Il futuro delle schede GeForce di NVIDIA, tra Lovelace e Hopper
La prossima generazione di schede video NVIDIA GeForce RTX debutterà solo verso la fine del 2022 ma già ora emergono varie indiscrezioni su architetture e caratteristiche tecniche: facciamo il punto dei vari rumors
di Paolo Corsini pubblicata il 26 Luglio 2021, alle 10:31 nel canale Schede VideoNVIDIAGeForceAmpereLovelaceHopper
In questi giorni sono emerse varie indiscrezioni che delineano quelle che potrebbero essere le caratteristiche tecniche delle future generazioni di schede video che NVIDIA renderà disponibili nella propria famiglia di prodotti GeForce. Parliamo quindi delle schede GeForce RTX 40, modelli che non dovrebbero vedere la luce prima della seconda metà del 2022 seguendo la cadenza di 2 anni che separa il lancio di nuove architetture da parte del produttore americano.
Le soluzioni GeForce RTX 3000 al momento disponibili sul mercato sono basate su architettura nota con il nome di Ampere. A questa succederà quella Lovelace, destinata nelle intenzioni dell'azienda americana ad assicurare un ulteriore balzo in avanti in termini di prestazioni con applicazioni 3D. Si vocifera di una proposta top di gamma dotata di ben 144 streaming multiprocessors al proprio interno, ai quali corrispondono 18.432 CUDA cores. A titolo di confronto ricordiamo che le schede GeForce RTX 3090 integrano una GPU con 10.496 CUDA cores raccolti in 82 streaming multiprocessors.
Le proposte Lovelace andranno a scontrarsi con la prossima generazione di schede video sviluppate da AMD: parliamo di quelle Radeon basate su GPU con architettura Navi 3, per la quale le indiscrezioni al momento disponibili parlano di un approccio MCM (Multi Chip Module) con più moduli GPU affiancati tra di loro montati sullo stesso package. Si tratterebbe di fatto dello stesso tipo di approccio adottato per i processori Ryzen, che nelle versioni a più elevato numero di core sono costruiti affiancando più die ciascuno a 8 core.
Anche NVIDIA sembra intenzionata ad adottare questo approccio ma lo farà, stando alle informazioni al momento disponibili, solo con le proposte basate su architettura Hopper che arriverà in commercio dopo quella Lovelace. Da questo alcune speculazioni che aprono la possibilità che NVIDIA possa portare l'architettura Hopper anche nel segmento delle soluzioni consumer, contro un iniziale posizionamento previsto per il solo mercato professionale, così da poter meglio rivaleggiare con le proposte AMD qualora le schede con GPU Navi 3 si rivelassero particolarmente brillanti quanto a prestazioni complessive.
Eventualità a nostro avviso poco probabile in quanto i piani generali, oltre alla fase di design dei chip, per le soluzioni con architettura Lovelace sono ormai stati sicuramente definiti internamente da NVIDIA. SI parla anche di tecnologia produttiva a 5 nanometri per le GPU Lovelace, con produzione a opera della taiwanese TSMC anche se non è al momento dato sapere se con processo N5 o con quello N5P.
Un quadro quindi nel complesso un po' confuso, come del resto deve essere quando si parla di informazioni non ufficiali riferite a prodotti che nella migliore delle ipotesi vedremo al debutto sul mercato tra non meno di 1 anno.
27 Commenti
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Ma va, in base a cosa?
Parliamo di prestazioni/area superiori di circa 25/30%.
Parliamo di prestazioni/area superiori di circa 25/30%.
Le densità teoriche sono le seguenti:
Samsung 8: 61 million transistors per mm².
TSMC N5: 171.3 MTr/mm².
Parliamo di prestazioni/area superiori di circa 25/30%.
Chi rispetto a cosa?
Le valutazioni si fanno comparando uno stesso progetto in termini di prestazioni guadagnate (clock) o energia risparmiata. Non per prestazioni/area. Che già solo per il fatto che la densità raddoppia rispetto agli 8nm usati ora porta le prestazioni a +100%, non il 30% come hai scritto tu.
Vedendo la differenza che c'è ora tra gli 8nm di Samsung e i 7nm di TSMC, per Nvidia il salto ai 5nm di TSMC sarà enorme, in termini di frequenze possibili e riduzioni consumi.
Da vedere quanto invece saliranno i costi, visto che i 5nm saranno contesi un po' da tutti per un po', visto che non è che i nuovi PP sono dietro l'angolo e la lista degli early adopter è cresciuta, non solo più Apple ma anche Intel e Qualcomm che di wafer ne succhiano parecchi ciascuno.
Per i miners si, senz'altro...finalmente i gamers potranno ''aggiornare'' ad ampere nel 2022/2023 pagando schede strausate al prezzo del nuovo, un vero affare.
Per il momento nessun altro coin può sostenere l'industria del mining via GPU.
Leggevo che anche il 5nm di Samsung è inferiore al 5nm di TSMC.
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