NVIDIA può vendere acceleratori IA ad alte prestazioni a G42, l'holding tecnologica degli Emirati Arabi Uniti

Stando a un report di Semafor, il governo degli Stati Uniti ha approvato la vendita dei chip IA di punta di NVIDIA a G42, la holding degli Emirati Arabi Uniti specializzata nell'intelligenza artificiale. La società sarebbe riuscita a spazzare via i timori sulla vicinanza con la Cina.
di Manolo De Agostini pubblicata il 16 Settembre 2024, alle 12:21 nel canale Schede VideoNVIDIAHopper
No alla Cina, sì agli Emirati Arabi Uniti. Stando a quanto riportato da Semafor, gli Stati Uniti avrebbero acconsentito alla vendita degli acceleratori H100 e H200 di NVIDIA a G42, l'holding emiratina che investe nello sviluppo dell'intelligenza artificiale.
"L'approvazione, avvenuta all'inizio dell'anno ma non resa nota, è una pietra miliare per le ambizioni degli Emirati Arabi Uniti e della più ampia regione del Golfo", scrive Semafor. L'area punta a diventare un polo tecnologico globale, ma le preoccupazioni dell'amministrazione Biden sui legami con la Cina ne ostacolavano l'approvvigionamento di GPU ad alte prestazioni, le cui esportazioni sono soggette a limitazioni normative sia per questioni di sicurezza nazionale che predominio tecnologico.
G42 ha rapporti molto stretti con Cerebras, con cui sta sviluppando supercomputer IA basati sull'innovativo e potentissimo Wafer-Scale Engine 3 (WSE-3).
Per ottenere l'approvazione dagli USA, G42 ha adottato importanti misure per soddisfare rigorosi standard di sicurezza. G42 ha interrotto i legami commerciali con le aziende cinesi alla fine del 2023, puntando di fatto sul rapporto con gli Stati Uniti per la futura crescita tecnologica e per superare la dipendenza dal petrolio.
L'azienda si è assicurata che i suoi datacenter fossero costruiti con hardware proveniente da fornitori occidentali, escludendo i componenti cinesi e quindi possibili backdoor. Anche i datacenter più vecchi sono stati privati di qualsiasi componente legato alla Cina, anche se scollegato e inutilizzato.
Inoltre, i nuovi datacenter di G42 utilizzano una crittografia di livello militare (FIPS 140-2) e i sistemi di calcolo sono stati isolati da altri componenti, come telecamere di sicurezza e sistemi di raffreddamento. Clienti, lavoratori e visitatori delle infrastrutture vengono tutti sottoposti a controlli approfonditi e ai cittadini cinesi non è consentito lavorare nei datacenter.
Come se non bastasse, G42 ha assunto appaltatori del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per mettere a punto un team speciale per la difesa dei suoi datacenter, capace di trovare eventuali falle che potrebbero favorire intrusioni da parte dei cinesi o di altri.
Tutto questo, oltre la partnership con Microsoft siglata qualche tempo fa, deve aver spazzato via le preoccupazioni dell'amministrazione statunitense, dando modo a G42 di entrare in lizza per procurarsi gli acceleratori IA più richiesti del momento.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".