Arduino UNO, 10 milioni di unità e non sentirle: si fa Mini in una fantastica edizione da collezione

Dopo 10 milioni di unità vendute e un successo planetario, la board Arduino UNO arriva in una versione da collezione chiamata Arduino UNO Mini Limited Edition. Potete preordinarla a 40 euro con consegne previste a inizio dicembre.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Novembre 2021, alle 10:01 nel canale SistemiArduino
Sono 10 milioni le board di sviluppo Arduino UNO vendute in tutto il mondo dal 2010 a oggi. Il nome, scelto per indicare l'importanza di questa board nella linea di prodotti Arduino, cinque anni dopo la nascita del progetto Arduino presso l'Interaction Design Institute di Ivrea come strumento per la prototipazione rapida e per scopi hobbistici, didattici e professionali.
Da lì, Arduino è diventato uno degli strumenti preferiti per il crescente movimento dei maker e per le persone che volevano imparare l'elettronica, la programmazione e realizzare qualcosa da soli, dall'inizio alla fine. "Alcuni dei progetti sono divertenti, altri stanno cambiando il mondo e un numero enorme di questi è basato su Arduino UNO", ha dichiarato Massimo Banzi, cofondatore del progetto. "I nostri valori sono sempre gli stessi; creiamo strumenti che danno potere alle persone, le aiutano a creare ciò che vogliono e rendono la tecnologia accessibile. Ora realizziamo prodotti più performanti e sofisticati, ma Arduino UNO è più di un prodotto. È un'icona".
Per questo a oltre un decennio dal lancio, ecco arrivare un'edizione speciale collezionabile di Arduino UNO in formato mini, con dimensioni pari a soli 34,2 x 26,7 x 8 mm. Progettata e prodotta secondo i più alti standard, questa board non solo è numerata, ma ha anche un esclusivo schema di colori nero e oro, ripreso anche dalla confezione. La porta USB, inoltre, è stata aggiornata a USB C.
Di seguito le specifiche tecniche complete.
- Microcontroller: ATmega328P
- Tensione operativa: 5V
- Tensione input: 6-20V
- Pin Digitali I/O: 14
- Pin PWM I/O: 6
- Pin input analogici: 6
- Memoria flash: 32 KB
- SRAM: 2 KB
- EEPROM: 1 KB
- Frequenza: 16 MHz
- Dimensioni: 34,2 x 26,7 x 8 mm
Potete preordinare Arduino UNO Mini Limited Edition a 40 euro direttamente dal sito Arduino con consegne previste a inizio dicembre.
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50 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa utilizzatore di Arduino ho apprezzato tale scheda e continuo a farlo.
Dal mio punto di vista l'applicazione più grande che è stata fatta con questa scheda è il software di controllo di una CNC hobbistica tramite il CNC shield: un grazie a chi ha implementato tale codice.
l'unico vero pregio di arduino imho, e non è un pregio da poco, è stato quello di avvicinare i neofiti al mondo dell'elettronica digitale a microcontrollore con progetti semplici e sketch da copia incollare
vero infatti è il suo gran pregio come ho detto io ma come tool di sviluppo insomma, magari è migliorato nel tempo ma quando l'ho usato io non aveva watch, debug nulla a parte colorazione della sintassi e una seriale (oggettivamente un pò poco per uno abituato ad usare EW e micro arm )
l'unico vero pregio di arduino imho, e non è un pregio da poco, è stato quello di avvicinare i neofiti al mondo dell'elettronica digitale a microcontrollore con progetti semplici e sketch da copia incollare
Eh fra ma le Nucleo stanno su un altro livello proprio in tutto, a partire dalla board...
Diciamo che il pubblico di Arduino non è interessato all'accesso hardware a basso livello. Considera anche che se prendi una nucleo con la memoria flash devi scriverti il filesystem (ci sono passato) o devi acquistarlo a caro prezzo: chiaro che per una azienda non è un problema, ma per un hobbysta sì. Ora c'è un tizio che ne ha pubblicato uno su git hub però insomma capisci che la difficoltà è su un altro livello...
Diciamo che il pubblico di Arduino non è interessato all'accesso hardware a basso livello. Considera anche che se prendi una nucleo con la memoria flash devi scriverti il filesystem (ci sono passato) o devi acquistarlo a caro prezzo: chiaro che per una azienda non è un problema, ma per un hobbysta sì. Ora c'è un tizio che ne ha pubblicato uno su git hub però insomma capisci che la difficoltà è su un altro livello...
filesystem? che ci dovevi fare?
Il product pwner aveva venduto la possibilità di riconfigurare al volo i micro su piattaforma Nucleo e di avere persistenza delle impostazioni...
Sono d'accordo... c'è un motivo se lo chiamavamo il product pwner
che è la soluzione più utilizzata calcola che generalmente nel 90 % dei casi i fw si sviluppano bare to metal quindi altro che file system manco il sistema operativo si usa e leggere e scrivere una flash è roba da poche righe di codice che trovi in mille esempi
Allora per capirci... il progetto era con una nota ditta tedesca di dispositivi di sicurezza, specializzati in serrature certificate... chi vuol capire capisca...
In questo caso non era per un prodotto esterno ma per uno ad uso interno, ossia una piattaforma fatta in house per eseguire alcuni test in fabbrica. Non ho idea del perchè fu fatta questa scelta. L'idea iniziale era di implementare una cosa semplice, che poi è cresciuta senza controllo causa project pwner: ci siamo ritrovati a dover implementare letteralmente un file system perchè "il programmino del PC da due righe" era cresciuto a dismisura. Capirete bene che se devi gestire file di dimensioni variabili e ignote "l'esempio da due righe" per scrivere una word da 32 forse non è sufficiente. Per altro nel caso della serie Nucleo STM32F446RE lavorare con la EPROM interna è un delirio in quanto una volta che hai scritto un bit a 0 non è possibile riportarlo a 1 individualmente ma bisogna riscrivere tutto il blocco (se non ricordo male lavoravamo nei settori intermedi fra lo 0 e il 4 ed erano da 512 o 2k bytes). Per altro ricordo che fu necessario implementare anche una roba per limitare le scritture su singoli blocchi che se no raggiungevano il loro limite di scritture (codificato hardware) molto velocemente.
Effettivamente non ho mai usato il supporto a FAT di Cube, ma perché non ho mai lavorato con schede supporti esterni e la mia comprensione è che il middleware non è pensato per la memoria flash integrata nella serie F4. In ogni caso non ho mai approfondito e non prendevo io le decisioni, quindi poco importa.
Il mio era solo un esempio di cose "parecchio più complesse" che si possono fare rispetto ad un Arduino e visto che fu una roba che mi traumatizzò ho pensato di raccontarlo. Mi dispiace un po' !fazz che con te abbiamo parlato tante volte e ora mi vieni a spiegare che si programma in bm... ammazza...
PS scrivere un bootloader per stm32 non è roba di cui vantarsi, esistono decine di esempi da poche decine di righe di codice che trovi online, ormai lo fanno anche i ragazzini su youtube.
posso capire che ti ha traumatizzato il progetto; se il po non ha la minima idea dell'architettura e impone robe assurde senza che ci sia un system architect che lo frena c'è da impazzire io stesso ho dovuto in alcuni progetti dove facevo il sa come consulente litigare pesantemente con tutta la catena di comando ceo incluso che voleva robe assurde (la migliore che mi ricordo è implementare un meccanismo di sync tra diverse schede collegate in bluetooth con una precisione sub microsecondo )
probabilmente c'erano mille soluzioni imho migliori che un file system ma senza tutti i dettagli difficile giudicare
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