Windows, il porting a 64 bit aveva un nome in codice che era una frecciata a una rivale dell'epoca

Windows, il porting a 64 bit aveva un nome in codice che era una frecciata a una rivale dell'epoca

Un veterano di Windows ha ripercorso la curiosa storia del nome in codice del porting di Windows a 64 bit. Pensato per il processore Intel Itanium, nacque invece sul DEC Alpha XP e aveva un codename che era un attacco contro una rivale dell'epoca.

di pubblicata il , alle 16:41 nel canale Sistemi Operativi
MicrosoftWindows
 

Raymond Chen, veterano di Microsoft e Windows, ha svelato in un post che il porting di Windows a 64 bit aveva un nome in codice che rappresentava una frecciata a una rivale dell'epoca: il progetto era noto come "Sundown". E chi ha qualche annetto sulle spalle avrà subito capito di quale rivale parla Chen.

Il porting di Windows dai 32 ai 64 bit aveva come obiettivo l'architettura Itanium di Intel, ma gli sforzi iniziali interessarono l'Alpha AXP, un processore a 64 bit RISC di DEC in quanto "i chip Itanium esistevano solo nei simulatori" e questo complicava lo sviluppo. 

I chip Alpha AXP, invece, erano in produzione da anni e in Microsoft c'erano molti sistemi Alpha AXP inutilizzati dopo che Compaq (che acquistò DEC) decise di non supportare più Windows su quel processore. Fu così che il processore venne selezionato per lavorare sul porting. 

"Non avevo pensato molto al nome in codice. Molti progetti hanno nomi in codice e raramente pensi profondamente al nome. È solo una raccolta arbitraria di parole per identificare un progetto", scrive Chen.

"Fu solo durante la festa del lancio che mi resi conto che il nome in codice in realtà significava qualcosa. Il responsabile del progetto salì sul palco per ringraziare tutti per il duro lavoro svolto e congratularsi per quanto fosse ben fatto, quindi ha concluso il discorso dicendo 'Sun? Down!'".

In quel momento Chen realizzò che Sundown non era un nome scelto casualmente, ma una frecciata a Sun Microsystems, che aveva rilasciato Solaris 7, un sistema operativo a 64 bit per sfruttare il processore UltraSPARC. "La versione a 64 bit di Windows fu un attacco diretto contro la principale gamba di Sun, con l'obiettivo di spodestarla come leader".

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e oggi il sistema operativo a 64 bit più diffuso non è Solaris né tantomeno Windows: è Android. Un risultato figlio della diffusione degli smartphone Android con chip ARM64. Di Sun Microsystems, purtroppo, non c'è più traccia dopo l'acquisizione per 7,4 miliardi di dollari da parte di Oracle nel 2009-2010.

14 Commenti
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Totix9207 Dicembre 2023, 17:51 #1
Oltre a quella per gli Itanium c'era anche XP per CPU X86-X64 come gli odierni Windows.
robertoivs07 Dicembre 2023, 18:15 #2
Originariamente inviato da: Totix92
Oltre a quella per gli Itanium c'era anche XP per CPU X86-X64 come gli odierni Windows.


Itanium è stato rilasciato prima dell estensione X64 delle cpu X86, per cui se Itanium era ancora in gestazione, figuriamoci dove era l'estensione X64. L'estensione è stata una pezza messa dall arrivo degli Athlon di AMD sul mercato e che ha permesso alla famiglia X86 di continuare a vivere oltre le previsioni iniziali della stessa Intel che con Itanium pensava di rimpiazzare tutto il parco X86 senza il rischio di clonazioni dovuta alle precedenti concessioni di licenze a terzi.
astaroth207 Dicembre 2023, 18:26 #3
Palladium, la minaccia fantasma 🤣
giovanni6907 Dicembre 2023, 18:42 #4
Sarà stato poco diffuso all'epoca ma Windows XP x64 Professional era un gran OS all'epoca con il WoW64.
HW202107 Dicembre 2023, 21:56 #5
@robertoivs

Le cose non stanno proprio come tu sostieni

Si è vero che il processore Itanium nativamente a 64 bit e nato da una collaborazione tra la stessa Intel e HP ha preceduto i processori X86 con estensioni a 64 bit, però non era destinato a spazzare via i processori X86

