Samsung, punto della situazione sui Solid State Disk

Michael Yang, flash marketing manager di Samsung, parla del presente e del futuro dei dischi Solid State, la cui diffusione potrebbe interessare praticamente tutti gli ambiti, server compresi
di Alessandro Bordin pubblicata il 26 Febbraio 2008, alle 12:00 nel canale StorageSamsung
Si parla ormai da anni di Solid State Disk. Già nel lontano settembre del 2006 Hardware Upgrade pubblicò i primi test prestazionali, "rubati" nel corso dell'IFA di Berlino proprio su un notebook Samsung, uno dei produttori della prima ora in ambito prettamente informatico. Questa tipologia di dischi, è bene ricordarlo, esiste da moltissimi anni, utilizzata però soprattutto in ambiti industriali o militari e venduti a prezzi proibitivi.
Samsung, dicevamo, è stata una delle prime aziende a credere nei dischi Solid State, realizzati utilizzando esclusivamente chip memoria al posto dei tradizionali dischi rotanti e testine. Sebbene ci siano voluti circa 2-3 anni per vedere le versioni commerciali di quei primi prototipi, siamo giunti al momento in cui i Solid State Disk, che abbrevieremo in SSD, stanno facendo gola a molte aziende attive nel panorama informatico, sebbene con prezzi ancora elevati.
Come riporta CNET, Michael Yang, flash marketing manager di Samsung, fa il punto della situazione. Sebbene i SSD godano di una indubbia superiorità in termini di resistenza meccanica e prestazionale in termini di tempi di accesso, esiste ancora qualche reticenza sotto il profilo dell'affidabilità "logica". Il timore di alcuni, insomma, è quello di pagare con la perdita dei dati alcuni problemi legati alla vita media delle singole celle memoria. E' risaputo infatti che mediamente una cella memoria è contraddistinta da un numero finito di cicli di scrittura, oltre il quale vi è il rischio di "failure" irreversibile.
Mr. Yang assicura che le tecnologie definite di "wear leveling", già descritte in altre occasioni sulle nostre pagine, mettono al riparo da qualsiasi sorpresa in tale senso. Il controller del disco, insomma, provvede a ripartire in modo omogeneo i dati in scrittura, evitando che vengano coinvolte nell'operazione sempre le stesse celle. Scongiurata quindi la disomogeneità in fatto di vita media delle singole celle, che vengono in ogni caso garantite per durare anche più di un disco tradizionale, anche per cicli di scrittura molto frequenti. E' molto più probabile che si guasti prima il controller, secondo Michael Yang, sebbene questa sia una condizione gravata da una probabilità molto bassa.
A sorprendere Samsung, in ogni caso, è stata la domanda di SSD in ambito server, nonostante i prezzi alti. A far gola alle aziende il tempo di accesso, migliaia di volte inferiore a quello dei dischi tradizionali, caratteristica che garantisce prestazioni di gran lunga superiori in certi ambiti. Se a ciò si unisce la maggiore affidabilità meccanica, ne esce un quadro molto roseo per i SSD in questo settore, trascurato per ora da quasi tutti i produttori, concentrati su soluzioni mobile.
Questa nuova ed inattesa domanda ha portato Samsung alla promessa di un nuovi dischi fino a 250GB entro la fine dell'anno, sebbene non esistano indicazioni sul form factor. Altra buona notizia, le previsioni parlano di una riduzione dei prezzi nell'ordine del 35-45% di anno in anno per i SSD, motivo per il quale assisteremo ad una diffusione sempre più massiccia di questo tipo di dischi. Un altro annuncio importante per il settore mobile riguarda lo studio di nuovi design ultrasottili, che permetteranno di realizzare apparecchi dallo spessore davvero ridotto. Non resta che attendere dunque, soprattutto l'annunciato taglio dei prezzi.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDischi capienti ma non velocissimi andrebbero bene per l'archiviazione (a un rpezzo accettabile e mantenendo elevati standard di sicurezza) e dischi veloci (meno capienti) in grado di far girare il sistema operativo e le applicazioni a grande velocità (ovviamente i prezzi sarebbero più alti)
se queste previsioni si dimostrano vere di che ci si può lamentare?
anche un notebook potrebbe facilmente raggiungere alte prestazioni visto che il limite attuale non sono ne processori ne schede grafiche ma dischi esasperatamente lenti.
era da un pezzo che nelle memorie di massa si aumentava solamente il rapporto GB/euro. era ora! ^_^
Credo sia il contrario...
almeno non dovro' piu' sentire i cigolii della morte
Se ripercorro idealmente gli ultimi 20 anni di tecnologieinformatiche, con il periodico affacciarsi di nuove
soluzioni inzialmente molto costose e di nicchia e che
poi sono diventate di massa, direi che anche questi HD
dovrebbero seguire la stessa trafila, anzi sono partiti
anche troppo bene.
A me piacerebbe assemblarmi un recorder HD allo
stato solido per la TV completamente senza ventole
e parti rotanti. Il mio DVD-recorder (cesso) con HD
fa un rumore assurdo.
Poi tremo al ricordo dei rumori sinistri che fanno
gli HD quando stanno per tirare le cuoia.
Questi almeno se ne andranno in silenzio...
ciao,
g.
Sotto : "Recorded at the CES'2007, this video shows the dramatic difference between SDD (Solid State Drive) and HDD when booting Vista."
http://jp.youtube.com/watch?v=T9cPHQ3VUUg
gli HD quando stanno per tirare le cuoia.
Questi almeno se ne andranno in silenzio...
g.
Ecco... cosi se almeno prima te ne accorgevi quando stava per morire l'hd... adesso, da un minuto a l'altro, ti ritrovi senza hd (e senza contenuto)
Cmq... qualcosa si inventeranno (spero) per salvaguardare i dati... o per lo meno qualche controllo interno sull'affidabilita dei componenti... boh...
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