GeForce GTX 2070, spunta un engineering sample: non è una semplice RTX 2070 sotto falso nome

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato del prototipo di una GeForce GTX 2080, una soluzione che testimoniava come NVIDIA non avesse da subito coniato il brand RTX per la prima generazione di GPU con supporto al ray tracing. Non sappiamo se l'azienda l'abbia fatto per mantenere il riserbo sul cambio di brand o se avesse davvero accarezzato l'idea di proseguire con il marchio GTX che per lungo tempo ne ha caratterizzato l'offerta.

A ogni modo, pensavamo si trattasse di un unicum, ma nelle scorse ore è spuntata la GeForce GTX 2070, un'altra soluzione GTX con supporto al ray tracing. Questo prototipo è ancora più interessante perché, diversamente dalla RTX 2070 che poi è arrivata sul mercato, prevede 2176 CUDA core, ovvero 128 in meno rispetto alla vera GeForce RTX 2070: in pratica la configurazione della GeForce RTX 2060 Super.

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In base a quanto condiviso dall'utente Jiacheng Liu su X, l'engineering sample usa la stessa GPU vista sulla RTX 2070, identificata come TU106-400A-A1, seppur in configurazione differente. La RTX 2060 SUPER, che è arrivata successivamente, si basa invece su un die chiamato TU106-410-A1.

L'utente X è riuscito a eseguire con successo il flash del BIOS di una GeForce RTX 2070 su questa GTX 2070: l'operazione non ha permesso di sbloccare core o altro, ma ha alzato il power limit a tutto vantaggio del potenziale margine di overclock.

L'appassionato è così riuscito a portare la GeForce GTX 2070 a livelli prestazionali vicini a quelli della GeForce RTX 2070: l'incremento delle frequenze ha colmato parte del gap legato ai CUDA core. Per il resto, il dissipatore e le caratteristiche della GeForce GTX 2070 appaiono identiche a quelle della RTX 2070, logo a parte.

La GeForce GTX 2070, oltre a essere un oggetto per collezionisti, testimonia come NVIDIA non abbia da subito stabilito le specifiche di quella che poi sarebbe diventata la RTX 2070; forse è anche per questo motivo che le indiscrezioni, talvolta, si rivelano non essere del tutto precise rispetto alle specifiche tecniche dei prodotti che arrivano effettivamente sul mercato.