Intel Flex (Arctic Sound-M), una nuova serie di GPU per il mondo dei datacenter
Non solo GPU per il mondo mobile o desktop, Intel usa l'architettura Xe HPG anche per soddisfare il mondo dei datacenter, in cui le schede video spingono servizi di streaming e molto altro. Ecco i dettagli sull'offerta Flex.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Agosto 2022, alle 08:21 nel canale Schede VideoAlchemistXeFlexIntel
L'ingresso di Intel nel settore delle GPU dedicate non riguarda solamente il gaming ma anche altri ambiti, come quello dei datacenter. Nelle scorse ore la società statunitense ha annunciato il debutto delle soluzioni della serie Flex, proposte che finora conoscevamo con il nome in codice Arctic Sound-M. Anche queste soluzioni, come le proposte gaming Arc, sono basate su architettura Xe HPG.
La serie Flex di Intel si rivolge a quelle realtà che operano nel cloud e più in particolare nella distribuzione di contenuti multimediali, cloud gaming, intelligenza artificiale, metaverso e altri casi d'uso emergenti nel cosiddetto "visual cloud". Si tratta di un segmento di mercato in rapida crescita, tanto che secondo alcune stime le GPU dedicate a questo ambito raggiungeranno un giro d'affari di 15 miliardi di dollari entro il 2026.

"Siamo nel mezzo di una crescita esplosiva dei pixel guidata da un numero crescente di consumatori e di applicazioni, nonché da risoluzioni più elevate. L'infrastruttura dei datacenter di oggi è sottoposta a forti pressioni per elaborare, codificare, decodificare, spostare, archiviare e visualizzare le informazioni visive. La GPU Intel Flex Series è un progetto rivoluzionario che risponde in modo unico all'attuale domanda di capacità di calcolo fornendo flessibilità e scalabilità per le esperienze immersive di domani", ha dichiarato Jeff McVeigh, vicepresidente e general manager del Super Compute Group di Intel.
Fiore all'occhiello delle GPU Intel Flex è l'encoder AV1 integrato direttamente in hardware, senza dimenticare al tempo stesso lo stack software open-source abilitato da oneAPI che libera gli sviluppatori dagli oneri economici e tecnici dei modelli di programmazione proprietari (chi ha detto CUDA?) e garantisce un ampio supporto per strumenti multimediali, API, framework e codec più recenti.
Inizialmente, le GPU per datacenter Intel Flex offriranno funzionalità di elaborazione e distribuzione dei media e di cloud gaming su Android. Sono due i prodotti annunciati, Flex 140 e Flex 170, entrambi caratterizzati da un sistema di raffreddamento passivo. La prima soluzione è una scheda di dimensioni contenute, con 2 GPU a bordo e un TDP di 75W.
Le due GPU ACM-G11 a bordo hanno rispettivamente 8 Xe-core, per un totale di 16, insieme a 4 Xe Media Engine (due per GPU). Non manca il supporto al ray tracing, mentre la potenza di picco con calcoli FP32 tocca 8 TFLOPs (105 TOPs in INT8). Le GPU sono coadiuvate da 6GB di memoria GDDR6 ciascuna, per un totale di 12GB.
Flex 170, invece, è basata su una sola GPU ACM-G10 con 32 Xe-core e 2 Xe Media Engine, mentre a bordo ci sono 16GB di memoria GDDR6. Il TDP raggiunge i 150W. La scheda, secondo Intel, raggiunge una potenza di calcolo di 16 TFLOPs con calcoli FP32 e 250 TOPs con carichi INT8. Anche in questo caso è supportato il ray tracing in hardware.

La casa di Santa Clara afferma che Flex 140 offre un throughput di transcodifica multimediale 5 volte maggiore e un throughput di decodifica due volte maggiore con consumi pari alla metà rispetto a NVIDIA A10. Per quanto concerne il cloud gaming su Android, una singola GPU Flex 170 può gestire fino a 68 flussi 720p30, mentre Flex 140 arriva a un massimo di 46 flussi 720p30. Ulteriori dettagli potete trovarli in questa nota stampa.
I sistemi dotati di GPU Intel Flex saranno disponibili tramite Dell Technologies, HPE, H3C, Inspur, Lenovo e Supermicro. Nei prossimi mesi l'offerta delle GPU per datacenter di Intel si allargherà e così anche gli ambiti di utilizzo, per andare a coprire campi come il cloud gaming su Windows, AI e carichi di lavoro VDI.













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