[Aggiornata] NVIDIA non fa sconti all'amministrazione Biden: critica aspra sulle nuove norme e strizza l'occhio a Trump

[Aggiornata] NVIDIA non fa sconti all'amministrazione Biden: critica aspra sulle nuove norme e strizza l'occhio a Trump

Pochi giorni prima di concludere il mandato, l'amministrazione Biden ha emanato un aggiornamento delle norme sulle esportazioni. Stavolta, però, NVIDIA non si è trattenuta e ha criticato aspramente le novità introdotte.

di pubblicata il , alle 18:45 nel canale Schede Video
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Negli ultimi giorni che separano il passaggio di testimone da Joe Biden a Donald Trump, l'amministrazione del presidente uscente ha emanato un aggiornamento della normativa sulle esportazioni della tecnologia americana denominata "AI Diffusion". Stavolta, però, NVIDIA non si è trattenuta e, in una dichiarazione pubblica, ha criticato aspramente l'ultima manovra a firma Biden-Harris.

In sintesi, l'amministrazione uscente ha aggiornato le normative sull'esportazione della tecnologia per l'intelligenza artificiale. In particolare, ha suddiviso le entità dell'intero globo in tre categorie, ognuna delle quali presenta delle limitazioni all'acquisto delle GPU e alla diffusione della tecnologia per l'intelligenza artificiale.

"Nelle mani sbagliate, i potenti sistemi di intelligenza artificiale hanno il potenziale per esacerbare significativi rischi per la sicurezza nazionale, consentendo anche lo sviluppo di armi di distruzione di massa, supportando potenti operazioni informatiche offensive e favorendo violazioni dei diritti umani, come la sorveglianza di massa" si legge nella nota emanata dalla Casa Bianca. "Per migliorare la sicurezza nazionale e la forza economica degli Stati Uniti, è essenziale che non delocalizziamo questa tecnologia critica e che l'intelligenza artificiale mondiale viaggi su rotaie americane".

Con queste premesse, l'amministrazione ha suddiviso tutte le aziende e le nazioni in macrogruppi, seppur la nota si presenti piuttosto confusionaria – e sembra che il testo completo non sia da meno.

La Casa Bianca scrive quanto segue:

  • Non si applicano restrizioni alle vendite di chip a 18 alleati e partner chiave. Questa flessibilità consente alle giurisdizioni con solidi regimi di protezione tecnologica ed ecosistemi tecnologici allineati con la sicurezza nazionale e gli interessi di politica estera degli Stati Uniti di beneficiare di acquisti su larga scala senza soluzione di continuità.
  • Gli ordini di chip con una potenza di calcolo collettiva fino a circa 1.700 GPU avanzate non richiedono una licenza e non contano nei limiti nazionali dei chip. La stragrande maggioranza degli ordini di chip rientra in questa categoria, in particolare quelli effettuati da università, istituzioni mediche e organizzazioni di ricerca per scopi chiaramente innocui. L'elaborazione semplificata di questi ordini rappresenta un miglioramento rispetto allo status quo, accelerando rapidamente le spedizioni a basso rischio di tecnologia statunitense in tutto il mondo.
  • Le entità che soddisfano elevati standard di sicurezza e affidabilità, e hanno sede presso stretti alleati e partner, possono ottenere lo status di "Universal Verified End User" (UVEU) altamente affidabile. Con questo status, possono quindi collocare fino al 7% della loro capacità di calcolo AI complessiva in paesi in tutto il mondo, probabilmente ammontando a centinaia di migliaia di chip. Questo status di fiducia viene concesso su base globale e duratura, consentendo alle entità responsabili di espandersi rapidamente e in modo flessibile e rafforzando la leadership globale degli Stati Uniti e degli alleati, mantenendo al contempo la formazione di una frontiera in patria.
  • Le entità che soddisfano gli stessi requisiti di sicurezza e hanno sede in qualsiasi destinazione che non sia un paese di interesse possono richiedere lo status di "National Verified End User", che consente loro di acquistare una potenza di calcolo equivalente a un massimo di 320.000 GPU avanzate nell'arco di due anni. Questa disposizione consente alle entità nazionali affidabili di beneficiare della tecnologia avanzata degli Stati Uniti, servendo clienti locali, governativi e regionali, proteggendosi al contempo dai rischi di deviazione.
  • Le entità non-VEU situate al di fuori degli stretti alleati possono comunque acquistare grandi quantità di potenza di calcolo, fino all'equivalente di 50.000 GPU avanzate per paese. Questo limite assicura che la tecnologia statunitense sia disponibile per servire governi stranieri, operatori sanitari e altre aziende locali.

