HYTE Y40: un case ATX quasi perfetto, forse il migliore nella sua fascia
Abbiamo avuto l'opportunità di dare uno sguardo da vicino al nuovo HYTE Y40, un case mid-tower decisamente compatto, ma capace di offrire sufficiente spazio per le build di fascia alta. A colpirci, oltre che il design, è stata la qualità costruttiva e la cura con cui è realizzato ogni singolo aspetto del case, dal telaio alla verniciatura. Un case che eccelle sotto quasi tutti i punti di vista, anche se su un paio di fronti ci saremmo aspettati uno sforzo in più.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 16 Febbraio 2024, alle 15:44 nel canale SistemiHYTEgaming hardware
Abbiamo avuto un primo approccio con HYTE, produttore di case che da qualche anno si è costruito un'ottima reputazione per la qualità delle sue proposte, unita a un design fuori dagli schemi e particolarmente apprezzato. L'Y60 è stato indubbiamente un successo e l'Y70 Touch (che speriamo di testare) ha confermato il trend positivo. A questo punto ci siamo chiesti: ma il resto della gamma?
Così abbiamo richiesto un "incontro ravvicinato" con il più piccolo della lineup HYTE, l'Y40 - attualmente disponibile su Drako.it in tutte le varianti di colore al prezzo di 149,90 euro. Si tratta di un mid-tower ATX all'apparenza piuttosto tradizionale, ma come vedremo più avanti a distinguere la soluzione di HYTE dalla concorrenza sono i dettagli.
Possiamo anticiparvelo: il case ci è piaciuto e non poco, per una serie di accorgimenti che non sono assolutamente scontati. Tuttavia, c'è stato anche qualche aspetto che non abbiamo apprezzato, e non perché infici la qualità generale, ma piuttosto riducono sensibilmente quella sensazione di prodotto premium che abbiamo avuto appena tirato fuori dalla scatola.
Un case piccolo, ma capiente
Partiamo dalle dimensioni dell'HYTE Y40 che sono decisamente compatte: il case misura 439 x 240 x 472 mm (H x W x L). Il volume interno è di 50 litri, sufficiente a integrare componenti di fascia alta, incluse le schede video di ultima generazione oltre i tre slot.
Nella dotazione è compreso un cavo riser il cui connettore per la scheda madre è racchiuso in un guscio che, seppur realizzato in plastica, è rifinito davvero bene e dona un aspetto molto più ordinato alla build. A tal proposito, HYTE ha strutturato il case per ospitare schede video verticali fino a 4 slot, lasciando comunque una tolleranza più che sufficiente alla corretta areazione della GPU.
La dotazione, inoltre, prevede anche due ventole da 120 mm: una posteriore e una inferiore. Non sono RGB e in effetti due risultano poche, avremmo sicuramente gradito un paio di ventole laterali in mancanza di quelle frontali, assenti per lasciare una più ampia vista sull'hardware attraverso il pannello in vetro temperato.
Ampia la camera dedicata all'alimentatore, anche se la presenza della ventola potrebbe creare qualche piccola difficoltà nella fase di gestione dei cavi. Nulla di particolarmente impegnativo, ma se doveste optare per alimentatori prestanti e magari un set di cavi sleevati, potrebbe essere complicato per la ventola svolgere correttamente il suo ruolo.
Tuttavia, rimane notevole la camera dedicata al cable management: vi sono circa 26 mm di profondità – esclusa l'area per le tre ventole affiancate alla scheda madre – più di quanto ci saremmo aspettati da un case così compatto. Inoltre, la quantità di occhielli per le fascette in nylon o in velcro è davvero abbondante, in grado di garantire il miglior posizionamento possibile in ogni circostanza.