Itanium era un processore destinato esclusivamente ai server ad alte prestazioni (per lo più server HP) e ai centri di calcolo; parallelamente i processori X86 continuavano ad essere prodotti per gli home PC ... era insomma una situazione metaforicamente analoga a quanto accadeva ai sistemi operativi Microsoft che destinava le varie versioni di Windows NT ai server e ai PC delle reti aziendali e destinava le varie versioni di Window 9X/Me agli home PC

Per quanto riguarda invece la questione dei cloni X86, è stata una questione che è durata fino ai tempi dell'ultimo processore Pentium originale con le estensioni MMX (per la precisione il Pentium MMX 233), infatti gli ultimi cloni dei pentium che andavano per la maggiore erano il processore K5 di AMD e il processore 6X86 di Cyrix che addirittura sfruttavano il medesimo socket 7 utilizzzato dai Pentium

Intel per torgliersi dai "maroni" definitivamente i cloni prodotti da AMD e Cyrix decise di dare un netto taglio con il passato creando un nuovo processore destinato sempre al mercato degli home PC ma con un'architettura ibrida RISC e CISC completamente nuova che non aveva nulla in comune con le precedenti architetture dei processori della famiglia X86; questo nuovo processore non era l'Itanium (già in commercio) ma il, Pentium Pro dal cui progetto derivò il Pentium II che era a tutti gli effetti un Pentium Pro con le estensioni MMX fino a proseguire con il Pentium III, il IV ecc. ecc. Tuttavia il problema di Intel era la questione di compatibilità con il codice macchina X86 che però riuscì ad aggirare dotando il Pentium Pro (e i suoi successori) di un cluster di core 486 decurtati dei coprocessori matematici facendo in modo che tale claster si occupasse esclusivamente di codicifcare il codice macchina X86 nel codice macchina proprio del Pentium Pro

La nuova architettura del Pentium Pro e dei suoi successori II, III, IV ecc ecc. era totalmente sconosciuta sia ad AMD che a Cyrix e questo ha a fortiori impedito sia ad AMD che a Cyrix di continuare ad inseguire Intel producendo cloni dei suoi processori

Le conseguenze furono Cyrix rinunciò alla competizione, mentre AMD si rimboccò le maniche decidendo di progettare da se i propri processori; il frutto di questa decisione di AMD fu proprio il processore K6, che analogamente al Pentium Pro solo sulla carta era un compatibile X86 avendo sotto al cofano un'architettura ibrida RISC e CISC che non aveva nulla a che fare con i processori della famiglia X86, tuttavia, come nel Pentium Pro e suoi successori anche il K6 fu dotato di core privi delle unità di calcolo in virgola mobile adibiti esclusivamente a codificare il codice X86 nel codice macchina proprio del processore K6, quindi il K6 e i suoi successori K6 2 e K6 III erano i primi processori interamente progettati/concepiti da AMD poi lo sappiamo come le cose andarono a finire ... la famiglia dei processori K6 di AMD offriva prestazioni sensibilmente maggiori rispetto ai vari Pentium Pro, II e III ma solo nei calcoli interi, viceversa in calcoli in virgola mobile le prestazioni erano sensibilmente inferiori ... fu così che AMD di nuovo progettò una nuova architettura di processore che effettivamente era molto più performante della controparte Intel sia nei calcoli in virgola mobile e sia nei calcoli interi, sto parlando dei processori Athlon ...
wiz.loz08 Dicembre 2023, 00:24 #6

Una festa sulla nave!?

Ma chi è che ha tradotto l'articolo? Ship party è la festa del lancio, non una festa sulla nave 🤦
Piedone111308 Dicembre 2023, 08:49 #7
Originariamente inviato da: HW2021
@robertoivs

Le cose non stanno proprio come tu sostieni

Si è vero che il processore Itanium nativamente a 64 bit e nato da una collaborazione tra la stessa Intel e HP ha preceduto i processori X86 con estensioni a 64 bit, però non era destinato a spazzare via i processori X86

Itanium era un processore destinato esclusivamente ai server ad alte prestazioni (per lo più server HP) e ai centri di calcolo; parallelamente i processori X86 continuavano ad essere prodotti per gli home PC ... era insomma una situazione metaforicamente analoga a quanto accadeva ai sistemi operativi Microsoft che destinava le varie versioni di Windows NT ai server e ai PC delle reti aziendali e destinava le varie versioni di Window 9X/Me agli home PC

