delle spedizioni di 2 milioni di unità anno su anno, ma che ancora conta 107 milioni di consegne trimestrali. In questa fascia di mercato, però, la contrazione si protrae da tempo tra l'avanzata sempre più decisa dei modelli economici e l'ascesa costante di quelli premium.
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLavorando in ambito finanza ti potrei dire che non è affatto così e non parlo della tua osservazione sulla società spaccata ma su chi compra cosa:
Ho visto più iphone 15 pro o equivalente da 1200/1300€ in mano a gente sommersa dai debiti e che non paga il mutuo che non a gente che guadagna tanto e potrebbe permetterseli tranquillamente.
Sia chiaro con ciò non voglio dare colpe a apple piuttosto che altri... loro fanno il suo vendendo ma a volte ci sarebbe da chiedersi fino a che punto il libero commercio sia "normale commercio" e da che punto in poi subentri una sorta di malattia compulsiva per cui non si riesce più a smettere di indebitarsi e comprare.
Negli anni '60 del secolo scorso uno psicologo Maslow cerco di "codificare" in modo gerarchico i bisogni secondo una piramide:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Tuttavia questa classificazione è troppo schematica e conformista.
Come sa bene che si occupa di marketing i bisogni si manifestano spesso contemporaneamente e l'ordine d'importanza è una valutazione strettamente personale.
Spesso il bisogno di essere "riconosciuti" socialmente o il piacere di possedere qualcosa di bello è più importante di alcune necessità basilari come ad esempio una visita medica o mangiare adeguatamente.
E prima che qualcuno tiri strali al capitalismo o alla società consumistica, dovrebbe sapere che questo comportamento è innato nell'uomo perchè è stato osservato anche in culture primitive ben lontane dalle nostre.
P.s. Un iphone da 1200 -1500 euro è un prodotto premium...ma non è un prodotto di lusso...
La società consumistica/capitalistica funziona così, se non si hanno soldi disponibili c'è sempre il credito al consumo che è stata la ciliegina sulla torta per fare in modo che il meccanismo non si inceppasse, ma fintanto che si mira alla crescita infinita questi sono i risultati.
Sicuramente il bisogno di apparire è innato, quello che non è innato è il potersi indebitare per i beni voluttuari, non credo che nelle culture primitive fosse possibile avere credito, o avevi o non avevi.
Ho visto più iphone 15 pro o equivalente da 1200/1300€ in mano a gente sommersa dai debiti e che non paga il mutuo che non a gente che guadagna tanto e potrebbe permetterseli tranquillamente.
Sia chiaro con ciò non voglio dare colpe a apple piuttosto che altri... loro fanno il suo vendendo ma a volte ci sarebbe da chiedersi fino a che punto il libero commercio sia "normale commercio" e da che punto in poi subentri una sorta di malattia compulsiva per cui non si riesce più a smettere di indebitarsi e comprare.
Santo subito.
No ma si faceva sfoggio altrettanto scriteriato di una abbondanza che spesso era solo cerimoniale. Agli inizi del secolo scorso in Melanesia un antropologo inglese fu testimone di rituali cerimoniali dove dei tuberi selvatici che costituivano la base della dieta (e una delle pochi beni disponibili) venivano raccolti in quantità per addobbare le capanne e la casa del capo tribù fino a lasciarle marcire. Tutto questo per testimoniare lo status della tribù e del suo capo anche a rischio di patire la carestia.
Non è troppo diverso da chi spende un occhio della testa per invitare qualcuno a cena in un ristorante stellato per fare bella figura e magari non puo' nemmeno permetterselo. Poi a volte non è solo il bisogno apparire, ma il semplice possesso di avere un bell'oggetto o un oggetto fatto bene. infatti molti beni non sono acquistati per essere mostrati, quindi assolvono a bisogni più personali e interiori.
Questo perchè l'uomo non vive di solo pane, ma spesso ha bisogni sociali e di riconoscimento che spesso sono valutati come più importanti di quelli basilari.
Quindi attenzione alle letture moraliste o ideologiche, perchè l'uomo è fatto così...non esiste un passato primordiale ideale, o come avrebbero detto certi studiosi del comunismo delle società pre-capitaliste "pure", dove queste cose non esistevano perchè ad esempio non si spiegherebbero nemmeno la produzione di gioielli o ninnoli in culture di sussistenza.
Ci sono saggi illuminanti sul tema...se a qualcuno interessa
Non è troppo diverso da chi spende un occhio della testa per invitare qualcuno a cena in un ristorante stellato per fare bella figura... quando magari non puo' nemmeno permetterselo. Poi a volte non è solo il bisogno apparire, ma il semplice possesso di avere un bell'oggetto o un oggetto fatto bene. infatti molti beni non sono acquistati per essere mostrati, quindi assolvono a bisogni più personali e interiori.
Questo perchè l'uomo non vive di solo pane, ma spesso ha bisogni sociali e di riconoscimento che spesso sono valutati come più importanti di quelli basilari.
Quindi attenzione alle letture moraliste o ideologiche, perchè l'uomo è fatto così...non esiste un passato primordiale ideale, o come avrebbero detto certi studiosi del comunismo delle società pre-capitaliste "pure", dove queste cose non esistevano perchè ad esempio non si spiegherebbero nemmeno la produzione di gioielli o ninnoli in culture di sussistenza.
Ci sono saggi illuminanti sul tema...se a qualcuno interessa
Non faccio la morale, prendo solo atto di come funziona la società.
Se si fermano i consumi del superfluo, crolla tutto, come ha dimostrato il lockdown durante il COVID.
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