NVIDIA nei guai in Cina: accusata di violare la legge anti-monopolio

La State Administration for Market Regulation (SAMR), l'autorità antitrust cinese, ha comunicato (via Bloomberg) che NVIDIA avrebbe violato la legge anti-monopolio in relazione all'acquisizione di Mellanox Technologies, finalizzata nel 2020.

Secondo le autorità di Pechino, l'azienda statunitense non avrebbe rispettato alcune delle condizioni imposte all'epoca per autorizzare l'operazione, che riguardava il fornitore israeliano di soluzioni di rete per datacenter e server.

L'indagine preliminare ha portato a una dichiarazione ufficiale in cui si sottolinea che il procedimento continuerà per accertare la portata delle presunte infrazioni. L'inchiesta si inserisce in un contesto delicato di relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con colloqui bilaterali che si sono tenuti a Madrid in questi giorni.

NVIDIA aveva già segnalato in precedenza di essere sotto la lente dei regolatori cinesi, che avrebbero richiesto di mantenere forniture verso aziende locali come condizione per l'approvazione. L'azienda aveva anche avvertito che la situazione avrebbe potuto comportare multe.

La notizia ha avuto riflessi immediati sui mercati: il titolo NVIDIA ha registrato una flessione di circa il 2% nelle contrattazioni pre-market, evidenziando l'impatto che le tensioni regolatorie e geopolitiche possono esercitare sul gigante dei semiconduttori.