Opera trova alleati nella sua battaglia contro Microsoft Edge in Europa: più scelta per i consumatori
Vivaldi, Waterfox, Wavebox e il gruppo di sviluppatori riunito nella Open Web Advocacy hanno scritto una lettera alla Commissione europea chiedendo che Microsoft Edge venga inserito tra i software assoggettati al Digital Markets Act. Una battaglia già avviata da Opera.
di Manolo De Agostini pubblicata il 04 Ottobre 2024, alle 09:31 nel canale SoftwareVivaldiOperaEdgeMicrosoft
Diventa più nutrito il fronte contro Microsoft e il browser Edge, accusati di distorcere la competizione nel mercato dei browser in Europa. Secondo quanto riportato da Reuters, con una lettera diretta alla Commissione europea, le società che sviluppano i browser Vivaldi, Waterfox, Wavebox, insieme al gruppo di sviluppatori riunito nella Open Web Advocacy, si sono schierate con Opera per chiedere che Edge venga assoggettato alle regole del Digital Markets Act (DMA).
A febbraio la Commissione ha infatti deciso di non designare Edge come "Core Platform Service", di conseguenza Microsoft non è tenuta a garantire soluzioni - come schermate in fase di installazione - che diano risalto agli altri browser su Windows e possibilità di scelta agli utenti.
Il DMA dell'UE ha stabilito un elenco di cose che i servizi online devono o non devono fare, affinché nel Vecchio Continente i consumatori abbiano maggiore libertà di scelta e meno vincoli possibili imposti dalle piattaforme. Sono stati quindi identificati dei Gatekeeper, e a cascata i servizi che rientrano nel DMA.
Opera, a luglio, si era scagliata contro la decisione della Commissione e ha chiesto al Tribunale generale dell'UE di annullare la decisione non designare Microsoft Edge come gatekeeper ai sensi del Digital Markets Act.
Secondo Opera è necessario che quanto fatto sugli smartphone, dove gli utenti europei visualizzano una schermata che consente la scelta del browser e il motore di ricerca predefiniti su dispositivi Android e iOS, venga esteso anche ai browser per PC.
"Poiché Edge non è stato designato come servizio gatekeeper ai sensi del DMA, il sistema operativo Windows, estremamente popolare, è ancora in grado di rendere difficile per gli utenti scegliere e continuare a utilizzare un browser alternativo come predefinito del sistema e continua a trattare il proprio browser, Edge, in modo preferenziale. Riteniamo che la mancanza di una schermata di scelta del browser su Windows sia del tutto incoerente con lo scopo e la promessa del DMA".
La stessa posizione emerge dalla lettera visionata da Reuters. "È fondamentale che la Commissione riconsideri la sua posizione", si legge in un passaggio. "Nessun browser indipendente dalla piattaforma può aspirare a eguagliare l'impareggiabile vantaggio di distribuzione di Edge su Windows. Edge è, inoltre, il più importante punto di accesso per i consumatori per scaricare un browser indipendente sui PC Windows".
La quota di mercato globale di Edge è ritenuta di poco superiore al 5%, mentre quella del leader di mercato Chrome è del 66%, secondo i dati raccolti da StatCounter.
6 Commenti
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Microsoft con il suo sistema operativo deve poter fare quel che vuole, e chi non ci sta non deve poter invocare l'intervento punitivo dello stato per danneggiare chi ha avuto successo.
Microsoft con il suo sistema operativo deve poter fare quel che vuole, e chi non ci sta non deve poter invocare l'intervento punitivo dello stato per danneggiare chi ha avuto successo.
Tenendo conto che oltretutto Edge è basato, indovina un po', su Chromium
Praticamente è una derivazione di Chrome che detiene il 66% del mercato solo lui (se consideriamo gli altri Chromium absed arriviamo a cifre più alte), però porello, è quello col 5% a distorcere il mercato
Non è che quelli di Opera dovrebbero iniziare a migliorare il prodotto ed a sponsorizzarlo di più? QUalche anno fa era il top per Smartphone ed era evramente interessante, lo usavo, adesso uso Chrome e buonanotte, Edge a volte.
P.s. anche Opera è basato su Chromium, è da allora che l'ho mollato, direi che devono solo stare zitti.
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