Windows 11, gli utenti non saranno più costretti a usare Edge nei paesi UE

Microsoft ha annunciato che apporterà modifiche significative su Windows 11 per gli utenti europei, in risposta alle preoccupazioni antitrust sollevate dall'Unione Europea. La società non obbligherà più gli utenti (solo quelli nei paesi dello Spazio economico europeo) a utilizzare il browser Edge quando cliccano su link dal pannello Widget o dai risultati di ricerca di Windows.

"Nello Spazio economico europeo (SEE) i componenti di sistema di Windows utilizzano il browser predefinito per aprire i collegamenti", si legge nel changelog di una nuova build di test di Windows 11 rilasciata ai tester di Dev Channel il mese scorso. Attualmente, se un utente seleziona un link in alcune aree native di Windows 11 viene reindirizzato al browser Edge anche se ha impostato un browser diverso come predefinito.

Windows 11, stop all'obbligo di utilizzare Edge in alcune aree dell'OS

Questa politica ha attirato pesanti critiche dall'UE e da altri competitor del settore, che hanno accusato Microsoft di sfruttare in modo scorretto la sua posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi per promuovere i propri prodotti. Ora l'azienda di Redmond sembra aver ceduto alle pressioni, almeno per quanto riguarda gli utenti europei. Nelle ultime build di test (a partire dalla Build 23531) di Windows 11 Microsoft ha introdotto la modifica, dopo aver impedito - negli anni passati - qualsiasi workaround consentisse di aggirare la restrizione dell'OS.

Si tratta di un grosso passo avanti nel garantire concorrenza leale nel settore dei browser web. Ma la mossa solleva anche alcuni interrogativi, fra cui il più evidente: perché limitare il cambiamento solo all'Europa? La risposta potrebbe essere semplice, anche se non ancora ufficiale, e potrebbe essere strettamente legata al Digital Markets Act che entrerà in vigore nel 2024, regolamento che mira a garantire una concorrenza il più leale possibile fra le varie piatatforme digitali.

È lecito dunque aspettarsi che questi cambiamenti superino i confini dell'UE? Difficile dirlo al momento. Certo è che la mossa di Microsoft in Europa potrebbe aprire la strada a pressioni più forti anche all'estero affinché garantisca la stessa libertà di scelta ai consumatori anche nel resto del mondo e non sia solo questione di normative.