Seagate distribuisce i primi SSD, senza dirlo a nessuno

Seagate distribuisce i primi SSD, senza dirlo a nessuno

Continua la strana politica Seagate di approccio ai Solid State Drive, distribuiti in sordina in questi giorni

di pubblicata il , alle 08:37 nel canale Storage
Seagate
 

Seagate, leader mondiale nel mercato dei dischi rigidi tradizionali, ha adottato un approccio tutto suo al mondo dei Solid State Drive. Le dichiarazioni più disparate in materia si sono susseguite nel tempo per bocca di diversi manager ed executive dell'azienda, fino ad alternare il completo disinteresse al possibilismo imminente. Cambiati i vertici, da qualche tempo, e la politica sembra ora più chiara.

Xbitlabs riporta la notizia secondo cui Seagate avrebbe iniziato la distribuzione dei primi Solid State Drive, destinati al mondo enterprise-server. Qui finisce la notizia, poiché nemmeno un dato tecnico è emerso da Seagate, se non che i dischi hanno come obiettivo quello di garantire stabilità, affidabilità e prestazioni, diicendo quindi tutto e niente al contempo. Un approccio così bizzarro è però giustificato da alcune considerazioni, che andremo adesso ad esporre.

In primis Seagate è il primo produttore al mondo di dischi rigidi tradizionali, motivo per cui i Solid State Drive sono di fatto dei concorrenti, sebbene non ancora competitivi sul fronte del prezzo per GB. Le cose cambiano se si inizia a parlare di resistenza e prestazioni, ed appare chiaro che Seagate è in forte ritardo rispetto a molte altre aziende, complice forse la sottovalutazione del fenomeno SSD.

Dall'altro Seagate, come anche Western Ditigal, hanno recentemente annunciato che faranno il proprio ingresso nel settore SSD quando il mercato offrirà le giuste opportunità. Quali siano le giuste opportunità, in un settore complesso come quello dei Solid State Drive, è difficile a dirsi. Attendiamo nel frattempo alcuni dati sui nuovi Solid State Drive di Seagate, di cui non si sa nemmeno il nome con cui vengono chiamati.

12 Commenti
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lagunaloires22 Ottobre 2009, 09:01 #1
Il mercato degli SSD è in mano a chi fa i controller e le memorie stesse, a parte i soliti low cost taiwanesi ( o coreani, insomma quelli lì, se mi si concede il termine popolare ) , questa volta i produttori tradizionali, se non faranno acquisizioni ad hoc, perderanno il treno!
maumau13822 Ottobre 2009, 09:13 #2
Originariamente inviato da: lagunaloires
Il mercato degli SSD è in mano a chi fa i controller e le memorie stesse, a parte i soliti low cost taiwanesi ( o coreani, insomma quelli lì, se mi si concede il termine popolare ) , questa volta i produttori tradizionali, se non faranno acquisizioni ad hoc, perderanno il treno!

