Apple e Google: ecco le prime schermate dell'app per il COVID-19. Come funzionerà?

Arrivano nuove importanti informazioni riguardanti il sistema di tracciamento messo in atto da Apple e Google per l'emergenza sanitaria COVID-19. Ecco alcune schermate dell'app e soprattutto come potrebbe funzionare.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 05 Maggio 2020, alle 12:01 nel canale TelefoniaAppleGoogleiOSAndroid
I giganti del Web, Apple e Google, si sono messi subito a lavoro per la realizzazione del sistema capace di monitorare i contagi da COVID-19 tramite applicazioni di terze parti. In questo caso i due giganti hanno rilasciato proprio da poche ore il codice sorgente su cui è possibile basare le applicazioni di tracciamento, tra Immuni, quella italiana. In questo caso appaiono palesi alcune delimitazioni del sistema di tracciamento, in primis la volontà di lasciare all'utente la scelta di essere tracciato inserendo il referto di positività. Così come anche abilitare il sistema che potrà avvisare in una determinata data se si è stati in prossimità di una persona positiva e dunque esposti al contagio.
Apple e Google: ecco come funzionerà l'app di tracciamento
Arrivano le prime importanti informazioni relative al sistema di tracciamento dei positivi al COVID-19 realizzato da Apple e Google per tutti i sistemi operativi presenti sul mercato ossia Android e iOS. In questo caso ricordiamo che le due aziende leader nel settore degli smartphone hanno sviluppato il codice sorgente che servirà poi da base per la realizzazione delle applicazioni nei diversi Paesi del mondo. Abbiamo visto che in Italia si è deciso di realizzare Immuni, l'applicazione creata da un team di esperti italiano la quale sembra essere già a buon punto di sviluppo e che ora potrà contare sulla base del codice realizzato da Apple e Google.
Ci sono ora pubblicate le schermate e dunque alcuni passaggi importanti che potrebbero apparire agli utenti nelle applicazioni sviluppate per il tracciamento. Prima di tutto si scopre che per tutti sarà possibile scaricare l'app e dunque effettuare il tracciamento di positività solo ed esclusivamente se lo si vorrà in modo volontario. Nessun obbligo e nessuna sanzione o altri provvedimenti saranno presi in caso di non utilizzo dell'applicazione. Di fatto il sistema dovrebbe riuscire a trovare la quadra finale già entro la metà di questo mese di maggio. Momento dal quale potranno essere dunque rilasciate anche le applicazioni sviluppate proprio su questa base di codice sorgente, Italia compresa.
Installazione dell'applicazione
Dalle schermate iniziali, l'utente, avrà la possibilità innanzitutto di attivare tutte le notifiche tramite il Bluetooth. Senza di esse è palese che l'intero sistema non potrà funzionare visto che si necessita di tracciamento dell'utenza. In questo caso ripetiamo ancora una volta che il tracciamento avverrà in forma completamente anonima grazie alla creazione di un ID generato in maniera del tutto casuale. Le applicazioni infatti raccoglieranno i dati sull'esposizione del soggetto inserito riguardanti la durata, la data e l'intensità del segnale Bluetooth ma in modo da ricondurli al soggetto in maniera completamente anonima se non collegata semplicemente al codice ID.
Segnalazione di un utente positivo
Molto interessanti le schermate del codice sorgente che riguardano la segnalazione della positività al COVID-19. Qui il tutto deve essere eseguito direttamente dall'utente ossia sarà la persona che è stata scoperta positiva a doverlo indicare nell'applicazione in modo ''volontario''. A questo punto l'applicazione chiederà il consenso nell'informare il sistema di questo cambiamento di positività che verrà dunque condiviso agli altri utenti in possesso dell'applicazione e che appunto saranno stati vicini al nuovo positivo. Anche questo passaggio chiaramente sarà effettuato in maniera del tutto anonima tramite il codice ID precedentemente creato e che non svelerà dunque alcuna identità del soggetto positivo al COVID-19 ma permetterà di avere una visione di insieme del contagio da virus.
Palese in questo caso, per il mantenimento della privacy, la necessità di azionare il tutto in modo manuale. Questo però comporterà la necessaria azione del soggetto che se non menzionerà sull'app di essere positivo andrà a far fallire l'intero sistema di tracciamento.
Notifica di un possibile contatto con positivo
Importante anche la notifica che giungerà all'utente che potrebbe essere venuto a contatto con un soggetto positivo. In questo caso sullo smartphone, una volta attivato il sistema, chi è stato a contatto con un utente che segnala di essere positivo, riceverà sullo smartphone una classica notifica di sistema che segnalerà la data in cui è entrato il contatto e verranno quindi elencate le informazioni che saranno condivise alle autorità sanitarie del proprio Paese.
Apple e Google: non saranno mai chieste localizzazioni
Apple e Google, nel rilascio del codice sorgente hanno voluto menzionare il fatto che le applicazioni saranno strutturate affinché vi sia la minore raccolta di dati. Solo quelli necessari al tracciamento per il COVID-19 ma soprattutto non saranno consentiti altri usi dei dati degli utenti, inclusa chiaramente la pubblicità mirata, ma anche sarà vietata l'autorizzazione per accedere ai servizi di localizzazione oltre agli strumenti per l'uso agli sviluppatori che sarà limitato ad una sola applicazione per Paese evitando strumentalizzazioni ma anche frammentazione.
