Furto di tecnologie grafiche AMD. Che cosa hanno rubato davvero?

Furto di tecnologie grafiche AMD. Che cosa hanno rubato davvero?

Secondo alcune fonti anonime, AMD non sarebbe stata vittima di un furto di codice sorgente fondamentale per capire l'architettura delle future GPU o stimarne le prestazioni, ma solo di file di relativa importanza su singole funzionalità.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Schede Video
AMDRadeonXboxNavi
 

Qualche giorno fa AMD ha annunciato di essere stata vittima di un furto di proprietà intellettuali in ambito grafico. L'azienda ha parlato genericamente della sottrazione di "file di test" legati a un sottoinsieme di prodotti grafici attuali e futuri. Nelle prime ore si è subito parlato dei progetti di due GPU Navi (Navi 10 e la futura Navi 21), nonché di Arden, la parte grafica del SoC di Xbox Series X.

Anche se l'unico modo per capire concretamente che cosa è stato trafugato è quello di mettere le mani sui quei file, diversi siti stranieri (Wccftech, Extremetech) hanno avuto modo di parlare con persone che quei file dicono di averli visti e di poter dire, con relativa certezza, che non si tratta di alcun "codice sorgente" come invece era trapelato inizialmente.

Ciò andrebbe quindi a confermare le parole di AMD, secondo cui la proprietà intellettuale grafica rubata non è fondamentale per la competitività o la sicurezza dei prodotti grafici. Cosa c'è quindi in quei file che, a detta di chi li ha ottenuti, varrebbero un riscatto di 100 milioni di dollari? Si tratterebbe di file "Verilog" parziali, solitamente usati nella costruzione di processori.

Tali file rappresenterebbero funzioni "singole e isolate" della GPU, non l'intero progetto dell'architettura o aspetti così importanti da pregiudicare, qualora i file finissero nelle mani di un concorrente, le chance di competitività delle future GPU Radeon. Anche i file non ancora pubblicati online sarebbero sempre di importanza relativa e lontani dal potersi definire "codice sorgente". Tra l'altro, i file sarebbero stati scritti con uno schema proprietario compatibile solo con un linguaggio di progettazione interno di AMD, quindi fondamentalmente inutilizzabili da terze parti.

Insomma, sembra che le informazioni trafugate siano solo una piccolissima frazione di ciò che servirebbe per realizzare una GPU. Con quei dati, inoltre, non sarebbe possibile risalire nemmeno alle possibili prestazioni dei prodotti coinvolti. Per quanto concerne la sicurezza, quanto trapelato non dovrebbe (stando alle fonti) mettere a rischio le architetture grafiche di AMD, seppur non si possa escludere del tutto. L'azienda è però certa di non correre pericoli anche a tale riguardo.

In conclusione, a meno che l'autore del furto non abbia qualche "asso nella manica" ancora non noto (i file pubblicati sarebbero solo una prima parte di un pacchetto più ampio), AMD non ha nulla di che temere. L'unica cosa di cui si deve preoccupare è capire come quei file sono arrivati a una terza persona, in modo da rafforzare i controlli e le misure per evitare che ciò accada in futuro.

1 Commenti
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supertigrotto30 Marzo 2020, 11:18 #1
Si vociferava fosse una donna.
La mia ipotesi probabilmente è qualche ex dipendente o ex moglie/fidanzata di qualche dipendente o roba simile.
Vero che esiste lo spionaggio industriale ma riuscire a rubare progetti non è così semplice, almeno che ci sia qualche aggancio all'interno dell'azienda.

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