Le GPU NVIDIA sono "spaziali": H100 presto al centro di un datacenter orbitale

Le GPU NVIDIA sono "spaziali": H100 presto al centro di un datacenter orbitale

Starcloud e Crusoe avviano il progetto dei primi datacenter orbitanti equipaggiati con GPU NVIDIA H100. Alimentati da energia solare e raffreddati dal vuoto cosmico, promettono costi energetici dieci volte inferiori e un impatto ambientale ridotto. Il lancio di Starcloud-1 è previsto per novembre, mentre Crusoe Cloud sarà operativo dal 2027.

di pubblicata il , alle 07:31 nel canale Schede Video
HopperNVIDIA
 

Il primo datacenter orbitale alimentato da GPU NVIDIA è pronto al lancio. Starcloud, startup statunitense parte del programma NVIDIA Inception, e Crusoe, società specializzata in infrastrutture cloud ad alta efficienza energetica, hanno annunciato i rispettivi piani per portare l'elaborazione AI fuori dall'atmosfera terrestre.

A novembre Starcloud lancerà Starcloud-1, un satellite da circa 60 chilogrammi - grande quanto un piccolo frigorifero - che ospiterà una GPU NVIDIA H100 "Hopper", che diventerà il primo acceleratore di classe datacenter mai installato nello spazio. Il sistema offrirà fino a 100 volte la potenza di calcolo delle attuali infrastrutture orbitanti.

Il modulo argentato all'interno del satellite ospita la GPU NVIDIA H100

L'obiettivo è ambizioso: dimostrare la fattibilità di datacenter spaziali alimentati da energia solare diretta, in grado di ridurre i consumi energetici terrestri e abbattere fino a 10 volte i costi energetici complessivi, inclusi quelli di lancio. Secondo Philip Johnston, CEO e cofondatore di Starcloud, "in orbita è possibile disporre di energia rinnovabile quasi illimitata a costo ridotto, con un impatto ambientale minimo rispetto ai data center tradizionali".

Lo spazio offre condizioni fisiche ideali per l'elaborazione ad alte prestazioni. L'assenza di atmosfera e le temperature prossime ai -270 °C consentono un raffreddamento passivo naturale, sfruttando il vuoto come dissipatore termico infinito. Al contempo, la costante esposizione alla luce solare garantisce energia continua senza la necessità di batterie o gruppi di continuità.

Starcloud prevede, in prospettiva, la costruzione di un mega datacenter orbitale da 5 gigawatt, con pannelli solari di 4 km per lato. Una volta operativo, un sistema di questo tipo potrebbe funzionare in modo completamente autosufficiente, senza gravare sulla rete elettrica terrestre né consumare acqua per il raffreddamento, come avviene nei grandi impianti a terra.

Il primo impiego di questi sistemi sarà legato all'analisi dei dati di osservazione terrestre. Elaborare in tempo reale immagini ottiche, dati multispettrali o radar SAR direttamente in orbita permetterà di ridurre i tempi di risposta per applicazioni critiche come il rilevamento di incendi, la previsione meteorologica locale o la gestione dei soccorsi.

L'integrazione con le GPU NVIDIA consentirà di eseguire inferenza e modelli di intelligenza artificiale in loco, evitando la trasmissione di grandi quantità di dati verso la Terra. Starcloud ha inoltre dichiarato di voler eseguire in orbita modelli open come Google Gemma, sfruttando la potenza dell'H100 per dimostrare che anche i large language model possono operare nello spazio.

A seguire, Crusoe - società già nota per l'uso di fonti energetiche alternative nei propri datacenter terrestri - collaborerà con Starcloud per lanciare nel 2026 un proprio satellite equipaggiato con GPU NVIDIA. L'obiettivo è avviare, entro il 2027, i primi servizi cloud pubblici basati su calcolo orbitale, aprendo la strada a quella che l'azienda definisce "una nuova era delle AI factory spaziali".

5 Commenti
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UtenteHD23 Ottobre 2025, 08:25 #1
Beh se riescono ad alimentarli bene, non una sola come test, e per raffreddamento tutto ok che c'e' lo spazio, ottimo. Anche la visione futuristica dei mega database con IA ecc. nello spazio o sulla Luna si sta avverando.

Extra:
Ma avete disattivato la possibilita' di commentare da account normale e lasciato attivo solo dal forum? Solo nel forum mi accetta i commenti e deve essere in 2 passaggi, login, scrivo, invio, richiede login ed infine accettato messaggio.
Doraneko23 Ottobre 2025, 08:43 #2
L'assenza di atmosfera e le temperature prossime ai -270 °C consentono un raffreddamento passivo naturale, sfruttando il vuoto come dissipatore termico infinito.


Questa frase mi lascia sbalordito
regenesi23 Ottobre 2025, 11:40 #3

Perfetto...

... così nel caso "impazzisca" non potremo nemmeno staccargli la spina
Alodesign23 Ottobre 2025, 11:44 #4
Originariamente inviato da: regenesi
... così nel caso "impazzisca" non potremo nemmeno staccargli la spina


Gli lanci un ASAT in remoto e non ha neanche modo di difendersi.
supertigrotto23 Ottobre 2025, 14:07 #5
Quindi Sky N (Nvidia) E (Exterminated) T (Total)
Giacchetto è un T 1000 super ti ultra,anzi si aggiorna è un 5090 super ti ultra titan.

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