Le nuove regole appaiono piuttosto fumose dalla nota stampa, ma pare che anche il documento da oltre 200 pagine redatto dall'amministrazione sia poco chiaro, tanto da aver scatenato l'ira di NVIDIA che stavolta non si è risparmiata e ha contestato con durezza la manovra Biden.

"L'amministrazione Biden ora cerca di limitare l'accesso alle applicazioni informatiche mainstream con il suo decreto senza precedenti e fuorviante 'AI Diffusion', che minaccia di far deragliare l'innovazione e la crescita economica in tutto il mondo" ha scritto NVIDIA in un post pubblicato sul Blog.

"Nei suoi ultimi giorni in carica, l'amministrazione Biden cerca di indebolire la leadership americana con un pantano normativo di oltre 200 pagine, redatto in segreto e senza un'adeguata revisione legislativa. Questa eccessiva estensione imporrebbe un controllo burocratico su come i principali semiconduttori, computer, sistemi e persino software americani vengono progettati e commercializzati a livello globale. E nel tentativo di manipolare i risultati di mercato e soffocare la concorrenza, la linfa vitale dell'innovazione, la nuova legge dell'amministrazione Biden minaccia di sperperare il vantaggio tecnologico duramente conquistato dall'America".

Tuttavia, mentre l'amministrazione uscente ritiene che questa normativa semplifichi la distribuzione della tecnologia americana e garantisca più spazio di manovra rispetto alla precedente, NVIDIA la boccia al punto tale da non specificare quali siano nel concreto i limiti che imporrebbe.

Al contempo, elargisce un attestato di stima a Trump che, secondo NVIDIA, "ha dimostrato che l'America vince attraverso l'innovazione, la competizione e condividendo le nostre tecnologie con il mondo, non ritirandosi dietro un muro di ingerenza governativa".

Non va dimenticato, però, che fu proprio l'amministrazione Trump a istituire la cosiddetta "Blacklist" che ha tagliato fuori numerose società cinesi – e non solo – dall'accesso alla tecnologia americana, come Huawei.

Per tale ragione, non ci aspettiamo che il nuovo presidente revochi completamente le norme che regolamentano la distribuzione della tecnologia proprietaria nel mondo e, nel caso specifico, delle GPU abilitate all'intelligenza artificiale.

Sappiamo, però, che il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, ha espresso parole di elogio nei confronti di Donald Trump e ha dichiarato che sarebbe felice di incontrarlo per sviluppare insieme un piano che consenta all'economia americana di crescere mantenendo la leadership tecnologica.

"Non vediamo l'ora di tornare a politiche che rafforzino la leadership americana, sostengano la nostra economia e preservino il nostro vantaggio competitivo nell'intelligenza artificiale e oltre" si chiude la nota di NVIDIA.

Aggiornamento: nelle scorse ore anche la Commissione europea ha rilasciato una dichiarazione in merito alle nuove politiche sulle esportazioni, esprimendo preoccupazione per le norme emanate dall'amministrazione Biden.

"Siamo preoccupati per le misure adottate oggi dagli Stati Uniti che limitano l'accesso alle esportazioni di chip AI avanzati per determinati Stati membri dell'UE e le loro aziende" si legge in un comunicato sul sito ufficiale della Commissione. "Riteniamo che sia anche nell'interesse economico e di sicurezza degli Stati Uniti che l'UE acquisti chip AI avanzati americani senza limitazioni: cooperiamo strettamente, in particolare nel campo della sicurezza, e rappresentiamo un'opportunità economica per gli Stati Uniti, non un rischio per la sicurezza".

12 Commenti
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OrazioOC13 Gennaio 2025, 19:07 #1
Se non la smettete di ammiccare alla Cina(ad iniziare dal CEO) Trump vi rimette in fila.
vroomax13 Gennaio 2025, 19:41 #2
Cervello fino, il tuo beniamino ha stracciato l'ultima speranza di una limitazione al riscaldamento globale, sta per emanare leggi che danneggeranno la nostra economia, vuole Panama e la Groenlandia. Un certo baffetto psicopatico del secolo scorso gli assomiglia parecchio.
HW202113 Gennaio 2025, 23:22 #3
Secondo me il periodo del COVID ha mandato fuori di testa l'umanità intera che sostiene e si contraddice giornalmente senza un minimo di logica e razionalità

NVidia critica Biden e strizza l'occhio a Trump ma Trump non è paggio di Biden
di tenersi strette dentro casa le tecnologie create in casa

Non è stato Trump a mettere i bastoni tra le ruote a Huawei costringendola a tirarsi fuori nella competizione con Samsung e Apple nel produrre gli smartphone?

Non è stato Trump che mise i dazi per i prodotti d'importazione soprattutto quelli cinesi?

