Toshiba annuncia la terza generazione di SSD SAS enterprise PX04S

Toshiba annuncia la terza generazione di SSD SAS enterprise PX04S

Rinnovo di gamma sul fronte Solid State Drive per Toshiba nel settore enterprise: con la serie PX04S l'azienda si offre come alternativa alla concorrenza offrendo caratteristiche in linea con le attuali esigenze del settore

di pubblicata il , alle 09:41 nel canale Storage
Toshiba
 

Toshiba ha annunciato la terza generazione di SSD per il settore enterprise, sotto il nome di PX04S. La destinazione d'uso, citando il comunicato stampa, riguarda l'utilizzo in mail server, database server, file server virtualizzati e non, e anche come storage primario. Insomma, un ventaglio molto ampio di applicazioni, con alla base le diverse opzioni offerte nella gamma.

Già, perché la famiglia PX04S si articola in quattro macro-modelli, PX04SHB, PX04SMB, PX04SVB e PX04SRB, ognuno con le proprie caratteristiche pensate per essere più adatte all'una o all'altra cosa. Troviamo la doppia interfaccia SAS 12Gbps (6Ggbps + 6Gbps), capienze fino a 3,84TB (sebbene non per tutti i sottomodelli), 270000 IOPS in lettura, 145000 IOPS in scrittura e tecnologie specifiche per prestazioni elevate ed alta affidabilità.

PX04SHB spicca per la possibilità di "subire" fino a 25 scritture complete per giorno, e verrà venduto in tagli che vanno da 200 GB a 1,6TB. Write-intensive virtualized data center, big data analytics e high performance computing (HPC) sono le destinazioni d'uso consigliate da Toshiba per queste unità, dove l'affidabilità è tutto.

Per utilizzi misti, definiti mid-endurance, Toshiba propone i PX04SMB, evidentemente un po' più veloci ma non in grado di garantire lo stesso volume di scrittura giornaliero (10 al giorno). Li si troverà in tagli fino  a 3,2TB.  PX04SVB, per "value-endurance", è pensato per utilizzi in buona percentuale di lettura. Si scende a 3 scritture giornaliere totali (comunque molte, per utilizzi percentualmente spostati verso la lettura), mentre la capacità massima ammonta a 3,84TB.

Chiude la rassegna il modello PX04SRB per utilizzi read intensive, come quelli ad esempio che si trovano nei server per lo streaming video o archiviazione di dati con pochi accessi. Si scende a una scrittura totale di disco al giorno, ma più che sufficiente per unità pensate per essere utilizzate quasi esclusivamente in lettura.

2 Commenti
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roccia123405 Agosto 2015, 11:10 #1
È sempre più impressionante l'evoluzione degli SSD.
Se poi si pensa che il tutto è successo in pochi anni, la cosa fa ancora più impressione. Fino a... 4-5 anni fa, a memoria, gli ssd erano solo un giocattolo per appassionati con un portafogli bello gonfio, oggi con 100€ ci si porta a casa un'ottimo 256gb.

In tutto questo, gli hdd meccanici sono rimasti fermi al palo.
ritpetit05 Agosto 2015, 12:09 #2
E' la normalità l'evoluzione rapida dell'SSD e il rimanere al palo degli HDD meccanici.
La tecnologia delle memorie allo stato solido è ben lungi dall'aver raggiunto i limiti fisici, quindi la discriminante è solo il costo di produzione/vendita.
Per gli HDD, quando i Raptor arrivarono ai 10.000 RPM era già chiaro che si era arrivati (più o meno) al limite delle prestazioni meccaniche possibili (garantendo affidabilità: oltre quel livello possono solo esserci affinamenti, miglioramenti con percentuali ad una sola cifra a discapito di tempi e costi di ricerca altissimi.
Questo ovviamente è antieconomico, portando miglioramenti infinitesimali rispetto ai benefici, e quindi stoppa anche la ricerca.

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