Blackwell B30A: la GPU che la Cina vuole disperatamente (anche se costerà il doppio)

Blackwell B30A: la GPU che la Cina vuole disperatamente (anche se costerà il doppio)

Nonostante le pressioni di Pechino per ridurre la dipendenza dall'hardware statunitense, i grandi gruppi tecnologici cinesi continuano a puntare sulle GPU di NVIDIA. L'azienda prepara B30A, versione ridotta dell'architettura Blackwell, che potrebbe costare fino al doppio ma offrire prestazioni sensibilmente superiori ad H20.

di pubblicata il , alle 15:31 nel canale Schede Video
NVIDIABlackwell
 

Le aziende tecnologiche cinesi continuano a guardare con interesse alle GPU di NVIDIA, nonostante le autorità di Pechino abbiano espresso più volte la necessità di ridurre la dipendenza da componenti statunitensi. Secondo diverse fonti riportate da Reuters, gruppi come Alibaba, ByteDance e Tencent stanno monitorando da vicino le forniture di H20, chip basato su architettura Hopper che NVIDIA ha ottenuto nuovamente la licenza di esportare in Cina lo scorso luglio.

Parallelamente, cresce l'attesa per il B30A, acceleratore sviluppato a partire dall'architettura Blackwell. Si tratta di una versione "ridotta" del modello B300: mentre quest'ultimo integra due die, il B30A ne utilizza solo uno, garantendo circa metà della potenza per rispettare i limiti imposti dalle restrizioni statunitensi. Le stime indicano un throughput massimo di circa 7,5 PetaFLOPS FP4, 3,75 PetaFLOPS FP6/FP8, 1,875 PetaFLOPS FP16/BF16 e 0,94 PetaFLOPS in TF32.

Il prezzo, secondo fonti interne, dovrebbe aggirarsi tra i 20.000 e i 24.000 dollari, circa il doppio dell'H20 che attualmente costa fra i 10.000 e i 12.000 dollari. Nonostante il raddoppio del listino, i potenziali clienti cinesi ritengono l'offerta competitiva, soprattutto alla luce della compatibilità con l'ecosistema software di NVIDIA e delle prestazioni attese: fino a sei volte superiori rispetto al modello Hopper destinato al mercato locale.

La domanda rimane sostenuta anche perché le alternative domestiche, come le soluzioni di Huawei e Cambricon, soffrono ancora limiti produttivi e prestazionali. Gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno alleggerito in parte le restrizioni, ritenendo preferibile che le aziende cinesi restino legate a hardware NVIDIA piuttosto che migrare verso piattaforme nazionali.

Resta però un contesto complesso: Pechino ha convocato più volte le big tech locali per esprimere preoccupazioni circa i rischi legati all'utilizzo delle GPU americane, senza tuttavia imporre un blocco agli acquisti. Intanto, NVIDIA ha accumulato un inventario di circa 600.000-700.000 H20 e starebbe pianificando di distribuire i primi campioni di B30A già da settembre ai partner cinesi per test preliminari.

Il mercato cinese, che nell'ultimo anno ha rappresentato circa il 13% dei ricavi del colosso californiano, potrebbe valere fino a 50 miliardi di dollari, secondo le stime del CEO Jensen Huang. Tuttavia, le incertezze regolatorie hanno portato NVIDIA a fornire una guidance cauta per i prossimi trimestri, escludendo nelle previsioni le potenziali entrate dal Paese asiatico.

8 Commenti
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UtenteHD04 Settembre 2025, 16:27 #1
Beh si ovviamente voglio il meglio, che per ora e' Nvidia (probabilmente, io nel mio piccolo Linux e Steam Proton vanno perfetti, ma io non faccio testo), poi quando li supereranno bye bye
Alodesign04 Settembre 2025, 16:35 #2
Originariamente inviato da: UtenteHD
Beh si ovviamente voglio il meglio, che per ora e' Nvidia (probabilmente, io nel mio piccolo Linux e Steam Proton vanno perfetti, ma io non faccio testo), poi quando li supereranno bye bye


Nel mentre Nvidia avrà fatto talmente tanti di quei soldi da comprarsi un piccolo stato.
CrapaDiLegno04 Settembre 2025, 17:10 #3
In Cina parlano, fanno grandi proclami, chiedono il rigore per incentivare i produttori interni ma alla fine o vai di tecnologia occidentale o stai nel medioevo.
Era scontato che in Cina stessero aspettano le nuove Blackwell.
Huawei, quella più avanzata nel paese, produce ancora a 7nm e continuerà a farlo per i prossimi 15 anni (a meno di nn invadere Taiwan), che cosa vuoi che tiri fuori in termini di potenza assoluta e consumi? Di roba che poi si piazza in migliaia di esemplari, per cui raddoppiare l'efficienza significa risparmiare un botto in energia e nei tempi di calcolo.
Ripper8904 Settembre 2025, 17:14 #4
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
In Cina parlano, fanno grandi proclami, chiedono il rigore per incentivare i produttori interni ma alla fine o vai di tecnologia occidentale o stai nel medioevo.
Era scontato che in Cina stessero aspettano le nuove Blackwell.
Huawei, quella più avanzata nel paese, produce ancora a 7nm e continuerà a farlo per i prossimi 15 anni (a meno di nn invadere Taiwan), che cosa vuoi che tiri fuori in termini di potenza assoluta e consumi? Di roba che poi si piazza in migliaia di esemplari, per cui raddoppiare l'efficienza significa risparmiare un botto in energia e nei tempi di calcolo.

