Windows 11, si ritorna agli aggiornamenti ogni 3 anni: addio al Windows as a service?
Microsoft potrebbe tornare alla vecchia strategia di aggiornamento, che era stata abbandonata su Windows 10 a favore del nuovo approccio Windows as a service
di Nino Grasso pubblicata il 18 Luglio 2022, alle 09:11 nel canale Sistemi OperativiMicrosoftWindows 11Windows
Pare che Microsoft stia organizzando una rivoluzione nelle strategie di aggiornamento di Windows: dal piccolo update annuale di oggi, modus operandi lanciato con Windows 10 con addirittura due update l'anno, l'azienda potrebbe decidere di tornare al rilascio di un update di tipo major ogni tre anni. Questo significa che potremmo vedere un nuovo eventuale Windows 12 nel 2024, per un ritorno alle origini da parte di Microsoft e un apparente abbandono della strategia Windows as a service.
Nel 2009 Microsoft rimpiazzava Windows Vista - rilasciato nel 2006 - con Windows 7. Tre anni più tardi arrivava Windows 8 e, dopo altri tre anni veniva rilasciato Windows 10. Con quest'ultima versione veniva introdotto il concetto di Windows as a service, con il sistema operativo che veniva aggiornato con nuove feature anche più di una volta l'anno.
Windows, si ritorna all'aggiornamento ogni tre anni?
Secondo un nuovo articolo di Windows Central, in futuro si potrebbe ritornare alla cadenza di aggiornamenti precedente, ma l'approccio Windows as a service non verrà abbandonato: Microsoft continuerà a perfezionare l'ultima versione di Windows con piccoli aggiornamenti con feature che verranno rilasciati all'incirca ogni trimestre, denominati internamente come Moments.
Un primo assaggio della nuova strategia del resto lo abbiamo avuto già con Windows 11, che si è evoluto con nuove piccole funzioni costantemente durante l'anno, invece di conservare le grandi modifiche per l'aggiornamento in arrivo con Windows 11 22H2. In futuro, secondo la fonte, anche su Windows 11 potremmo non vedere più il grande rilascio previsto solitamente per la fine dell'anno e già l'aggiornamento con feature del 2023 sarebbe stato eliminato dai piani di Microsoft.
Windows 11 22H2, le novità principali del primo aggiornamento con feature
L'azienda non ha confermato né smentito le indiscrezioni, e lascia spazio a diversi interrogativi: Windows 11 23H2 ci sarà? Windows 12 sarà un aggiornamento a pagamento, come avveniva in passato prima di Windows 10? Le feature che verranno introdotte con i nuovi aggiornamenti arriveranno anche sui predecessori, se saranno anch'essi supportati al rilascio delle nuove versioni? E ancora, che tipo di aggiornamenti ci sarà nei "Moments", e quali nelle nuove release complete?
Il ritorno al rilascio di nuove versioni di Windows potrebbe rappresentare un'ottima arma dal punto di vista mediatico per Microsoft, così come anche l'opportunità di effettuare grossi stravolgimenti ogni tre anni dal punto di vista delle feature, della UI e anche dei requisiti di sistema (aspetto controverso di Windows 11). Microsoft, tuttavia, non si è ancora sbottonata sulla novità, e fin quando non lo farà i piani dell'azienda potranno cambiare, mantenendo quindi l'approccio attuale.
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53 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSta cosa la sento da una vita, purtroppo credo che Linux rimarrà sempre un sistema di nicchia per le grandi realtà.
Io giocherello ogni tanto ma più che altro faccio musica e con Linux non avrei lo stesso supporto che ho con Windows.
Lo escluderei con piena sicurezza.
Va bene che MS è famosa per le sue sparate ma questa sarebbe da delirio.
Comunque a me sta cosa dell'aggiornamento continuo non è mai piaciuta, se la tolgono tanto meglio.
Preferisco decisamente scalini più grandi, più netti e soprattutto più ragionati.
Rilasci il sistema operativo, testato il più possibile. Dopo tot mesi un primo service pack, dopo altro tot mesi il secondo.
Per introdurre nuove funzioni/programmi ora hanno lo store a disposizione quindi non serve incasinare niente.
Il modello di Windows 10 LTS è perfetto per l'appunto. Ovviamente rimane la regola che vale per ogni software, specie se si gestiscono grandi realtà...ogni aggiornamento va accuratamente testato, sempre, prima di essere rilasciato.
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