Sul versante dello storage, forse si sarebbe potuto fare di più, lasciando la possibilità all'utente di scegliere tra la ventola inferiore o qualche gabbia removibile per HDD. L'HYTE Y40, infatti, supporta esclusivamente due unità SATA da 2,5" avvitate dietro la scheda madre. È possibile installare dischi da 3,5", ma in questo caso lo spazio è sufficiente per una sola unità.
Design classico, realizzazione al top
Il design, a differenza delle soluzioni top di gamma della casa, non sconvolge quello che è un mercato già piuttosto variegato. Un tradizionale parallelepipedo con un'ampia visione sull'hardware che, al di là della compattezza che abbiamo apprezzato, non propone alcuna differenza significativa rispetto alla concorrenza.
Se però, l'aspetto risulta piuttosto familiare, dobbiamo ammettere che la costruzione è davvero eccellente. Lo scheletro è realizzato in acciaio verniciato nero e ci ha trasmesso un forte senso di solidità grazie a uno spessore della lamiera superiore rispetto ad altre soluzioni di fascia media.
Anche le paratie sono realizzate in metallo, nel nostro caso con una finitura rossa piuttosto accesa, per una combinazione di colori di riferimento per il settore gaming: il contrasto tra nero e rosso, ampiamente adottato da numerosi produttori sia di hardware che di periferiche, fa sempre la sua figura.
Peraltro, non possiamo fare a meno di notare la cura con cui è stata realizzata la verniciatura. La nostra unità non presenta alcun tipo di sbavatura o colatura, tutto è preciso al millimetro e anche le parti esterne sfoggiano una robustezza difficilmente riscontrata in altri prodotti anche di fascia superiore. Insomma, la sensazione che trasmette è quella di un prodotto fatto per durare e resistere anche alle sollecitazioni di chi si approccia per la prima volta all'assemblaggio di un PC.
A colpirci però sono stati proprio i pannelli. Innanzitutto, abbiamo apprezzato (e non poco) la possibilità di smontare l'intero case senza alcuna necessità di attrezzi. Sia i due pannelli (superiore e laterale) che quello in vetro presentano un sistema a incastro intuitivo, semplice e sorprendentemente stabile (i pannelli si agganciano alla perfezione senza alcun tipo di tolleranza che potrebbe causare vibrazioni).
Ma non è tutto: HYTE fa un ampio utilizzo della plastica, una premessa che potrebbe far storcere il naso a qualcuno. In realtà anche le parti in plastica sono rifinite in maniera eccellente e sono state adattate ai diversi pannelli in modo da garantire una maggiore robustezza. In qualche modo godono anche di proprietà fonoassorbenti che non costringono a scegliere tra un PC silenzioso o ben arieggiato: semplicemente è possibile ottenere entrambe le condizioni.
Come si può vedere dalle immagini, la plastica riveste completamente i pannelli interni, seguendo le linee delle feritoie e donando un aspetto più premium e pulito al case. Il vantaggio maggiore è la rigidità: dovrete impegnarvi per flettere o piegare i pannelli, e chi ha dimestichezza con l'assemblaggio sa quanto è semplice deformare le pareti di un case.
Sulla dotazione si poteva fare uno sforzo in più
Della dotazione ne abbiamo già accennato e in realtà non c'è molto altro da dire. Il case viene fornito con due ventole da 120 mm, un cavo riser e una scatolina con l'essenziale per assemblare il PC. È proprio questo l'aspetto su cui, a nostro avviso, si poteva fare di meglio.
Nella suddetta scatolina sono presenti: 18 viti per scheda madre o SSD, 5 viti per HDD, 5 viti per l'alimentatore, 5 fascette in nylon e uno splitter per cuffie e microfono. Nella parte anteriore infatti, insieme alle due porte USB Type-A, alla USB Type-C e al pulsante di accensione, trova posto un jack combinato da 3,5mm.
Lo splitter è senza dubbio un accessorio apprezzabile, ma considerando il costo del case che non si propone esattamente come entry-level, ci saremmo aspettati qualcosa in più. Ad esempio, avremmo voluto qualche fascetta in velcro riutilizzabile oltre che, come già detto, un paio di ventole in più.