Quoto, se non vogliono ridursi al rango di assemblatori e/o rimarchiatori (vedi Kingston con gli Intel), devono darsi una mossa. Non è necessario dotarsi di linee produttive apposite, in quanto possono sempre appaltare la produzione, ma almeno dovrebbero provare a produrre se non i chip di memoria almeno i controller (è difficile combattere con Samsung-Toshiba e Intel).
blubrando22 Ottobre 2009, 09:47 #3
i motivi possono essere tanti:
-questi dischi possono essere una versione di prova per vedere se reggono sotto stress. bisogna anche pensare che se falliscono lo sa tutto il mondo. voi vi fidereste a spendere una montagna di soldi per del materiale che non da sicurezze?
-pensavo proprio in questi giorni allo stop che ha avuto l'ssd in generale dopo gli annunci in pompa magna di un annetto fa. e si che anche le tecnologie classiche di sotrage ne hanno fatti di passi in avanti proprio quando oramai sembravano arrivate alla frutta o almeno così volevano farci credere. su questa considerazione mi viene in mente una sola cosa: cartello! in fondo anche i dvd erano pronti fin dagli inizi degli anni '90 e poi si sa quando sono stati effettivamente resi disponibili come tecnologia.
vedere una verbatim che ti fa una SD da 64 giga e poi vedere una grande casa che ti fa pagare una immensità un 80 giga SSD.... a me i conti non tornano a meno di non vederlo come ritorno economico.
inoltre non posso fare a meno di notare come l'elettronica e la massificazione siano state la tomba di grandi società leader per decenni nel passato che non hanno saputo reggere il confronto con holding entrate in quello specifico ramo di mercato facendo crollare i prezzi (w la concorrenza)
newtechnology22 Ottobre 2009, 13:29 #4
Originariamente inviato da: blubrando
i motivi possono essere tanti:
-questi dischi possono essere una versione di prova per vedere se reggono sotto stress. bisogna anche pensare che se falliscono lo sa tutto il mondo. voi vi fidereste a spendere una montagna di soldi per del materiale che non da sicurezze?
-pensavo proprio in questi giorni allo stop che ha avuto l'ssd in generale dopo gli annunci in pompa magna di un annetto fa. e si che anche le tecnologie classiche di sotrage ne hanno fatti di passi in avanti proprio quando oramai sembravano arrivate alla frutta o almeno così volevano farci credere. su questa considerazione mi viene in mente una sola cosa: cartello! in fondo anche i dvd erano pronti fin dagli inizi degli anni '90 e poi si sa quando sono stati effettivamente resi disponibili come tecnologia.
vedere una verbatim che ti fa una SD da 64 giga e poi vedere una grande casa che ti fa pagare una immensità un 80 giga SSD.... a me i conti non tornano a meno di non vederlo come ritorno economico.
inoltre non posso fare a meno di notare come l'elettronica e la massificazione siano state la tomba di grandi società leader per decenni nel passato che non hanno saputo reggere il confronto con holding entrate in quello specifico ramo di mercato facendo crollare i prezzi (w la concorrenza)


Produrre una SD e un SSD non è la stessa cosa : primo la velocità di trasferimento di un SSD deve essere almeno 20 volte quella di una normale SD, secondo una SD è limitata a 100.000 cicli circa mentre gli SSD hanno una vita stimata da 1,2 miglioni di ore in su , terzo il più importante e la cosa che frena gli SSD sono gli I/OPS , ho provato anchio un paio di SSD , sul trasferimento singolo vanno anche più degli HDD , ma nell'uso su pc quando hai molti thread aperti e l'os fa uso di molti I/OPS si ha una calo esagerato cosa che con gli HDD anche quelli più economici non succede.
blubrando22 Ottobre 2009, 13:38 #5
Originariamente inviato da: newtechnology
Produrre una SD e un SSD non è la stessa cosa : primo la velocità di trasferimento di un SSD deve essere almeno 20 volte quella di una normale SD, secondo una SD è limitata a 100.000 cicli circa mentre gli SSD hanno una vita stimata da 1,2 miglioni di ore in su , terzo il più importante e la cosa che frena gli SSD sono gli I/OPS , ho provato anchio un paio di SSD , sul trasferimento singolo vanno anche più degli HDD , ma nell'uso su pc quando hai molti thread aperti e l'os fa uso di molti I/OPS si ha una calo esagerato cosa che con gli HDD anche quelli più economici non succede.

ecco ,certe cose non le sapevo
atomo3722 Ottobre 2009, 13:42 #6
seagate li vende e non li promuove, ocz li annuncia li promuove ma non li vende!
AceGranger22 Ottobre 2009, 15:30 #7
Originariamente inviato da: blubrando
ecco ,certe cose non le sapevo


ora sai delle cose sbagliate


Originariamente inviato da: newtechnology
Produrre una SD e un SSD non è la stessa cosa : primo la velocità di trasferimento di un SSD deve essere almeno 20 volte quella di una normale SD, secondo una SD è limitata a 100.000 cicli circa mentre gli SSD hanno una vita stimata da 1,2 miglioni di ore in su , terzo il più importante e la cosa che frena gli SSD sono gli I/OPS , ho provato anchio un paio di SSD , sul trasferimento singolo vanno anche più degli HDD , ma nell'uso su pc quando hai molti thread aperti e l'os fa uso di molti I/OPS si ha una calo esagerato cosa che con gli HDD anche quelli più economici non succede.


