Windows 11 24H2, nuova conferma: verranno bloccate le CPU senza SSE4.2 e POPCNT

Microsoft sta inasprendo i requisiti di sistema per l'imminente release di Windows 11 24H2, escludendo definitivamente i processori più datati privi di alcune funzionalità chiave. Una scelta deliberata del gigante tecnologico per garantire prestazioni e stabilità ottimali nel suo OS.
di Nino Grasso pubblicata il 23 Aprile 2024, alle 09:51 nel canale Sistemi OperativiMicrosoftWindows 11
Microsoft sta alzando il livello di selettività per i processori compatibili con Windows 11 24H2. Sulla prossima versione l'azienda di Redmond ha deciso di bloccare l'installazione su CPU obsolete che non supportano le istruzioni SSE4.2 e POPCNT, considerate cruciali per il corretto funzionamento del sistema operativo.
La novità era stata scoperta a febbraio e aveva suscitato qualche perplessità perché sembrava una mossa involontaria da parte di Microsoft. Adesso, invece, è chiaro che si tratta di una scelta ponderata, volta probabilmente a garantire prestazioni ottimali e un'esperienza utente senza compromessi. Attraverso il blocco, non aggirabile differentemente dalle altre restrizioni dovute ai requisiti di sistema, vengono escluse vecchie architetture come Intel Core 2 Duo e i primi AMD Athlon.
Windows 11 24H2 non funzionerà su CPU prive di SSE4.2 e POPCNT
Le funzionalità in questione, SSE4.2 e POPCNT, sono istruzioni hardware integrate nei processori che migliorano notevolmente l'efficienza del calcolo e la gestione della memoria. SSE4.2 (Streaming SIMD Extensions 4.2) è un set di istruzioni che accelera alcuni tipi di operazioni, mentre POPCNT (Population Count) è un'istruzione dedicata al conteggio rapido dei bit impostati in una rappresentazione binaria.
⚠️ UPDATE: Since Windows 11 Build 26080, a CPU with the SSE4.2 instruction is ALSO REQUIRED TO BOOT Windows 11 Version 24H2!!
— Bob Pony (@TheBobPony) April 21, 2024
Attempting to boot Build 26080+ on systems without the SSE4.2 instruction present will trigger an automatic reboot once it reaches the boot screen phase. https://t.co/iLkYuqQojZ pic.twitter.com/5RCxzoFexQ
A partire dalla build 25905 di Windows 11 24H2, Microsoft ha bloccato le CPU senza PopCnt, introducendo qualche tempo più tardi un messaggio esplicativo durante l'installazione. Dalle build 26080, inoltre, il blocco è stato esteso anche ai processori privi di SSE4.2, ampliando ulteriormente il raggio di incompatibilità. Questa decisione potrebbe lasciare indietro una fetta di utenti con hardware molto obsoleto, ma Microsoft sembra determinata a preservare l'integrità e le performance del suo sistema operativo anche a costo di sacrificare la retrocompatibilità con architetture ormai superate. Si tratta comunque di un'evoluzione abbastanza attesa, visto che dalla build di anteprima 26063 Microsoft aveva aggiunto l'assenza delle istruzioni SSE4.2 alla lista dei blocchi di compatibilità del sistema operativo. Questo blocco è stato adesso inserito in test nelle ultime versioni rilasciate.
Chi volesse verificare se il proprio vecchio PC sia compatibile con Windows 11 24H2 può seguire questa guida che avevamo preparato lo scorso febbraio.
166 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon sarebbe neanche da farci un articolo.
diciamo che dalla 3-4 in giù ci può anche stare
Allora..
SE si parla di una esclusione perchè l'uso di base di quelle istruzioni tiene su le performance e ci si libera di un fardello di retrocompatibilità inutile (quindi motivazione tecnica) allora si. Parliamo in ogni caso di CPU preistoriche.
diciamo che dalla 3-4 in giù ci può anche stare
No parliamo dei CORE DUE
azz ne ho ancora uno a casa, mi terrò win10 fuori supporto quando sarà!
ti sfido a dimostrare la tua affermazione (su linux devono essere tutti fuori di testa visto che fanno kernel ancora per i 32 bit)
la scelta migliore è quella di compilare codice per ogni architettura a 64 bit in funzione dei set di istruzione che possiede per massimizzare il più possibile l'utilizzo delle istruzioni che offre e massimizzare il più possibile la compatibilità.
Bel regalo ai produttori di hardware e bel disastro ambientale visto che andranno buttati processori prodotti nel 2016 e che possiedono 8 - 10 core se non di più utilissimi in moltissimi ambiti (perfino il gaming).
Il mio augurio è che complice la crisi venga sabotato sia dalle amministrazioni che dalle aziende windows 11 e sull'hardware venga messo linux.
SE si parla di una esclusione perchè l'uso di base di quelle istruzioni tiene su le performance e ci si libera di un fardello di retrocompatibilità inutile (quindi motivazione tecnica) allora si. Parliamo in ogni caso di CPU preistoriche.
io non considero cpu del 2014, 2015 ad almeno 4 core preistoriche
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