SSD quale cache: due nuove tecnologie da Intel nei chipset serie 7

Assieme ai chipset della serie 7, per processori Ivy Bridge, Intel introdurrà nuove tecnologie specifiche per l'utilizzo di SSD quale memoria cache: Smart Cache e Rapid Start
di Paolo Corsini pubblicata il 30 Marzo 2012, alle 14:01 nel canale StorageIntel
Il debutto dei chipset Intel della serie 7, sviluppati per l'abbinamento con i processori della famiglia Ivy Bridge e previsti in commercio a partire dal mese di Aprile, coinciderà con la disponibilità di due nuove tecnologie Intel legate all'utilizzo di unità SSD quale memoria cache.
Ci riferiamo nello specifico a Smart Cache e a Intel Rapid Start, le cui caratteristiche tecniche base sono emerse grazie ad un manuale di una scheda madre Asus della serie 7 ripreso dal sito VR-Zone a questo indirizzo. Partiamo dalla prima: il nome lascia intendere che sia una tecnologia che permette di velocizzare l'avvio del sistema.
Per poter operare correttamente Intel Rapid Start richiede di assegnare uno spazio pari al quantitativo di memoria di sistema presente nel PC, spazio che dovrà venir assegnato ad una partizione specifica ad uso esclusivo di questa tecnologia. Di conseguenza l'unità SSD dovrà avere dimensione minima pari a 20 Gbytes, quantitativo necessario per la tecnologia Intel Smart Response, oltre alla dimensione della memoria RAM installata nel sistema.
Asus riporta sul proprio manuale configurazioni del sistema con 2, 4 oppure 8 Gbytes di memoria fisica facendo a queste corrispondere il medesimo quantitativo di memoria da riservare nella partizione dedicata alla tecnologia Rapid Start sull'unità SSD. Non sappiamo se il limite superiore sia di 8 Gbytes oppure se, come sembra, la dimensione di questa partizione debba sempre essere pari a quella della memoria di sistema.
La tecnologia Smart Connect permetterà di mettere il sistema in modalità sleep o di ibernazione facendo in modo che il sistema possa continuare ad eseguire operazioni di manutenzione in background, come il download di aggiornamenti del sistema operativo, aggiornamento di email o di client social oppure il refresh di pagine web. Per Smart Connect non vengono indicati particolari requisiti lato SSD: di conseguenza questa tecnologia utilizzerà lo spazio occupato sull'unità SSD dalla tecnologia Smart Response.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infogiochiamo a "trova l'errore"? ^^ (psst. è in grassetto)
anche "Smart Cache" non esiste... è Smart Response.
Redazione, fate sempre un ottimo lavoro, ma cercate di essere più chiari e di controllare gli articoli prima di metterli in pubblicazione
Poi non ho capito per continuare a scaricare roba come fà a cpu spenta...
Poi non ho capito per continuare a scaricare roba come fà a cpu spenta...
identiche mie perplessità
Secondo me hanno incluso una specie di timer che ogni tot accende il PC, controlla le mail, aggiorna le pagine web e torna in sleep. Non è una cosa così impossibile.
Già lo Smart Response non mi sembra una grande che, se uno ha già un SSD è inutile..
Già lo Smart Response non mi sembra una grande che, se uno ha già un SSD è inutile..
quoto
probabile che queste tecnologie vengano supportate da linux anche prima di windows se è per quello....penso non siano pienamente implementabili su 7 se non con un cospicuo service pack, forse sull'8 se hanno messo le mani in pasta previa uscita dei dettagli al pubblico....
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".