Cartucce a nastro magnetico, nel 2030 soluzioni da 400 TB secondo Fujifilm
Secondo Fujifilm nel 2030 avremo cartucce a nastro magnetico capaci di salvare 400 TB di dati grazie a una densità di 224 Gbit per pollice quadrato. Si punta sulla ferrite di stronzio, mentre per andare oltre bisognerà trovare nuovi materiali.
di Manolo De Agostini pubblicata il 03 Luglio 2020, alle 12:01 nel canale StorageFujifilm
Fujifilm ha annunciato che entro il 2030 realizzerà cartucce a nastro magnetico in grado di archiviare 400 TB di dati. La tecnologia dei nastri magnetici, di cui l'azienda è protagonista insieme a Sony, è ancora molto utile per chi deve salvare grandi quantità di dati per molto tempo, e deve farlo con i minori costi possibili: attualmente si parla di un prezzo di 0,8 o 1 centesimo di dollaro al gigabyte per nastri LTO-8.
Per arrivare ai 400 TB entro dieci anni Fujifilm ha intenzione di usare granuli di ferrite di stronzio (SrFe) anziché l'attuale ferrite di bario (BaFe), al fine di raggiungere una densità di 224 Gbit per pollice quadrato. Un valore elevato, ma non troppo più alto dei 201 Gbit per pollice quadrato che nel 2017 raggiunsero IBM e Sony. Il problema è che a fronte di una ricerca e sviluppo viva, tali risultati faticano a tramutarsi rapidamente in prodotti commerciali.
Le attuali cartucce LTO-8 offrono una capacità grezza di 12 TB (30 TB con compressione) e una densità di 8 Gbit, mentre la soluzione di IBM e Sony non sarà prodotta in volumi prima del 2026. La ferrite di stronzio dovrebbe non solo garantire una maggiore densità di storage, ma anche prestazioni migliori: per riempire un attuale nastro LTO-8 sono necessarie circa 9 ore di tempo ed è possibile che i tempi si faranno ancora più lunghi per 400 TB, malgrado i miglioramenti.
Fujifilm ritiene che quota 400 TB rappresenti il limite della ferrite di stronzio, quindi per andare oltre saranno necessari nuovi materiali. La ricerca è sicuramente già in corso e il traguardo non è impossibile considerando che i piatti dei dischi meccanici superano una densità di 1000 Gbit per pollice quadrato.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCioè che con un migliaio di euro di lettore e poi le relative cartucce posso gestire il tutto anche in ambito SOHO?
si trovano sui 1500€
li fa anche HP con qualche caratteristica in più, sui 2/3k €
ovviamente non arrivano a 400TB
Cioè che con un migliaio di euro di lettore e poi le relative cartucce posso gestire il tutto anche in ambito SOHO?
Ho visto che come ricondizionato si trovano drive per cartucce da 6.4TB a circa mille Euro.
Un tempo c'era la Iomega che offriva soluzioni SOHO. Poi con il crollo del costo dei masterizzatori CD/DVD (con qualche brutta sorpresa per qualcuno), e poi degli hard disk meccanici, credo che il concetto stesso di backup per applicazioni SOHO si sia perso.
Oggi suppongo che la cosa migliore per chi non voglia spendere grosse cifre, sia affidarsi al backup in cloud. Ovviamente non sempre è possibile. in alternativa avere due o più NAS con raid molto conservativi (1 o 10), tenuti il più distante possibile fra loro.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
80mb (mb, non giga!) che diventavano 120 con la cassetta lunga e che spacciavano da 250 con la compressione on the fly.
L'uso più frequente di questi sistemi sono ibackup di sicurezza, da tenere lì e utilizzare nel caso di problemi gravi alle periferiche di memoria tradizionali.
Dice anche nell'articolo che per caricare 30 Tera servono nove ore. Fai un po' il conto della veolcità e ti renderai conto che, come hard disk tradizionale, risulterebbe molto scomodo. Se chiedi ad un sistemista serio ti spiega che "normalmente" vengono fatti backup periodici automatici (se si sta nei tempi anche quotidianamente) su nastri come questi, generalmente di notte, di tutto il lavoro che viene svolto, in modo che, mal che vada, perdi "solo" una giornata di lavoro.
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