Non serve a nulla invadere Taiwan, serve una produzione propria di macchine EUV, che sarebbero già in sviluppo.
A Taiwan non producono mica macchinari EUV, li comprano soltanto, non otterrebbero chissà quale know how sulla produzione di questi ultimi.
CrapaDiLegno05 Settembre 2025, 01:10 #5
Originariamente inviato da: Ripper89
Non serve a nulla invadere Taiwan, serve una produzione propria di macchine EUV, che sarebbero già in sviluppo.
A Taiwan non producono mica macchinari EUV, li comprano soltanto, non otterrebbero chissà quale know how sulla produzione di questi ultimi.


Qui in occidente ci abbiamo messo 25 anni a creare una macchina EUV funzionante.
Fai che in Cina sono avvantaggiati perché partono da conoscenze già affermate (leggi pure possono copiare) meno di 10 anni non ci mettono a far uscire il primo transistor realizzato in EUV, 15 anni secondo me è il tempo più giusto perché riescano creare il primo mini chip funzionante.
Oltre al laser devi fare tutta la catena per la litografia e questa comprende elementi di chimica, materiali e lavorazioni che attualmente in Cina non sono stati sviluppati: banalmente le maschere. Qui in occidente ci stanno mettendo anni ad aumentare le potenze dei laser EUV, che equivale a diminuire i tempi di esposizione e quindi aumentare il ritmo di produzione, non perché i laser non ce la fanno, ma non ce la fanno le maschere che letteralmente si sciolgono sotto potenze troppo alte. Una maschera costa diverse decine di migliaia di euro, se non centinaia, e doverle sostituire troppo spesso è un bel problema di costi.
In Cina stanno ancora cercando di trovare il modo di generare un laser EUV.
GLaMacchina05 Settembre 2025, 09:11 #6
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Qui in occidente ci abbiamo messo 25 anni a creare una macchina EUV funzionante.
Fai che in Cina sono avvantaggiati perché partono da conoscenze già affermate (leggi pure possono copiare) meno di 10 anni non ci mettono a far uscire il primo transistor realizzato in EUV, 15 anni secondo me è il tempo più giusto perché riescano creare il primo mini chip funzionante.
Oltre al laser devi fare tutta la catena per la litografia e questa comprende elementi di chimica, materiali e lavorazioni che attualmente in Cina non sono stati sviluppati: banalmente le maschere. Qui in occidente ci stanno mettendo anni ad aumentare le potenze dei laser EUV, che equivale a diminuire i tempi di esposizione e quindi aumentare il ritmo di produzione, non perché i laser non ce la fanno, ma non ce la fanno le maschere che letteralmente si sciolgono sotto potenze troppo alte. Una maschera costa diverse decine di migliaia di euro, se non centinaia, e doverle sostituire troppo spesso è un bel problema di costi.
In Cina stanno ancora cercando di trovare il modo di generare un laser EUV.


Beh i laser EUV in Europa si contano sulle dita di una mano e non hanno applicazioni industriali (si chiamano laser a elettroni liberi). Le sorgenti per la litografia EUV non sono laser e se lo fossero tutto il baraccone litografico sarebbe estremamente più semplice ed economico. I primi che riusciranno a realizzare sistemi litografici con laser EUV/XUV avranno la supremazia tecnologica e li la sfida è aperta.
supertigrotto05 Settembre 2025, 13:29 #7
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Qui in occidente ci abbiamo messo 25 anni a creare una macchina EUV funzionante.
Fai che in Cina sono avvantaggiati perché partono da conoscenze già affermate (leggi pure possono copiare) meno di 10 anni non ci mettono a far uscire il primo transistor realizzato in EUV, 15 anni secondo me è il tempo più giusto perché riescano creare il primo mini chip funzionante.
Oltre al laser devi fare tutta la catena per la litografia e questa comprende elementi di chimica, materiali e lavorazioni che attualmente in Cina non sono stati sviluppati: banalmente le maschere. Qui in occidente ci stanno mettendo anni ad aumentare le potenze dei laser EUV, che equivale a diminuire i tempi di esposizione e quindi aumentare il ritmo di produzione, non perché i laser non ce la fanno, ma non ce la fanno le maschere che letteralmente si sciolgono sotto potenze troppo alte. Una maschera costa diverse decine di migliaia di euro, se non centinaia, e doverle sostituire troppo spesso è un bel problema di costi.
In Cina stanno ancora cercando di trovare il modo di generare un laser EUV.

Non sono propriamente laser però la cina sta lavorando a dei mini acceleratori da usare nella produzione di semiconduttori,in questo modo salterebbero a piè i brevetti usa sulla lunghezza d'onda da usare nella litografia dei semiconduttori.
Da quando hanno saputo questo,anche l'occidente cerca di lavorare su questa tecnica.
Da quei pochi dati usciti,sembra che usando le onde di luce emesse dagli acceleratori,siano di molto più precise delle macchine euv e fra l'altro,meno energivore.
Il problema è creare mini acceleratori in modo da ridurre gli ingombri,consumi e usabilità.
CrapaDiLegno05 Settembre 2025, 14:12 #8
Certo, mini acceleratori... Nessun problema di spazi, costi, tecnologia, energia (meno energivori?), controllo, precisione (la luce non la emetti a pochi cm dal bersaglio)... Roba da niente.
In confronto i 25 anni per fare uno scanner EUV sono stati sprecati. Che sciocchi. Perché non ci hanno pensato prima?
Poi rimangono gli altri problemi a valle dell'emettitore di luce.
10 anni se ci mettono tanti ma tanti soldi da corrompere qualche super tecnico occidentale e imbroccano subito la strada giusta. 15 se hanno qualche intoppo. 20 se contano solo sulla loro tecnologia.

Rimarranno affamati di chip occidentali per diverso tempo.

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