NVIDIA H20 torna in Cina: un errore strategico che gli USA potrebbero pagare caro?

NVIDIA H20 torna in Cina: un errore strategico che gli USA potrebbero pagare caro?

La decisione dell'amministrazione Trump di consentire la ripresa dell'export dell'acceleratore NVIDIA H20 verso la Cina solleva forti critiche. Il timore è che questa mossa possa potenziare lo sviluppo dell'intelligenza artificiale cinese, anche in ambito militare. Il Congresso USA chiede chiarimenti urgenti al Dipartimento del Commercio.

di pubblicata il , alle 08:31 nel canale Schede Video
HopperNVIDIA
 

La decisione dell'amministrazione Trump di rivedere le restrizioni sull'export dei chip AI verso la Cina permette a NVIDIA e AMD di riprendere la commercializzazione degli acceleratori H20 e MI308. Una svolta inattesa, dopo anni di continui inasprimenti delle misure, che ha lasciato qualche strascico.

La notizia ha immediatamente sollevato polemiche, in particolare da parte del presidente della Commissione Selezionata della Camera dei Rappresentanti USA sulla Cina, John Moolenaar, che ha duramente criticato la mossa.

Il chip H20 di NVIDIA, progettato appositamente per il mercato cinese in conformità con le precedenti restrizioni americane, è una soluzione potente e conveniente per l'inferenza AI. Secondo Moolenaar, supera di gran lunga le capacità attuali dei chip prodotti in Cina, come quelli di Huawei, e il suo utilizzo potrebbe significativamente accelerare lo sviluppo di modelli AI avanzati da parte di Pechino.

John Moolenaar

Il rappresentante repubblicano ha indirizzato una lettera al Segretario al Commercio Howard Lutnick chiedendo un incontro entro l'8 agosto per chiarire le ragioni del cambiamento di rotta. Tra i punti critici sollevati ci sono i rischi che gli acceleratori H20 possano finire in supercomputer cinesi in violazione delle norme americane, con potenziali implicazioni militari. Un esempio citato è il modello Hunyuan-Large di Tencent, che avrebbe richiesto cluster di calcolo da oltre 200 PFLOPs - equivalenti a circa 4.550 GPU H20.

Nonostante il Dipartimento del Commercio non abbia ancora formalmente approvato le spedizioni, NVIDIA si aspetta a breve il rilascio delle licenze. L'azienda, insieme ad AMD, aveva stimato in precedenza perdite di oltre 12 miliardi di dollari a seguito del blocco imposto ad aprile. Le versioni "castrate" degli acceleratori AI, come H20 e MI308, erano nate proprio per aggirare i limiti iniziali imposti da Washington.

Le motivazioni ufficiali del rilassamento delle restrizioni rimangono vaghe. Alcuni membri dell'amministrazione sostengono che simili chip sono già accessibili in Cina da altre fonti, mentre altri vedono in questa apertura una leva negoziale nell'ambito delle trattative commerciali legate alle terre rare. Una posizione controversa, vista la sensibilità del settore AI e il suo possibile impiego su due fronti, civile e militare. Inoltre, il via libera potrebbe essere il frutto di un'idea: mantenere gli sviluppatori cinesi ancorati all'ecosistema tecnologico statunitense.

Moolenaar, inoltre, contesta apertamente l'idea che negare le vendite possa semplicemente spostare la domanda verso alternative cinesi. Secondo le stime, Huawei sarebbe in grado di produrre circa 200.000 chip avanzati nel 2025, una cifra nettamente inferiore rispetto ai milioni di chip AI che le aziende americane sono pronte a distribuire. Il rischio, secondo il Congresso, è che la Cina possa utilizzare questi chip per costruire un'infrastruttura AI competitiva e promuovere modelli aperti, gratuiti e sviluppati su hardware statunitense - come nel caso di DeepSeek R1.

Nel frattempo, i legislatori chiedono maggior trasparenza sulle licenze in esame, sulle entità destinatarie e sui controlli per prevenire il trasferimento tecnologico verso soggetti legati all'Esercito Popolare di Liberazione (PLA). Restano sul tavolo anche eventuali modifiche alle aziende sanzionate e nuovi strumenti per rafforzare l'ecosistema tecnologico statunitense, senza alimentare, indirettamente, quello cinese.

6 Commenti
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xatrius21 Luglio 2025, 10:31 #1
Bhe... in fin dei conti, visto che hanno un pagliaccio come presidente, cosa si aspettano? Che le scelte siano sensate e non una parodia...?
regenesi21 Luglio 2025, 11:02 #2

...

Io farei un controllo su chi ha acquistato azione NVIDIA prima di tale manovra cercando di capire se ci sono degli interessi ... "personali"
...
"che pensare male è peccato, ma spesso ci si azzecca" (Cit.)
Doraneko21 Luglio 2025, 11:51 #3
"Non venderemo più chip AI avanzati alla Cina, sennò li usano in ambito militare" -> No! Adesso si svilupperanno i chip per conto loro!

"Venderemo di nuovo i chip AI avanzati alla Cina, altrimenti se li sviluppano per conto loro" -> No! Sennò li usano in ambito militare!

supertigrotto21 Luglio 2025, 12:17 #4
Tanto i cinesi continueranno a sviluppare i loro acceleratori,hanno capito il giochetto
the_joe21 Luglio 2025, 12:19 #5
Originariamente inviato da: Doraneko
"Non venderemo più chip AI avanzati alla Cina, sennò li usano in ambito militare" -> No! Adesso si svilupperanno i chip per conto loro!

"Venderemo di nuovo i chip AI avanzati alla Cina, altrimenti se li sviluppano per conto loro" -> No! Sennò li usano in ambito militare!



In pratica "siamo fottuti"
UtenteHD21 Luglio 2025, 13:14 #6
Li hanno costretti Loro ad arrangiarsi, ed ora che stanno dimostrando che ce la stano facendo, tornano a rivederglieli, orami li avete svegliati, quello che vendete ora sara' usato per migliorare la loro Tech indipendente in tutto da Voi. (mi sa)

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