Importante anche sottolineare come sia Apple che Google stiano lavorando affinché vi sia la modalità da parte delle autorità sanitarie nell'invio di notifiche sull'esposizione al contagio anche senza che gli utenti abbiano ancora la possibilità di installare l'applicazione. Chiaramente sempre che l'utente abbia dato il consenso all'uso del Bluetooth. In questo caso una volta ricevuta la notifica sarà possibile per l'utente avere maggiori informazioni sul contagio e sulle direttive dell'autorità semplicemente installando l'applicazione.
Nel momento in cui il sistema non sarà più necessario, Apple e Google, hanno già dichiarato di eliminare completamente i dati e tutto quello che riguarderà il sistema. In Italia, nel Decreto Bonafede già approvato, si fa menzione della cessazione dei dati ma anche dell'app di tracciamento a partire dal 31 dicembre 2020.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna persona cerca i luoghi con più interazioni possibili.
Il giorno dopo riporta la positività.
Scatta il controllo o quarantena volontaria / obbligata.
No lavoro.
è una prospettiva.
ma permetterà di avere una visione di insieme del contagio da virus."
conte Mascetti dixit
la visione d'insieme... ma de chè! dicono nella capitale.
qui le FAQ di Apple e Google
https://covid19-static.cdn-apple.co...ion-FAQv1.0.pdf
scrivete che
"Nel momento in cui il sistema non sarà più necessario, Apple e Google,
hanno già dichiarato di non eliminare completamente i dati
e tutto quello che riguarderà il sistema."
ma nel documento linkato sopra c'è scritto che
"The system was also designed so that Apple and Google do
not have access to information related to any specific individual."
quindi come fa a non cancellare i dati se non li ha?
che ci sia un "non" di troppo prima di "eliminare"?
e qui
https://www.theverge.com/2020/4/24/...ation-shut-down
lo ribadiscono
"Tuttavia, gli ingegneri hanno affermato definitivamente che le API
non sono destinate a essere mantenute indefinitamente."
ho dato una scorsa anche agli articoli precedenti dello stesso sito
e mi pare che vi fossero indicati dei punti di dubbio sul funzionamento
che mi pareva di aver scorto e scritto e che, per me, rimangono tali.
Se ne sa più niente?
Una persona cerca i luoghi con più interazioni possibili.
Il giorno dopo riporta la positività.
Scatta il controllo o quarantena volontaria / obbligata.
No lavoro.
è una prospettiva.
Infatti.. io non ho capito se basta premere un bottone per dichiarare la positività, oppure se serve un codice fornito dalla sanità e comunicato una volta riscontrata l'effettiva positività del tampone (esempio come avveniva con le ricariche telefoniche oppure i codici sconto da inserire nei vari portali per ottenere sconti sui prodotti)
Mi auguro fortemente, fino al punto di dare quasi per scontato che sia così..
Altrimenti sai quanti troll si divertiranno a generare ondate di panico immotivato
cdmanda 2: saranno pronte prima le app di tracciamento sanitario nazionali o i malware che tramite queste connessioni bluetooth salteranno felici da un telefonino ad un altro?
domanda 3: quanti over 60 (i piu esposti) la istalleranno e configureranno correttamente?
domanda 4: apple e google gia sanno dove siamo in ogni secondo della nostra vita. perché fare finta di nulla e non usare subito i dati che loro gia hanno anche per il passato e per tracciare l'epidemi da novembre ad oggi e in futuro? perché inventarsi qualcosa di strano e nuovo quando la vecchia cara geolocalizzazione che ribadisco TUTTI abbiamo gia attiva sui cellulari ha gia tutti i dati che servono?
Se ne sa più niente?
è proprio la API congiunta Google/Apple che fa questa cosa
anche app di terze parti possono utilizzare Bluetooth (Immuni sicuramente hanno iniziato a svilupparla con le API che avevano), ma almeno su iOS hanno limitazioni di utilizzo in background quindi sono abbastanza inutili... infatti alcuni governi hanno chiesto maggiore libertà di utilizzo del bluetooth
ora vedremo cosa faranno quelli di Immuni, dato che l'app ancora non è uscita gli conviene usare le API di sistema e abbandonare la soluzione proprietaria che avevano sviluppato fino ad ora
dicevano di non utilizzare il GPS nemmeno prima quindi lato privacy non dovrebbe cambiare molto, però il vantaggio delle nuove come dicevo è che funzioneranno meglio e senza limitazioni
l'unica cosa che serve su iOS è un entitlement, come se fosse un certificato che ti consente di effettuare alcune operazioni
se non ce l'hai, niente API per il tracciamento... il che è meglio perché vuol dire che almeno su App Store soltanto le app governative, con quel entitlement, avranno accesso ai dati
il sistema di tracciamento è una cosa, la comunicazione di essere positivo credo debba passare sempre per l'app che come dicevo è solo "ufficiale" (almeno su iOS)
si spera che le app governative facciano un minimo controllo su chi si dichiara positivo, dopotutto i tamponi li fanno loro quindi la positività è una cosa che sanno prima di te, possono benissimo mettere dei controlli proprio per evitare abusi e stupidi scherzi
immagino sia perché il GPS ha una certa precisione e non funziona sempre (in metropolitana, ecc).
il bluetooth funziona sempre e avendo un range limitato può essere usato per tracciare gli "avvicinamenti" (non saprei con che margine d'errore).
Perchè in Europa non potrebbero usare il GPS:
https://ec.europa.eu/commission/pre...il/en/ip_20_670
in sud corea l'hanno fatta uscire all'inizio ed è servita da noi poteva arrivare prima come tutto il resto ma quando uscirà ci sarà ancora qualcuno che si lamenterà
già me li immagino " e i vechiiiihcihciii????" "e mia nonna?"
tristezz
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