I datacenter nascono come funghi: la soluzione è salvare i dati nel DNA?

L'archiviazione dei dati sul DNA potrebbe essere la prossima frontiera per salvare moltissimi dati in modo affidabile per migliaia di anni. L'azienda Genomika, insieme all'Università di Tecnologia di Kaunas e ad altri partner, mira a sviluppare una soluzione autonoma per l'archiviazione dei dati nelle strutture del DNA.
di Manolo De Agostini pubblicata il 15 Luglio 2024, alle 10:31 nel canale Storage
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi potrebbe cercare informazioni per saperlo, ma anche io sono pigro per farlo, ehm
Comunque ad occhio le modifiche sarebbero solo durante la replicazione del DNA ( dell'uomo? E di chi? tra l'altro...)
Qualche parolina poi per capire come i bit (se sono bit) verrebbero fissati sul DNA? E come la probabile doppia elica verrebbe letta?
Non si capisce poi come la faccenda dovrebbe risolvere i problemi connessi al data storage, tipo "uso dell'acqua? E la longevità?"
Maaaah!
Comunque quando leggo Lituania leggo odore di imbroglio, che potrebbe non essere...
E i signori ricercatori avere invece un progetto capace...
Un ulteriore appunto di dubbio: riguardo al drive capace di "essere usato senza specifica conoscenza di tecnologia genetica"...
Ma perchè?
Forse pensano di destinare la tecnologia a utenti esperti in genetica?
Maaaaaaah!
Sembrerebbe solo una specie di esibizione di conoscenze
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