ma che VACCATA mostruosa è sta cosa

Tu avrai provato i vecchi SSD con controller Jmicron, perchè gli IOPS sono proprio il punto forte degli Intel e dei Vertex dove li fanno registrare almeno 10-20 volte prestazioni MAGGIORI rispetto a un VELOCIRAPTOR.

quel problema da te enunciato è dato SOLO dal controller Jmicron 602, controller non piu usato da nessuno dalla comparssa del controller Indilinx e samsung ( prima era praticamente l'unico e ora la stessa Jmicron ha lanciato il 612 per correggere l'errore )
mail9000it22 Ottobre 2009, 16:09 #8

x blubrando

newtechnology
... primo la velocità di trasferimento di un SSD deve essere almeno 20 volte quella di una normale SD ...

La differenza di velocità di trasferimento è semplicemente data dalla presenza negli SSD del controller per permette dei parallelismi della scrittura su enne chip di memoria contemporaneamente. Nelle SD ovviamente non c'è spazio per fare ciò.

newtechnology
secondo una SD è limitata a 100.000 cicli circa mentre gli SSD hanno una vita stimata da 1,2 milioni di ore in su

Hanno semplicemente cambiato il modo di calcolare l'usura dei chip per fare confusione.
Se leggete attentamente i conteggi delle ore, dei giorni o degli anni della durata troverete qualcosa tipo: xxx tot giorni di vita scrivento 10GB/al giorno. se si prende <numero giorni> * <GB al giorno> / <capienza del disco in GB> si ottiene il numero dei cicli.

Il limite è uno solo: i CICLI DI SCRITTURA.
Il limite dei cicli di scrittura è legato al tipo di chip di memoria MLC o SLC. I chip MLC hanno un numero di cicli di scrittura molto basso credo tra i 5.000 e i 10.000 secondo la qualita del chip. I chip SLC costano 10 volte tanto al GB sono più lenti (come chip non come dischi=chip+controller) ma viaggiano tra i 100.000 e 1.000.000 di cicli. Per questo i dischi SSD SLC per server costano come un rene.

Un disco MLC su un server dura poco.
Per questo su alcuni server vengono utilizzati i RAMDISK.

CIAO
AceGranger22 Ottobre 2009, 16:26 #9
Originariamente inviato da: mail9000it
La differenza di velocità di trasferimento è semplicemente data dalla presenza negli SSD del controller per permette dei parallelismi della scrittura su enne chip di memoria contemporaneamente. Nelle SD ovviamente non c'è spazio per fare ciò.


Hanno semplicemente cambiato il modo di calcolare l'usura dei chip per fare confusione.
Se leggete attentamente i conteggi delle ore, dei giorni o degli anni della durata troverete qualcosa tipo: xxx tot giorni di vita scrivento 10GB/al giorno. se si prende <numero giorni> * <GB al giorno> / <capienza del disco in GB> si ottiene il numero dei cicli.

Il limite è uno solo: i CICLI DI SCRITTURA.
Il limite dei cicli di scrittura è legato al tipo di chip di memoria MLC o SLC. I chip MLC hanno un numero di cicli di scrittura molto basso credo tra i 5.000 e i 10.000 secondo la qualita del chip. I chip SLC costano 10 volte tanto al GB sono più lenti (come chip non come dischi=chip+controller) ma viaggiano tra i 100.000 e 1.000.000 di cicli. Per questo i dischi SSD SLC per server costano come un rene.

Un disco MLC su un server dura poco.
Per questo su alcuni server vengono utilizzati i RAMDISK.

CIAO


si ma oltre al resto delle inesattezze che ha scritto, ha paragonato mele con pere; 1,2 milioni di ore sono l'MTBF, ovvero la rottura media del disco; il limite di cicli di scrittura non centra nulla con quel valore; tantè che i vari tagli di SSD hanno stesso MTBF, ma i tagli piu grossi, avendo piu Gb, permettono la riscrittura di molti piu dati.
fgiova22 Ottobre 2009, 18:09 #10
Originariamente inviato da: blubrando
ecco ,certe cose non le sapevo


tipo che miGlioni si scrive così!?

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