Tuttavia, un plauso va fatto per i filtri antipolvere, presenti praticamente per ogni ventola installabile nel case. Due sono quelli nella parte inferiore: uno per la ventola diretta verso la GPU, l'altro per la ventola dell'alimentatore. In questo caso i filtri sono completamente rimovibili e possono essere puliti sotto acqua corrente – naturalmente andranno rimontati dopo una perfetta asciugatura.
Gli altri, invece, sono integrati nei pannelli, fusi nel rivestimento in plastica interno. Una soluzione che abbiamo apprezzato perché in questo modo la rete a maglie rimarrà inevitabilmente sempre ben distesa e rigida grazie al rinforzo in plastica, a differenza dei filtri removibili dove, a seguito di qualche pulizia, inizia ad allentarsi o perfino a staccarsi dal telaio. Naturalmente, non sarà possibile utilizzare l'acqua, ma la pulizia risulterà comunque estremamente semplice.
Conclusioni
L'HYTE Y40 è un case compatto, pensato per chi desidera elevate prestazioni in un formato discreto e posizionabile praticamente ovunque. Da questo punto di vista, le dimensioni sono probabilmente ideali per le build di fascia alta, anche laddove si volesse optare per il raffreddamento a liquido, naturalmente orientandosi di conseguenza sulle dimensioni dei radiatori.
La dotazione è essenziale così come le possibilità di espansione. Sul fronte dello storage a nostro avviso si poteva fare uno sforzo in più, anche se è evidente la direzione in cui si proietta questo case: configurazioni di ultima generazione con componenti di alta gamma, non c'è più spazio per le glorie del passato.
Insomma, uno chassis dalle forme tradizionali che non sconvolgerebbe il mercato se non fosse per due aspetti: design e qualità costruttiva. Per quanto riguarda il primo, non possiamo non apprezzare il vetro anteriore che offre una vista completa della camera interna da molte più angolazioni e senza soluzione di continuità. Se la forma rimane quella di un parallelepipedo, l'impatto visivo è sicuramente interessante.
Ancora meglio, però, sono i materiali e la loro lavorazione. Smontare e rimontare l'Y40 è letteralmente un gioco da ragazzi: semplice, veloce e senza alcuna necessità di strumenti aggiuntivi. Allo stesso tempo, non vi sono tolleranze o parti ballerine, tutto si incastra alla perfezione mantenendo ogni parte allineata al millimetro.
Non si tratta di un case economico: l'HYTE Y40 attualmente è rintracciabile online nell'intorno dei 150 euro, un prezzo sopra la media senza dubbio. Tuttavia, si tratta anche di un prodotto che sposa standard piuttosto elevati sotto ogni punto di vista. Se a questo aggiungiamo che viene fornito in dotazione un cavo riser PCIe 4 esclusivo – separatamente ha un costo di circa 80 euro – davvero ben realizzato dal punto di vista costruttivo ed estetico, allora non possiamo che dirvi: sì, vale quello che costa.
Se volete un case ATX compatto, con una qualità costruttiva eccellente e un design curato nei minimi particolari, allora l'HYTE Y40 è quello che fa per voi. Uno chassis che ha tutte le carte in regola per posizionarsi tra le migliori soluzioni del suo segmento.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl case mini ITX che tengo in salotto ha più spazio per i dischi
Ridicolo
I 3.5"...
Non si installano più...E chi ne ha a decine dagli anni passati cosa fa?
Compra un Phanteks .. ce ne ho messi 10 ...
anche troppi, al prossimo pc voglio solo nvme dentro il case, ora non posso perchè la scheda madre attuale supporta solo 2 nvme e non voglio utilzzare adattatori a parte.
Gli hd meccanici in das/nas o box esterni con server dedicati
Per non parlare dei colori
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