Fino a 4000 acceleratori Intel Habana Gaudi2 in un supercomputer per i creatori di Stable Diffusion

L'obiettivo di Intel nel settore dell'intelligenza artificiale è quello di primeggiare, come in ogni segmento di mercato in cui compete: mentre NVIDIA rappresenta il punto di riferimento in questo momento storico, Intel ritiene che l'acceleratore Gaudi2 abbia le carte in regola per proporsi come un'alternativa credibile, sia prestazionalmente che in termini di costo.

Recentemente Intel ha diffuso risultati nel test di settore MLPerf che vedono Gaudi2 superare persino NVIDIA H100, ma è bene sottolineare che NVIDIA ha annunciato che introdurrà presto un nuovo software in grado di spremere molte più prestazioni dai suoi acceleratori.

Trofei a parte, Intel sa che deve macinare "casi d'uso" reali e concreti, e non solo fermarsi ai test di settore come MLPerf, per portare gli acceleratori Gaudi2 all'attenzione dell'industria. A tal proposito, nelle scorse ore, la casa di Santa Clara ha annunciato che gli acceleratori Gaudi2 saranno il cuore di un supercomputer che sarà usato da Stability AI - che ha sviluppato Stable Diffusion - per le sue applicazioni di IA generativa.

Il nuovo HPC vedrà al fianco dei processori Intel Xeon Scalable di 5a generazione Emerald Rapids qualcosa come 4000 acceleratori Gaudi2. Qualora l'installazione dovesse filare senza intoppi e i risultati confermare la bontà dell'hardware di Intel, gli acceleratori Gaudi potrebbero trovare maggiore appeal sul mercato.

Nei mesi passati Intel ha rivisitato profondamente i suoi piani nell'ambito degli acceleratori di IA, cancellando il successore di Ponte Vecchio, Rialto Bridge, e rivedendo profondamente i piani per Falcon Shores. Quest'ultimo, inizialmente, doveva integrare sia core CPU x86 e GPU Xe, ma il progetto è mutato e, almeno per la prima generazione, sarà solo una GPU.

Le cose sembrano andare meglio con Gaudi: Gaudi3 ha completato fase di tape out e il debutto è previsto per il 2024. Per questo acceleratoro, realizzato a 5 nanometri, Intel prevede tra le altre cose un miglioramento fino a quattro volte della potenza di calcolo BFloat16 e un aumento della memoria HBM del 50%, da 96 a 144 GB. Dopodiché toccherà a Falcon Shores che dovrebbe fondere il meglio di quanto mostrato da Intel con Ponte Vecchio e la gamma Gaudi.