Google Chrome, una nuova funzionalità permetterà di prolungare l'autonomia dei notebook
La funzionalità "Quick intensive timer throttling of loaded background pages" in test sulle versione 105 di Chrome Dev e Canary potrebbe ridurre l'uso della CPU da parte del browser e migliorare l'autonomia dei notebook.
di Manolo De Agostini pubblicata il 11 Luglio 2022, alle 11:11 nel canale SoftwareChromeGoogle
Il browser è il programma che rimane più aperto sui nostri portatili e per questo l'uso delle risorse (CPU, RAM, ecc.) rappresenta un tema importante perché ha un impatto diretto sull'autonomia.
Al fine di migliorare l'attuale stato delle cose, in casa Google stanno testando su Chrome una nuova funzionalità chiamata 'Quick Intensive Throttling' in grado di ridurre il tempo di utilizzo della CPU del 10% e quindi di estendere l'autonomia dei sistemi su cui è installato.
Attualmente in test sulle versioni 105 Canary e Dev, questa funzionalità va a espandere quanto introdotto in passato con la funzionalità "Intensive Wake Up Throttling". Quest'ultima impedisce al codice JavaScript di riattivare una scheda più di una volta al minuto dopo che è stata sospesa e nascosta alla visualizzazione per più di 5 minuti. Tale cambiamento ha portato a una riduzione dell'uso della CPU fino a 5 volte e al miglioramento dell'autonomia fino a 1,25 ore.
Con 'Quick Intensive Timer Throttling' si riduce il periodo di 5 minuti a 10 secondi, consentendo a molte più schede sospese di ridurre rapidamente l'utilizzo della CPU e prolungare la durata della batteria. È possibile abilitare la funzionalità tramite l'apposito flag scrivendo chrome://flags/#quick-intensive-throttling-after-loading nella barra degli indirizzi.
Google si aspetta una riduzione nell'uso della CPU fino a circa il 10%, ma ciò non significa che un miglioramento del 10% della durata della batteria, poiché la CPU rappresenta solo una frazione del consumo energetico totale di un sistema. Tuttavia, potrebbe comunque fare una notevole differenza, a seconda di quante schede tenete aperte e dei siti che visitate.
La funzionalità dovrebbe arrivare tra qualche mese su Chrome per tutte le piattaforme - Windows, Chrome OS, Linux, macOS e Android. Anche altri browser basati su Chromium, come Microsoft Edge e Opera, potrebbero decidere di implementarla.
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