Da Seagate i primi dischi enterprise con cifratura
La nota società americana presenta i primi dischi sviluppati per soluzioni enterprise dotati di Secure Self Encrypting, in grado di garantire maggiore protezioni dei dati contenuti
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 24 Settembre 2009, alle 10:29 nel canale StorageSeagate
Seagate annuncia oggi la possibilità di sfruttare la funzionalità SED (Self-Encrypting Drive) anche sul tutta la gamma di hard disk dedicati alla classe enterprise. Savvio 15K.2, Savvio 10K.2, Constellation e Cheetah 15K.7 sono i modelli cui sarà estesa la tecnologia sviluppata da Seagate in grado di garantire una maggiore protezione dei dati.
La possibilità di usufruire di una simile tecnologia consente un nuovo livello di sicurezza per tutte le aziende: se da un lato è vero che avere pieno accesso ai dati presenti sui dischi di un server sia fisicamente difficile, è anche vero che i maggiori pericoli li si può incontrare quando questi componenti vanno in riparazione. Al di fuori del controllo da parte del proprietario, la possibilità di avere un sistema automatico di cifratura mette al sicuro eventuali dati sensibili, facilitando e migliorando il livello di sicurezza dell'intera infrastruttura.
"Self-Encrypting Drive è uno dei metodi più semplici ed efficaci oltre che cost-effective per garantire un certo livello di sicurezza" ha affermato Eric Ouellet, vice presidente d Gartner. "L'utilizzo di SED consente di avere una protezione completa dei dati ed evitare così eventuali brecce nella sicurezza dell'infrastruttura".
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE se togli un disco di questi lo installi su un altro pc riesci a vedere i dati?
Anche perchè in genere con i contratti di assistenza e supporto i pezzi vengono cambiati e stop
E chi ti assicura che nessuno possa leggere ciò che è scritto su quei dischi guasti?
...e se dentro ci sono vent'anni di archivi e l'utonto di turno dice "Back-up? Che cos'è un back-up"?(*)
Piuttosto, la procedura per impostare la password è attivabile forse da Bios?
A parte questo, di solito i server sono installati in aziende, che hanno un contratto di manutenzione.
E se non lo hanno, ci sarà certamente un amministratore di sistema che magari dovrebbe restare "separato" dagli altri utenti e soprattutto dai dati che questi gestiscono.
E se togli un disco di questi lo installi su un altro pc riesci a vedere i dati?
Ovviamente spostando il disco su un altro PC non vedi nulla.
Il "riparatore" - meglio manutentore - deve ovviamente avere accesso ai dati per fare le varie prove, ma non necessariamente a tutti i dati indistintamente.
Probabilmente può aver accesso solo a una parte - per verificare appunto che tutto funzioni a dovere - mentre le cartelle (o le partizioni?) contenenti dati sensibili rimangono inaccessibili durante le operazioni di manutenzione.
Proprio questo particolare mi ha sempre incuriosito: se un disco criptato viene mandato in manutenzione, le uniche alternative che si offrono al laboratorio consistono nel comunicare la password oppure rassegnarsi a far formattare il disco?
Il "riparatore" - meglio manutentore - deve ovviamente avere accesso ai dati per fare le varie prove, ma non necessariamente a tutti i dati indistintamente.
Probabilmente può aver accesso solo a una parte - per verificare appunto che tutto funzioni a dovere - mentre le cartelle (o le partizioni?) contenenti dati sensibili rimangono inaccessibili durante le operazioni di manutenzione.
Proprio questo particolare mi ha sempre incuriosito: se un disco criptato viene mandato in manutenzione, le uniche alternative che si offrono al laboratorio consistono nel comunicare la password oppure rassegnarsi a far formattare il disco?
si, lo scopo è quello, i dati sensibili li cifri, e ovviamente o ti fidi del manutentore oppure ti fai cancellare il disco e il sistemista interno ripristina il bkp quando il disco torna, non è una tragedia
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