NVIDIA lo sa già: non riuscirà a soddisfare la domanda per il prossimo acceleratore Blackwell

A margine degli ottimi risultati finanziari, NVIDIA ha anticipato che continuerà ad assistere a una forte domanda per i suoi acceleratori anche in futuro: non sfuggirà a questa dinamica anche la sua soluzione di prossima generazione, B100 Blackwell.
di Manolo De Agostini pubblicata il 22 Febbraio 2024, alle 10:31 nel canale Schede VideoNVIDIA
A margine dei risultati trimestrali record, NVIDIA ha fatto un accenno all'arrivo del prossimo acceleratore di intelligenza artificiale, nome in codice B100, dove la B sta per Blackwell.
Previsto per il corso dell'anno, con presentazione alla GTC (GPU Technology Conference) 2024 il 18 marzo, Blackwell dovrebbe spingersi ben le capacità del già potente acceleratore H100, almeno in base a un grafico diffuso dalla società in passato.
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Prestazioni a parte, per cui l'industria nutre un'attesa spropositata, c'è un altro elemento che il mercato vorrebbe migliorasse: la capacità produttiva e quindi la disponibilità degli acceleratori di NVIDIA. A tal proposito, sia il CEO Jensen Huang che il direttore finanziario Colette Kress, hanno messo le proverbiali mani avanti (via CNBC).
"Ogni volta che introduciamo nuovi prodotti, come sapete, il numero aumenta da zero a un numero molto elevato e non è possibile farlo dall'oggi al domani", ha dichiarato Huang. Sebbene i tempi di consegna degli acceleratori siano in miglioramento (secondo gli analisti si è passati da 11 a 3-4 mesi), almeno questo è quanto dicono le indiscrezioni, NVIDIA continua a vendere acceleratori più velocemente di quanto riesca a produrli.
Ancora più chiara del CEO è stato il CFO Kress: "Siamo felici che l'offerta di prodotti con architettura Hopper stia migliorando. La domanda per Hopper rimane molto forte. Possiamo aspettarci che le fornite dei nostri prodotti di prossima generazione saranno limitate poiché la domanda supera di gran lunga l'offerta".
A occuparsi della produzione degli acceleratori di NVIDIA è TSMC. Il problema non è tanto produrre le GPU Hopper, seppur complesse, in volumi adeguati a coprire le richieste, ma fondamentale è anche la fase di packaging avanzato basato su tecnologia CoWoS della stessa TSMC. Alla GPU va affiancata la memoria HBM, posizionando il tutto su un package complesso necessario per far funzionare il tutto.
TSMC ha fatto diversi investimenti per migliorare la propria capacità di produrre packaging avanzati, ma ancora non bastano. Per questo sono circolate voci di un possibile "supporto" da parte di Intel: al momento è solo una voce, non è stato confermato nulla. Tra l'altro, sempre nelle scorse ore, il CEO di Intel Gelsinger non ha nascosto il desiderio di avere NVIDIA e altre società concorrenti tra i clienti di Intel Foundry.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFinché lo fanno su prodotti Enterprise a me interessa 0
ovviamente gli slot dedicati alla produzione gpu gamining verranno ridotti ai minimi termini
Dovrebbe invece, alzeranno i prezzi della roba consumer per liberare spazio produttivo a quella Enterprise che ha ricavi ben più alti.
Le linee produttive quelle sono, sono strettamente correlati i mondi pro e consumer in un periodo storico in cui c'é tantissima richiesta
Esattamente
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