Per quanto riguarda invece la questione dei cloni X86, è stata una questione che è durata fino ai tempi dell'ultimo processore Pentium originale con le estensioni MMX (per la precisione il Pentium MMX 233), infatti gli ultimi cloni dei pentium che andavano per la maggiore erano il processore K5 di AMD e il processore 6X86 di Cyrix che addirittura sfruttavano il medesimo socket 7 utilizzzato dai Pentium

Intel per torgliersi dai "maroni" definitivamente i cloni prodotti da AMD e Cyrix decise di dare un netto taglio con il passato creando un nuovo processore destinato sempre al mercato degli home PC ma con un'architettura ibrida RISC e CISC completamente nuova che non aveva nulla in comune con le precedenti architetture dei processori della famiglia X86; questo nuovo processore non era l'Itanium (già in commercio) ma il, Pentium Pro dal cui progetto derivò il Pentium II che era a tutti gli effetti un Pentium Pro con le estensioni MMX fino a proseguire con il Pentium III, il IV ecc. ecc. Tuttavia il problema di Intel era la questione di compatibilità con il codice macchina X86 che però riuscì ad aggirare dotando il Pentium Pro (e i suoi successori) di un cluster di core 486 decurtati dei coprocessori matematici facendo in modo che tale claster si occupasse esclusivamente di codicifcare il codice macchina X86 nel codice macchina proprio del Pentium Pro

La nuova architettura del Pentium Pro e dei suoi successori II, III, IV ecc ecc. era totalmente sconosciuta sia ad AMD che a Cyrix e questo ha a fortiori impedito sia ad AMD che a Cyrix di continuare ad inseguire Intel producendo cloni dei suoi processori

Le conseguenze furono Cyrix rinunciò alla competizione, mentre AMD si rimboccò le maniche decidendo di progettare da se i propri processori; il frutto di questa decisione di AMD fu proprio il processore K6, che analogamente al Pentium Pro solo sulla carta era un compatibile X86 avendo sotto al cofano un'architettura ibrida RISC e CISC che non aveva nulla a che fare con i processori della famiglia X86, tuttavia, come nel Pentium Pro e suoi successori anche il K6 fu dotato di core privi delle unità di calcolo in virgola mobile adibiti esclusivamente a codificare il codice X86 nel codice macchina proprio del processore K6, quindi il K6 e i suoi successori K6 2 e K6 III erano i primi processori interamente progettati/concepiti da AMD poi lo sappiamo come le cose andarono a finire ... la famiglia dei processori K6 di AMD offriva prestazioni sensibilmente maggiori rispetto ai vari Pentium Pro, II e III ma solo nei calcoli interi, viceversa in calcoli in virgola mobile le prestazioni erano sensibilmente inferiori ... fu così che AMD di nuovo progettò una nuova architettura di processore che effettivamente era molto più performante della controparte Intel sia nei calcoli in virgola mobile e sia nei calcoli interi, sto parlando dei processori Athlon ...

AMD K6-2 e K6-3 avevano socket 7 ( super 7 con bus fino a100 MHz, AGP 66mhz e PCI 33) il socket7 dei Pentium pro
Il nome Pentium fu usato per questioni commerciali dato che la legislazione usa non permette di registrare numeri
Manolo De Agostini08 Dicembre 2023, 10:45 #8
Originariamente inviato da: wiz.loz
Ma chi è che ha tradotto l'articolo? Ship party è la festa del lancio, non una festa sulla nave 🤦


uno che evidentemente era stanco e distratto sistemato grazie, per qualche motivo avevo pensato alla festa di lancio ma sulla nave
HW202108 Dicembre 2023, 19:14 #9
@Piedone1113

Il socket super 7, che fu introdotto da AMD, era così nominato perché offriva appunto un FSB di clock di 100 Mhz, era solo questa la differenza rispetto al socket 7 originale di Intel, tanto è vero che era totalmente retrocompatile con tutti i precessori Pentium di Intel compreso l'ultimo Pentium MMX (e ovviamente i clone di Cyrix).

Per quanto riguarda il processore Intel Pentium Pro questo non è stato realizzato da Intel per essere utilizzato con il socket 7, per il Pentium Pro Intel introdusse il socket 8 che era totalmente incompatibile con il socket 7 infatti il Pentium Pro non poteva essere utilizzato in Motherboard con socket 7 e tanto meno quelle con socket super 7
tuttodigitale09 Dicembre 2023, 00:30 #10
@HW2021

LItanium è uscito persino dopo il Pentium 4. Comunque Intel aveva trovato il modo di bloccare AMD già nel 2001 per motivi noti.

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