Windows 10, dischi corrotti e schermate blu della morte: Microsoft rilascia il fix

Microsoft ha risolto un grave problema presentatosi sulle ultime versioni di Windows 10 che provocava schermate blu e corruzioni del file system. Ecco come affrontare il problema (anche se si è già presentato sul proprio PC)
di Nino Grasso pubblicata il 22 Dicembre 2020, alle 10:11 nel canale Sistemi OperativiMicrosoftWindows
Microsoft ha riconosciuto e corretto un bug su Windows 10 che avrebbe potuto causare problemi critici sui sistemi su cui è stato eseguito il tool chkdisk. Si tratta di uno strumento che può rivelarsi fondamentale in caso di problematiche sul sistema di archiviazione del computer: si può eseguire tramite riga di comando e permette di controllare i volumi di un device di storage e ricercare errori logici o fisici sui metadati del file system. Eseguendolo su Windows 10 2004 e 20H2 gli utenti avrebbero potuto danneggiare il file system e impedire i futuri tentativi di accesso.
Il problema, e come risolverlo
Microsoft non ha ancora specificato quali siano le versioni di Windows su cui si potrebbero presentare i problemi in seguito all'esecuzione di chkdsk, problema attualmente segnalato solo nelle pagine dedicate agli aggiornamenti KB4592438 e KB4586853 rilasciati per Windows 10 2004 e 20H2, rispettivamente a dicembre e novembre. Il bug è stato segnalato da Günter Born, dopo che gli utenti di Planet3DNow lo avevano già segnalato pubblicamente.
Microsoft lo spiega così: "E' stato segnalato che su un piccolo numero di dispositivi su cui è stato installato questo aggiornamento il file system può venire danneggiato dopo l'esecuzione del comando chkdsk /f, e il dispositivo non si avvia più correttamente". Il problema è stato risolto secondo Microsoft per tutti i dispositivi non gestiti senza necessità di intervento da parte dell'utente, sebbene potrebbero essere necessarie fino a 24 ore prima che il fix venga distribuito su tutti i sistemi. Per accelerare il processo è possibile riavviare tutti i dispositivi potenzialmente interessati, dopo il download del pacchetto sopra segnalato.
Cosa fare in caso di sistema già danneggiato
Per chi avesse già eseguito chkdsk /f sul proprio sistema, danneggiando il file system, si può provare a ripristinare l'avvio compiendo alcuni passaggi fondamentali forniti da Microsoft. Non è detto, però, che le operazioni conducano a un ripristino completo delle funzionalità dei sistemi:
- Dopo una serie di tentativi falliti di avvio, il sistema dovrebbe essere avviato nella Console di ripristino
- Dalla Console di ripristino selezionare Opzioni avanzate
- Selezionare Prompt dei comandi
- Digitare chkdsk /f seguito dal tasto Invio
- Aspettare il termine della scansione dell'unità di archiviazione. Una volta completo digitare exit seguito dal tasto Invio
- Il dispositivo dovrebbe avviarsi come previsto. Se il riavvio conduce alla Console di ripristino selezionare Continua - Esci e continua con Windows 10
Una volta completati i passaggi il sistema dovrebbe riavviarsi ed eseguire ancora una volta la scansione dell'unità di archiviazione principale. Una volta completata il funzionamento del sistema dovrebbe ritornare alla normalità.
55 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCheck disk reso necessario a causa di un banco di ram fallato che ha fatto casino... fatto il checkdisk e addio...
per mbr corrotto; adesso viaggia che è un piacere
windows 10 beta perenna è li da vedere
Si, sembra strano ma è cosi. Problema riscontrato su una postazione di un cliente qualche settimana fa...fortunatamente nessun danno, ma ammetto di aver pensato..."questa non può essere colpa mia o dell'hardware, questa la devo senz'altro a Microsoft, mannaggia..."
per mbr corrotto; adesso viaggia che è un piacere
windows 10 beta perenna è li da vedere
Io ho usato Windows 7 per sette anni e non ho mai dovuto fare niente e anche l'ultimo giorno andava bene e veloce come il primo.
Invece Windows 10 sembra Ubuntu. Entrambi fanno versioni nuove ogni 6 mesi senza avere il tempo di testarle bene lasciando quindi bug vari. Basterebbe tornare ai vecchi cicli con i service pack ogni 12-18 mesi e si risolverebbero tutti i problemi senza sforzo.
per mbr corrotto; adesso viaggia che è un piacere
windows 10 beta perenna è li da vedere
12 anni che lo uso, tutt'ora lo sto usando sul recente hardware (vedi firma) e non ho mai avuto alcuna necessità di usare Win 10.
Ma se proprio lo si deve usare per vari motivi consiglio la versione LTSC che viene rilasciata ogni 2-3 anni e contiene già tutti i fix testati e funzionanti senza dover scaricare o patchare nulla. Una sorta di Firefox ESR (extended edition per aziende).
Lato linux mi trovo molto bene con MX Linux o Linux Mint, interfaccia XFCE molto simile a Win 7.
Esiste, appunto Win 10 LTSC, solo che è poco disponibile per il pubblico domestico essendo un prodotto aziendale, lo puoi anche scaricare dal sito ms in versione prova 90 giorni. La licenza oem per la versione full la trovi per pochi spiccioli su amazzonia o ebay.
https://www.microsoft.com/it-it/eva...s-10-enterprise
https://www.microsoft.com/it-it/eva...s-10-enterprise
confermo, ltsc è l'unico modo serio di usare w10. Oltre ad essere ben rodata, ha il vantaggio di non avere tutto il pattume delle versioni home/pro
La differenza (che ritengo non sia stata valutata attnentamente) sta nel fatto che per Apple è più facile avendo un unico (limitato) parco hardware da gestire.
Di fatto Apple rilascia fix continui per lo stesso prodotto su stesso hardware.
MS non ha la stessa possiblità, troppa varietà di hardware.
Concordo che dovrebbe tornare a rilasci più lenti sia per poterli testare meglio sia per poter avere un feedback migliore con gli utenti.
Ovviamente ciò non dovrebbe riguardare i fix dei bug più importanti.
I due OS, imho, non sono paragonabili ... sia come sviluppo sia come applicazione.
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