Toshiba difende i brevetti legati al formato DVD denunciando diverse aziende

Attacco a colpi di carte bollate di Toshiba, che intende far valere i brevetti detenuti in ambito DVD, infranti secondo la casa giapponese da numerose aziende
di Alessandro Bordin pubblicata il 20 Maggio 2009, alle 08:35 nel canale StorageToshiba
Toshiba va all'attacco. In un periodo ricco di colpi di scena con i tribunali sempre più protagonisti delle vicende in ambito IT, si aggiunge una nuova storia da raccontare. Toshiba avrebbe infatti individuato un certo numero di aziende produttrici di supporti DVD per nulla in regola in fatto di brevetti, detenuti ovviamente dalla casa giapponese.
L'ambito geografico è quello degli Stati Uniti, mentre i brevetti sarebbero relativi ai supporti nei formati DVD+/-R, DVD+/-R DL (single-sided double-layer), DVD+/-RW e DVD-RAM. La denuncia, presentata presso la US District Court for the Western District of Wisconsin, includerebbe i due principali produttori di supporti taiwanesi, CMC magnetics e Ritek, oltre all'indiana Mose Baer india, MBI.
Nomi che possono dire poco al grande pubblico, ma sono anche Imation e Memorex ad essere letteralmente tirate in causa. Non è chiaro al momento quale sia la richiesta di risarcimento danni pretesa da Toshiba, in quanto poco o nulla è per ora messo a disposizione della stampa. Secondo Digitimes inoltre sarebbero le stesse aziende accusate di infrazione di brevetti ad attendere maggiori dettagli, in quanto ancora prive della documentazione legale completa.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info...e ci sarà qualcuno che vanterà diritti sulle chiavette usb
quando (e spero che avvenga presto) i bluray costeranno meno
i dvd rimpiazzeranno il posto che occupano oggi i cd...
quando (e spero che avvenga presto) i bluray costeranno meno
i dvd rimpiazzeranno il posto che occupano oggi i cd...
a parte i giochi per la play3 (che non vende poi chissà che visto che nelle vendite la batte la vecchia ps2) non mi sembra ci sia questo grande boom di blue ray, specie nei film...
Cmq il boom non c'e stato per il prezzo dell'supporto
In ogni caso preferisco ancora di gran lunga i classici DVD piuttosto che i Blu Ray. Di questi ultimi mi fido ben poco, considerando il layer protettivo infimo (è solo una frazione di quello dei DVD). Il che vuol dire che basta un minimo graffio per perdere una grossa quantità di dati. Anche se è uscito perdente, il formato HD-DVD questo difetto non lo aveva.
Ora, una cosa sono i film in Blu Ray che sono letteralmente stampati, un'altra sono quelli casalinghi, masterizzati con il laser, il che porta anche tutte le variabili del caso (affinità masterizzatore/supporto per ottenere la miglior scrittura possibile ecc...).
...uhmm... già oggi faccio una doppia copia su DVD dei back-up dei miei dati (non si sa mai). Figurarsi se affiderò 30 / 40 GB di back-up su un solo blue-ray.
I BD non sono affatto convenienti, al momento. Un HD da 500 GB, cioè 20 volte più capiente di un BD, si trova a 50 euro, cioè appena 5-7 volte più costoso. In più, un HD è nettamente più veloce, più versatile e può essere riscritto migliaia di volte.
Solo, è più pesante e fragile, ed è poco adatto ad essere trasportato. Ma per quello non credo che si possa fare torto ad una penna USB di ampia capacità, tipo 16 GB (30-35 euro, e l'anno prossimo costeranno la metà). O ad una SD.
Io francamente non trovo futuro per i BD. L'unico vantaggio che hanno è che la gente è ancora legata al binomio film=disco, creato proprio dai DVD. Eppure produrre delle SD da alta capacità, transfer rate appena sufficiente e di sola lettura (o anche minimamente ibride) potrebbe aprire tutto un nuovo mercato per l'home video. I distributori, però, vorrebbero delle garanzie di non copiabilità... (come se i BD ne fornissero!), e ciò rallenterebbe il mercato.
Quoto. Quanto è comodo il sistema adottato sui vari Popcorn Hour, WD TV e DVico, con i quali inserisci la pennetta o l'hard disk esterno contenente film, musica, fotografie e te li godi...
E così si risparmia non solo sul costo del supporto, ma anche sul materiale del supporto stesso.
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