NVidia se strizza l'occhi a Trump sta saltando dalla padella alla brace
Ripper8913 Gennaio 2025, 23:33 #4
Originariamente inviato da: vroomax
Cervello fino, il tuo beniamino ha stracciato l'ultima speranza di una limitazione al riscaldamento globale, sta per emanare leggi che danneggeranno la nostra economia, vuole Panama e la Groenlandia. Un certo baffetto psicopatico del secolo scorso gli assomiglia parecchio.
Il cervello fino lo posseggono quelli che la pensano esattamente così.
Strapparsi i capelli per l'ideologia green quando il territorio occidentale rappresenta solo una minuscola percentuale di inquinamento globale ......

Ma soprattutto si continua a pensare che alla gente freghi del green quando questi sono pensieri diffusi dalla stampa e dalla politica.
In realtà alla stragrande maggioranza della popolazione mondiale con l'eco-ansia si ci pulirebbe tranquillamente il sedere la mattina o lo baratterebbe senza pensarci troppo in cambio di un portafoglio anche solo leggermente più gonfio.

Trump strizza l'occhio agli interessi USA e soprattutto ai soldi, in special modo quelli generati sul territorio e non da industrie piazzate chissà dove.
Pensieri che dovremmo fare anche noi se appunto non avessimo il cervello come hai detto tu.

vuole Panama e la Groenlandia
E' la prima potenza mondiale sul pianeta e controlla la maggior parte dell'economia mondiale, oltre ad essere l'unico esportatore di tecnologia nel mondo ed attualmente l'unico e solo fulcro di tutta l'alleanza atlantica.
Se volessero veramente Panama e Groenlandia farebbero bene non solo a pretenderle ma a prenderle.
Max Power13 Gennaio 2025, 23:55 #5
Originariamente inviato da: Ripper89
Il Strapparsi i capelli per l'ideologia green quando il territorio occidentale rappresenta solo una minuscola percentuale di inquinamento globale ......


Ma questo non vuol dire "andare avanti a copertoni bruciati"

Originariamente inviato da: Ripper89
... un portafoglio anche solo leggermente più gonfio.


Figurarsi che c'è chi che si riempie il portafoglio col green


Originariamente inviato da: Ripper89
l'unico esportatore di tecnologia nel mondo


Morto un papa, se ne fa un altro...

Originariamente inviato da: Ripper89
Se volessero veramente Panama e Groenlandia farebbero bene non solo a pretenderle ma a prenderle.



Se vogliono mettersi contro L'UNICO vero alleato, facciano pure.

Ma il giorno dopo: USA fuori dall'Europa (basi US, Nato, ecc ecc)

Obbiettivo 10k testate nucleari (così, per non farci mancare nulla) almeno le centrali servirebbero a qualcosa
E perché no, una bella "blindatura" del Mediterraneo...

Se l'obbiettivo è quello di stare sul C al mondo intero, c'è la stanno facendo...

POI PERÒ, continuano a fare case di carta pesta e con un fiammifero bruci una città...
LMCH14 Gennaio 2025, 00:22 #6
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Pochi giorni prima di concludere il mandato, l'amministrazione Biden ha emanato un aggiornamento delle norme sulle esportazioni. Stavolta, però, NVIDIA non si è trattenuta e ha criticato aspramente le novità introdotte.


Diciamo che non si trattengono solo ora che sta per subentrare una nuova amministrazione e così cercano pure di "guadagnare punti simpatia" con quella subentrante sperando di non venir ulteriormente bastonati sugli export.
capellone2414 Gennaio 2025, 08:12 #7
Chissà perché questi ceo delle big tech si scoprono tutti galletti quando il vecchio gallo sta per uscire dall’aia. In generale non sopportano le regole, pensano che iil loro mondo sia una sorta di paradiso off shore, appena gli metti qualche paletto gridano al liberticidio . Davvero insopportabili.
^VaMpIr0^14 Gennaio 2025, 08:20 #8
Ad ogni avvicendarsi di Presidenti, c'è anche il riposizionamento strategico di lingue.
benderchetioffender14 Gennaio 2025, 09:50 #9
Originariamente inviato da: ^VaMpIr0^
Ad ogni avvicendarsi di Presidenti, c'è anche il riposizionamento strategico di lingue.


si ma questo giro siamo a livelli veramente imbarazzanti

e mi preoccupa abbastanza perchè l'AI sarà veramente un game changer nei prossimi anni, pensare che sia tutto freefreefreeee senza remore schiaccerà ulteriormente la faccia nel fango a chi non ha strumenti per interpretare il mondo.
Certo, già oggi coi cookies hanno imbastito un bel circo di manipolazione, ma con l'AI sarà ennesima potenza (che schifo)
CYRANO14 Gennaio 2025, 10:00 #10
Bene, anche nvidia ha capito chi domanda adesso.



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