Da IBM un computer grande come un granello di sale
Il nuovo "computer più piccolo del mondo" di IBM ha una potenza paragonabile ad un sistema x86 del 1990. Entro cinque anni lo troveremo ovunque
di Nino Grasso pubblicata il 20 Marzo 2018, alle 10:41 nel canale SistemiIBM
In occasione della IBM Think 2018 IBM ha mostrato un primo prototipo di quello che considera il computer più piccolo del mondo, grande come un granello di sale. Con una superficie di 1 x 1 millimetro il computer integra "centinaia di migliaia" di transistor e la sua produzione costa meno di 10 centesimi di dollaro. Nella foto che riportiamo qui di seguito, nella fattispecie, vengono raffigurate 64 schede logiche, e ognuna contiene due dei mini-computer di IBM.
Quello di IBM non è il primo computer minuscolo, visto che nel 2015 il Michigan Micro Note vantava dimensioni di circa 2 millimetri per lato. All'interno del sistema di IBM troviamo però memoria di tipo SRAM, una cella solare per l'alimentazione, e un'unità dedicata per le comunicazioni con il mondo esterno dotata di un LED. Secondo IBM il computer è capace di offrire la stessa potenza di un computer con CPU x86 del 1990 e potrebbe trovarsi ovunque nei prossimi 5 anni.
Questi, almeno, sono i piani di IBM. Secondo la compagnia il "computer più piccolo al mondo" può essere efficacemente impiegato nella gestione delle catene di fornitura o per la protezione alla contraffazione, o ancora potrebbe essere utilizzato per la gestione dei dati all'interno di applicazioni di blockchain. Grazie alle dimensioni e al basso consumo energetico, però, è chiaro che il computer potrà essere integrato in "oggetti e dispositivi di tutti i giorni", estremamente consueti.
A dirlo è Arvind Krishna a Mashable. È probabile che nei prossimi giorni sentiremo ancora parlare del computer, magari in abbinamento a test che permettano di valutarne le prestazioni in relazione ai sistemi veri e propri che circolavano negli anni '90. Al momento in cui scriviamo i dettagli sono scarsi: sappiamo che il sistema mostrato da IBM è solamente un primo prototipo, ma ad oggi non ci sono informazioni relative alle date in cui avverranno le prime implementazioni della tecnologia.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoComplimenti ad IBM.. Anche se la parte piu' interessante secondo me non e' tanto la potenza di calcolo, ma la parte riguardante l'alimentazione e la comunicazione via led, tutti integrati in un unico chip di silicio. Qui la tecnologia ha la meglio, non tanto per il computer in se; ovvio, occorre progettarlo, ma non e' niente di diverso da quello che si puo' ottenere con la tecnologia attuale, "basta" progettare il circuito, mentre l'integrazione di LED e cella fotovoltaica implica una modifica del processo sui wafer di silicio..
La tecnologia e' interessante, ma sarebbe decisamente sprecata per I sistemi antitaccheggio, oltre che poco pratico dati i costi (10 centesimi ad etichetta son tanti).
grande come una pulce, o grande come la capocchia di un chiodino...
ottimo risultato per Ibm
per rapporto costo produzioneEheh stessa cosa, ho pensato "sarà un granello di sale grosso"!
Dato che tanto si parla di IoT, ho pensato che quella fosse la prima applicazione. Del resto stiamo parlando della potenza di un 486 (da quel c'è scritto, dovrebbe essere più potente del 486SX ho avuto nei primi anni '90), con sistemi operativi appositi ci si potrebbe davvero fare tanto.
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