Intel entra nel mercato dei Solid State Disk
Presto dischi Solid State anche da parte di Intel, che sceglie però un target diverso rispetto alle soluzioni già note di altre aziende del settore
di Alessandro Bordin pubblicata il 13 Marzo 2007, alle 10:38 nel canale StorageIntel
E' di lunedì la notizia che vede Intel impegnata ad entrare nel settore dei Solid State Disk, indicati con la sigla SSD, ovvero unità di archiviazione delle dimensioni dei comuni dischi rigidi nelle varie versioni, ma equipaggiati esclusivamente con chip memoria NAND Flash al posto di piatti rotanti.
EETimes riporta la notizia con una certa chiarezza, indicandoci il differente approccio adottato da Intel rispetto a Samsung e SanDisk, giusto per nominare due aziende attive in questa nicchia. La famiglia di dischi Intel prenderà il nome di Z-U130 e sarà caratterizzata da un form factor di 1,8 pollici, esattamente come le unità realizzate da Samsung e SanDisk. Le affinità con i modelli dei concorrenti finiscono qui.
Le unità Z-U130 sono infatti molto meno capienti dei modelli da 32 GB e 64 GB (quest'ultimi solo promessi) della concorrenza: le capienze dei modelli Intel andranno infatti da 1 a 8 GB, mentre l'interfaccia sarà USB 2.0/1.1, soluzione insolita per un disco interno. Per capire il motivo di queste scelte, occorre definire il target di Intel per i propri dischi SSD, verosimilmente differente rispetto a quello scelto da Samsung e SanDisk.
Pur condividendo i benefici in termini di velocità di boot, risparmio energetico e affidabilità, le unità Z-U130 sono troppo poco capienti e veloci per poter competere con la concorrenza in ambito notebook. Le velocità dichiarate in lettura e scrittura dei dischi Z-U130 si aggirano infatti rispettivamente intorno ai 28 Mbytes e 20 Mbytes al secondo, pienamente coperte dalla capacità dell'interfaccia USB 2.0, ma decisamente più lente dei modelli Samsung e SanDisk.
Il target di Intel è infatti differente, e dovrebbe andare a coprire alcuni settori server (spazio più che sufficiente ad ospitare un sistema operativo e qualche applicativo) e alcuni PC desktop e notebook di fascia economica, nonché router e terminali generici.
Diversi i dubbi a riguardo. In primis è difficile capire come si possa realizzare un PC economico con un disco SSD, per quanto poco capiente. La stessa Intel infatti dichiara che le proprie unità hanno un costo simile a quello dei dischi tradizionali da 1,8 pollici. La grande diffusione delle unità Z-U130 però potrebbe far crollare i prezzi, rendendo i dischi SSD Intel appetibili.
Il secondo dubbio rimane la reale applicazione di queste unità, anche dopo le prime generiche indicazioni da parte di Intel. Non resta che attendere il prossimo IDF, Intel Developer Forum, con la consapevolezza che un colosso come Intel avrà sicuramente fatto bene i propri calcoli per entrare in un mercato dai contorni ancora poco chiari, ed in questi termini.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE anche vero che dubito che una compagnia come la Intel, voglia veramente commercializzare una cosa così inutile come è stata descritta, magari c'è sotto qualcosa...
A sto punto uno si prende un disco samsung o equivalente ed ha migliori prestazioni e capacità..
Direi molto più indicati per un portatile ed anche per un server!
perchè mai Intel dovrebbe fare un prodotto simile?
E' anche poco competitivo...
deve esserci sotto qualcosa sì!
A me bastano anche pochi gb ci metto l'os su e via
che presa per il
Intel
Gli utonti ?
Mah!
Tutto dipende dal prezzo... i solid state da 32 / 64 giga sono ancora molto costosi.Se il prezzo è buono magari una loro nicchietta di mercato riescono ad aprirsela.
sono i tempi di accesso ad essere infinitesimali rispetto ad un disco tradizionale
...certo certo, come col P4
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