NVIDIA ripensa la sua strategia cinese: Blackwell sostituisce Hopper?

NVIDIA sta sviluppando un nuovo acceleratore AI per il mercato cinese basato su architettura Blackwell. Il chip dovrebbe avvalersi di memoria GDDR7 e non HBM, ma conservare la tecnologia NVLink, per rientrare nei nuovi paletti di Washington.
di Manolo De Agostini pubblicata il 19 Maggio 2025, alle 06:47 nel canale Schede VideoBlackwellNVIDIA
Dopo le ulteriori restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti, che hanno bloccato l'esportazione in Cina dell'acceleratore H20, NVIDIA si prepara a introdurre un nuovo chip AI su misura per il mercato cinese. A quanto pare, la GPU a bordo della soluzione non si baserà sull'architettura Hopper bensì la più recente Blackwell.
Secondo indiscrezioni, il nuovo chip sarà affiancato da memoria GDDR7 e non da HBM, in modo da rientrare nei limiti tecnici imposti dalle normative statunitensi. Le specifiche ufficiali non sono ancora note, ma si prevede che il chip offrirà la tecnologia NVLink, elemento chiave per l'uso in ambienti di calcolo distribuito ad alte prestazioni, come i cluster per il training di modelli AI.
Nonostante la sostituzione della memoria HBM con GDDR7 possa comportare una riduzione delle prestazioni, le fonti indicano che la nuova soluzione sarà comunque in grado di gestire modelli di intelligenza artificiale di ampia scala. Non al livello di B200, ma quel tanto che basterà a rientrare nei paletti di Washington.
Il CEO Jensen Huang ha confermato che la famiglia Hopper non verrà ulteriormente modificata, ritenendo l'architettura non più adattabile ai vincoli di esportazione. Al contrario, la serie Blackwell offre una base più flessibile, pur presentando delle limitazioni, come l'assenza nativa del supporto NVLink nei modelli consumer.
NVIDIA sembra determinata a non perdere terreno in un mercato cruciale: la Cina ha rappresentato il 13% del fatturato nell'ultimo anno fiscale, pari a circa 17 miliardi di dollari. In questo contesto, è stato annunciato un nuovo centro di ricerca e sviluppo a Shanghai, a testimonianza del continuo impegno del colosso statunitense nonostante le tensioni geopolitiche.
Secondo alcune indiscrezioni riportate da The Information, NVIDIA avrebbe già informato importanti clienti cinesi - tra cui Alibaba, Tencent e ByteDance - dell'arrivo di chip AI riprogettati per rispettare le normative USA. I primi sample potrebbero essere pronti già a partire da giugno con l'obiettivo di frenare il tentativo di Huawei di colmare eventuali vuoti con le soluzioni della linea Ascend.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'unica vera soluzione sarebbe vietarle in toto, oppure fornire GPU di 3-4 generazioni fa.
L'unica vera soluzione sarebbe vietarle in toto, oppure fornire GPU di 3-4 generazioni fa.
L'obiettivo è rallentare, per quanto più possibile, la macchina cinese, quindi è necessario fornire un prodotto abbastanza buono per renderli dipendenti dalla tecnologia occidentale, altrimenti i cinesi riverseranno tutti i soldi che hanno nella litografia locale rendendosi indipendenti tecnologicamente tra N anno, oppure seguono un'altra via come deepseek e modelli efficienti che comunque hanno perturbato il mercato delle IA
Lo faranno lo stesso, mica sono scemi.
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